Il lander Insight della NASA sta “morendo” su Marte: troppa polvere sui pannelli solari
A quattro anni dal suo arrivo sul Marte, il lander Insight della NASA si sta avviando verso la fine della sua missione. Si sta infatti lentamente spegnendo a causa dell'accumulo di polvere sui pannelli solari, che sono la sua unica fonte di approvvigionamento energetico. I problemi di “sopravvivenza” del dispositivo – progettato per rilevare i terremoti sul Pianeta Rosso – sono noti da diversi mesi, tanto che a giugno l'agenzia aerospaziale aveva affermato che Insight (acronimo di Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) non sarebbe arrivato alla fine dell'anno. Per questo gli ingegneri hanno deciso di spegnere tutti i suoi strumenti tranne uno, il sismometro SEIS (Seismic Experiment for Interior Structure), il primo su Mare, realizzato da scienziati francesi del Centre national d'études spatiales (CNES) in stretta collaborazione con colleghi di altri centri europei.
Nonostante questa misura e altri stratagemmi per provare a rimuovere lo strato di polvere dai pannelli solari (che non sono stati dotati di un sistema di pulizia e spolvero), a incombere sulla resistenza di Insight vi è una gigantesca tempesta di polvere che continua a ridurre la sua potenza. Come spiegato in un comunicato stampa dalla NASA, la tempesta di polvere è stata rilevata per la prima volta il 21 settembre 2022 dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) e ora si trova a circa 3.500 chilometri dal lander. La NASA ha sottolineato che inizialmente non ha avuto un impatto particolare su Insight, ma a partire dal 3 ottobre ha sollevato talmente tanta polvere da rendere il cielo marziano molto più fosco, del 40 percento in più sopra al rover. Pertanto non solo i detriti continuano a depositarsi sui pannelli solari, ma col cielo scuro molti meno raggi solari li raggiungono. Per questa ragione l'energia del lander “è scesa da 425 wattora per giorno marziano, o sol, a soli 275 wattora per sol”, ha spiegato la NASA.
Alla luce di questa situazione il sismometro di Insight viene messo in funzione a giorni alternati, ma col tasso di scaricamento attuale si ritiene che possa sopravvivere solo poche altre settimane. È dunque possibile che il lander non arrivi davvero al 2023. La NASA lo terrà spento nelle prossime due settimane nella speranza di poter sfruttare l'energia residua in condizioni più favorevoli. “Eravamo all'ultimo gradino della nostra scala in termini di potenza. Ora siamo al piano terra”, ha affermato laconico il dottor Chuck Scott del Jet Propulsion Laboratory della NASA, tra i principali scienziati della missione. “Se riusciamo a superare questo, possiamo continuare a operare in inverno, ma mi preoccuperei della prossima tempesta che arriverà”, ha aggiunto l'esperto.
Ricordiamo che la missione di Insight sarebbe dovuta durare solo un paio di anni dal suo arrivo, ma è stata prolungata fino alla fine del 2022 grazie alle condizioni di “buona salute” del lander. Negli ultimi mesi, tuttavia, a causa dei problemi con la polvere la situazione è precipitata e ora gli scienziati sperano di poter "catturare" gli ultimi terremoti nei prossimi 2/3 mesi al massimo, prima di dirgli addio. Il 4 maggio di quest'anno Insight ha rilevato il più potente terremoto su Marte (e su qualsiasi altro pianeta al di fuori della Terra) con una magnitudo di 5. Sono oltre 1.300 i sismi rilevati fino ad oggi sul Pianeta Rosso, a partire dal 2018.