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Stelle cadenti nel cielo di oggi 7 ottobre: a che ora e come vedere le Draconidi

Questa sera potremo ammirare nel cielo le Draconidi, stelle cadenti d’autunno generate dalla cometa 21P/Giacobini-Zinner. Il picco massimo dello sciame meteorico è atteso alle 05:00 di martedì 8 ottobre, ma lo spettacolo più suggestivo è atteso la sera di lunedì 7.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office
Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office

Dalla sera di lunedì 7 ottobre 2024 potremo vedere nel cielo lo spettacolo delle stelle cadenti. A impreziosire il firmamento autunnale sarà il picco massimo delle Draconidi o Giacobinidi, uno degli sciami meteorici più peculiari in assoluto. Le meteore di questo sciame, infatti, oltre ad essere particolarmente lente, a differenza degli altri offrono lo spettacolo migliore nelle ore serali e non prima dell'alba, a causa del fatto che il loro radiante – la posizione da cui sembrano originare nel cielo – è molto alto al crepuscolo serale. In genere non danno vita a "piogge" significative, tuttavia, a ridosso del passaggio al perielio della cometa periodica da cui originano, 21P/Giacobini-Zinner, possono scatenare delle vere e proprie tempeste di meteore, anche con migliaia di fiammate luminose nell'arco di un'ora. Ciò si è verificato nel 1933 e ne 1946, mentre nel 2011 gli esperti ne hanno segnalate circa 600. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo celeste.

A che ora vedere il picco massimo delle Draconidi

Il portale specializzato in fenomeni astronomici EarthSky indica che il picco massimo delle Draconidi nel 2024 è atteso alle 03:00 del Tempo Coordinato Universale – UTC (le 05:00 in Italia) di martedì 8 ottobre. Tuttavia, come specificato, la migliore osservabilità delle stelle cadenti è attesa nella serata di lunedì 7 ottobre. Anche la sera dell'8 ottobre potrebbe offrire uno spettacolo molto interessante, così come tutta la notte tra il 7 e l'8. Al momento non ci sono comunque particolari aspettative per questo sciame meteorico e, come specificato nella rubrica “Il cielo del mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI), ci si aspetta un tasso orario zenitale (ZHR) – numero di meteore in un'ora – moderato, con poco più di una decina di scie luminose nell'arco dei 60 minuti.

La ragione risiede nel fatto che la cometa 21P/Giacobini-Zinner da cui originano ha un periodo orbitale di poco meno di 7 anni (6,52 anni) e l'ultimo passaggio al perielio, cioè la minima distanza dal Sole, è avvenuto nel 2018. Ciò significa che il prossimo ci sarà nel 2025. Dovremo aspettare una nuova “infornata” di particelle cometarie per sperare in nuove tempeste meteoriche. Al netto di questo ragionamento, comunque, non si possono escludere a priori sorprese anche in questo passaggio del 2024.

Dove e come vedere le Draconidi nel cielo

Come ogni altro sciame meteorico, il nome delle Draconidi è legato alla posizione del radiante, il punto nel cielo da cui sembrano originare. In questo caso è a ridosso della costellazione del Drago, da qui il nome Draconidi (come le Perseidi, le Lacrime di San Lorenzo, sono associate alla costellazione di Perseo e le Orionidi a quella di Orione). In questi giorni la costellazione del Drago attorno alle 20:00 di sera è visibile a Nord Est, altissima nel cielo, non distante dalla luminosissima stella Vega della costellazione della Lira.

Come per le altre meteore, generate da detriti e polveri rilasciate dagli oggetti celesti che si “infiammano” a contatto con l'atmosfera terrestre, tenere d'occhio la porzione di cielo in cui si trova il radiante è comodo, ma le meteore possono attraversare l'intero firmamento. Quindi il consiglio degli esperti è sempre quello di guardare il radiante con la coda dell'occhio. Non servono strumenti ottici, solo un cielo buio e stellato e magari un prato o una spiaggia da cui tentare l'osservazione. Più si è lontani dalle luci delle città, del resto, e meglio è. Chiaramente la sera e la notte in autunno sono fredde e bisogna coprirsi bene; uno dei motivi per cui le Perseidi sono così amate, oltre che per il tasso orario zenitale che può arrivare a 200, risiede proprio per le condizioni meteo decisamente favorevoli all'osservazione. Non resta che sperare nel bel tempo e sollevare gli occhi al cielo. Ottobre ci regalerà anche la visita di due magnifiche comete.

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