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Cambiamenti climatici

Il ghiacciaio della Marmolada non è mai stato così piccolo: tra pochi anni non ci sarà più

Negli ultimi 25 anni la Regina delle Dolomiti si è dimezzata: nel 2023 è scesa sotto la soglia simbolica dei 100 ettari. Secondo gli ultimi dati già nel 2040 potrebbe essere definitivamente scomparso, discioltosi completamente per effetto del continuo aumento delle temperature.
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La Regina delle Dolomiti sta scomparendo: entro il 2040 il ghiacciaio della Marmolada sarà praticamente scomparso. A lanciare l'allarme, l'ennesimo, sull'inquietante velocità con cui il ghiacciaio sulla montagna più alta delle Dolomiti sta scomparendo ormai da decenni, è la quinta edizione della Carovana dei ghiacciai, il progetto di monitoraggio di Legambiente con Cipra Italia e Comitato Glaciologico Italiano.

Lo scioglimento e il conseguente arretramento della Marmolada non sono un argomento nuovo – le misurazioni scientifiche sono iniziate quasi un secolo e mezzo fa, nel 1888 – ma a essere nuova è la velocità con cui il massiccio della Marmolada, che si sviluppa tra Veneto e Trentino, si sta sciogliendo, soprattutto in questi ultimi anni.

Lo scioglimento inesorabile della Marmolada

La fusione della Marmolada, così come degli altri ghiacciai delle Alpi, era un fenomeno noto anche prima della tragedia del 3 luglio 2022, quando il distacco di un enorme seracco causò la morte di 11 persone. Ma oggi, il continuo aumento delle temperature terrestri per effetto della crisi climatica – ormai riconosciuto in ambito scientifico come causa della valanga del 2022 – ha dato al fenomeno dimensioni fino a qualche decennio fa inimmaginabili.

Basta dare un occhio agli ultimi dati diffusi da Legambiente per rendersi conto di quanto la minaccia della scomparsa della Marmolada assomigli più ormai a un'amara certezza.

Negli ultimi 25 anni superficie più che dimezzata

Nel 2022 la superficie era pari 112 ettari, per scendere per la prima volta l'anno dopo, nel 2023, sotto la soglia simbolica dei 100 ettari (98 ettari), esattamente metà della superficie misurata nel 2000 (205 ettari) e meno di un quarto di quella del 1900 (412 ettari). Ogni il ghiacciaio giorno perde di media dai sette ai dieci centimetri di volume.

Solo negli ultimi cinque anni il ghiaccio ha perso 70 ettari di superficie, tanto quanto a 98 campi da calcio. Sempre per rimanere nel paragone con i campi da calcio, solo 136 anni fa il ghiacciaio occupava una superficie di circa 500 ettari, ovvero 700 campi da calcio. Dal 1888 il ghiacciaio ha perso più dell'80% della sua superficie e oltre il 94% del volume. Oggi il ghiacciaio perde in media dai sette ai dieci centimetri di volume ogni giorno: un "coma irreversibile" avverte Legambiente.

Che dietro questa aggravarsi della salute della Marmolada ci sia l'aumento delle temperature è un fatto ormai accertato dalla comunità scientifica. A settembre 2023 uno studio condotto dall'Università di Trento spiegava che il rialzo termico degli ultimi anni, sulle Alpi maggiore rispetto alla media globale, è direttamente collegato alla fusione dei ghiacciai, che a causa dei nuovi apporti di neve insufficienti non riescono a recuperare il ghiaccio perso in estate, essendo così destinati a scomparire.

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