Il decalogo dell’ENEA per risparmiare sulle bollette di energia e gas a casa
La crisi energetica catalizzata dalla guerra in Ucraina – ma non solo – sta avendo un impatto significativo sui bilanci di famiglie e imprese, con l'urgente necessità di misure nazionali sia per contenere le conseguenze economiche che per scongiurare il rischio del famigerato razionamento. Alcune regole e raccomandazioni sono già incluse nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale varato dal ministro Cingolani. L'inverno sarà inevitabilmente una stagione dura per molti e la raccomandazione è quella di adottare comportamenti atti a favorire il risparmio di energia, sin da subito. In aiuto dei consumatori è stato pubblicato il “Decalogo del Consumo Energetico”, messo a punto dal Dipartimento Unità Efficienza energetica dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) in occasione della Giornata Internazionale del Risparmio Energetico. In realtà il decalogo contiene 20 consigli per tagliare gli sprechi e ridurre sensibilmente le bollette: 10 fanno riferimento a un uso intelligente dell'energia, altri 10 si riferiscono invece a un efficiente impiego del riscaldamento.
Come risparmiare sulla bolletta della luce
Nel primo punto del decalogo l'ENEA raccomanda di utilizzare a casa le lampadine a risparmio energetico con tecnologia LED, che a fronte di una potenza simile assorbita sono cinque volte più luminose rispetto a quelle tradizionali, alogene o a incandescenza. L'ENEA evidenzia anche il risparmio legato alla manutenzione / sostituzione, tenendo presente che le lampadine a LED hanno un ciclo vitale di 15mila ore, contro le 7.500 delle lampadine fluorescenti e le 750 di quelle alogene.
Nel punto 8, invece, si consiglia di non lasciare inutilmente accese le luci di casa, accendendo solo quella della stanza in cui ci si trova (di notte) e di giorno fare il massimo affidamento possibile alla luce del sole, staccando al contempo tutti gli apparecchi elettronici che non si utilizzano. Dato che ce ne sono molti che consumano tanto anche da spenti, la raccomandazione (punto 7) è quella di raggrupparne alcuni sulle ciabatte col pulsante – rispettando tutti i limiti di potenza e dispositivi supportati – per disconnetterli tutti assieme dalla rete.
Come risparmiare sul gas per il riscaldamento
Per quanto concerne il riscaldamento, l'ENEA nel punto 2 sottolinea innanzitutto di avere una casa opportunamente isolata termicamente, dato che con sistemi di coibentazione efficienti è possibile ridurre le dispersioni fino al 50 percento e il conseguente fabbisogno energetico. Il riferimento è all'installazione di un cosiddetto cappotto termico interno o esterno, che pur essendo costoso di base – per questo si raccomanda di farlo di concerto al rifacimento di facciate e coperture – non richiede manutenzione accessoria, permettendo altresì di installare una caldaia meno potente con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Nel punto 3 si sottolinea l'importanza di isolare anche il tetto con un controsoffitto, in grado di far risparmiare fino al 20 percento sull'energia (anche in questo caso la spesa iniziale può essere significativa). Sempre per isolare nel modo più efficace possibile la propria abitazione, l'ENEA nel punto 4 suggerisce la sostituzione dei serramenti “che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici”. Il consiglio è quello di utilizzare materiali “altamente coibentanti come ad esempio PVC e legno a taglio termico” e “vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d’aria con argon”. Questi elementi aiutano anche con l'insonorizzazione.
Nel punto 11 si consiglia di mantenere una temperatura interna a 19° C, più che sufficiente per vivere in modo confortevole. È lo stesso livello raccomandato dal piano di risparmio sul gas del ministro Cingolani, messo a punto proprio per affrontare la prossima stagione fredda in questo contesto emergenziale. Nel punto 12 si fa invece riferimento al rispetto del tempo di accensione giornaliero dei termosifoni, che in Italia è suddiviso per fasce (dalle 14 ore delle zone montane e settentrionali alle 8 della costa meridionale). Il piano del ministro Cingolani prevede di spegnere i termosifoni con un'ora d'anticipo.
L'ENEA nel punto 13 raccomanda di chiudere le persiane / tapparelle e di usare tende pesanti per evitare la dispersione del calore, mentre nel 16 di installare una centralina per regolare la temperatura del proprio impianto, un sistema automatico “che evita inutili picchi o sbalzi di potenza” e permette la programmazione temporale. Da valutare anche gli impianti di domotica controllabili da remoto, che permettono di regolare la temperatura delle singole stanze, verificare se qualcuno è in casa e gestire il tutto a distanza tramite app per smartphone. Ad esempio, si può riscaldare casa prima di rientrare senza inutili sprechi. Nel punto 18, infine, si consiglia l'uso di un “sistema di contabilizzazione del calore” che permette di risparmiare facendo pagare solo il consumo effettivo. In pratica si tratta di sensori e valvole che “certificano” il riscaldamento reale, divenuti obbligatori negli edifici e nei condomini con riscaldamento centralizzato.
Utilizzare i termosifoni nel modo corretto
Con l'arrivo dell'autunno ci si prepara a riaccendere i termosifoni, per i quali è necessaria la doverosa manutenzione stagionale (attraverso il cosiddetto sfiatamento). È un intervento fondamentale per garantire la massima efficienza dell'impianto ed evitare inutili sprechi. Nel punto 14 l'ENEA raccomanda di non coprire i termosifoni con degli oggetti (ad esempio mobili) e di inserire un pannello riflettente – va bene anche un foglio di carta stagnola – tra il dispositivo e la parete, al fine di abbattere la dispersione del calore verso l'esterno. Si consiglia anche di non tenere le finestre aperte troppo a lungo, dato che per cambiare l'aria a una stanza basta poco. Nel punto 17 raccomanda l'installazione di valvole termostatiche per regolare il flusso di acqua calda nei termosifoni e mantenere la temperatura stabile in tutta la casa, senza picchi in alcune stanze.
Gli elettrodomestici per risparmiare energia
Gli elettrodomestici possono essere particolarmente energivori, anche da spenti. Quello che consuma di più in assoluto è il forno elettrico, in grado di assorbire tra 0,8 kilowattora (kWh) e i 1,5 kWh dopo un'ora e trenta minuti di utilizzo, a una temperatura di 180° C. Molti, come indicato, consumano anche quando sono in stand-by e modalità sospensione, come lettori DVR, TV LCD, computer, impianti audio, decoder e via discorrendo. Lo spreco annuale è significativo e, come indica l'agenzia italiana, si può arrivare a sperperare anche 35.000 wattora. Il consiglio, dunque, è quello di staccare questi dispositivi dalla rete elettrica – anche con la sopracitata ciabatta – quando non vengono utilizzati. Vanno staccati anche i caricabatteria per smartphone e tablet quando non sono in uso.
L'ENEA nel punto 6 indica che i consumi elettrici delle case è per il 58 percento imputabile proprio agli elettrodomestici, per questo suggerisce di sostituire quelli vecchi con dispositivi più recenti di classe energetica superiore. L'esempio calzante è quello della lavatrice e del frigorifero: quelli moderni possono abbattere i consumi fino al 35 – 40 percento rispetto a elettrodomestici di 20 anni fa. Sempre riguardo ai frigoriferi (e ai congelatori), nel punto 20 ENEA raccomanda di sbrinarli con regolarità e installarli in modo corretto; se posizionati vicini a fonti di calore (come un forno) e in stanze calde, infatti, possono consumare anche il 10 percento in più.
Gli altri consigli di ENEA per ridurre i consumi
Tra gli altri consigli di ENEA per risparmiare sulle bollette vi sono la riduzione dell'uso di acqua calda (punto 5), ad esempio preferendo una doccia al bagno, che comporta un consumo quattro volte superiore (35 – 50 litri per 3 minuti di doccia contro 120 – 160 litri per il bagno). Anche spegnere l'acqua mentre ci si insapona e usare dispositivi per la gestione del flusso d'acqua possono aiutare a risparmiare. Nel punto 9 vengono invece elencati i vantaggi degli impianti basati sulle energie rinnovabili, ovvero fotovoltaico, eolico e geotermico. Poiché non tutti possono installare sistemi con pannelli solari e pale eoliche in grado di garantire la totale autonomia energetica, è possibile fare rifermento anche agli impianti “mini” che garantiscono un risparmio significativo sulla bolletta con costi contenuti.
Naturalmente è importante conoscere l'efficienza energetica del proprio immobile e, come suggerito da ENEA nel punto 15, è importante far eseguire una valutazione tecnica e ottenere l’attestato di prestazione energetica (APE). Con queste informazioni è possibile pianificare gli interventi più utili, che sono generalmente detraibili e agevolati da appositi incentivi.