Il bacio di oggi tra la Luna e Venere è la prima congiunzione astrale dell’anno: a che ora vederla
La sera di oggi, venerdì 3 gennaio 2025, possiamo vedere nel cielo la prima, spettacolare congiunzione astrale del nuovo anno. Si tratta di un magnifico bacio tra la falce di Luna crescente e il pianeta Venere, che si sono incontrati al tramonto nel cielo meridionale e duetteranno fino a poco prima delle 21:00 (ora di Roma). Il fenomeno apre le danze degli eventi astronomici dell'anno.
Come evidenziato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica “Il cielo del Mese”, da qui al 31 gennaio ci aspettano altri quattro incontri nel firmamento. Dopo 24 ore dalla congiunzione di oggi, la Luna sarà protagonista di un altro spettacolo celeste con Saturno, una splendida occultazione del “Signore degli Anelli”. Venerdì 10 è atteso il valzer tra la Luna, Giove e l'ammasso stellare aperto delle Pleiadi, mentre la Luna e Marte si daranno appuntamento lunedì 13, col Pianeta Rosso più grande e luminoso del solito essendo prossimo all'opposizione (attesa per giovedì 16). L'ultima congiunzione astrale del mese sarà invece quella tra Venere e Saturno nelle sere di domenica 19 e sabato 20.
Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi l'evento di oggi, accompagnato anche dallo spettacolare picco massimo dello sciame meteorico delle Quadrantidi (a questo link trovate una guida su come vedere le stelle cadenti di Capodanno nei cieli d'Italia). Entrambi i fenomeni vengono trasmessi in diretta streaming dal Virtual Telescope Project a partire dalle 17:45 ora italiana di oggi.
A che ora vedere la congiunzione astrale tra la Luna e Venere
Nel momento in cui stiamo scrivendo la congiunzione astrale tra la falce di Luna e Venere è già iniziata in ogni regione d'Italia. Il tramonto era infatti atteso attorno alle 16:50 a Roma, Milano e Napoli e il pianeta era già visibile poco prima che il Sole sparisse oltre l'orizzonte occidentale. Il “Pianeta dell'Amore”, infatti, è il terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna (il quarto è Giove), quindi appare nel cielo come una sorta di faretto, molto più luminoso e brillante degli altri astri che costellano il firmamento.
Questa sera Venere si trova appena al di sopra della falce di Luna crescente ed è praticamente impossibile confonderlo con qualunque altro astro. La sua notevole luminosità, oltre che dalla vicinanza alla Terra – oggi si trova a circa 110 milioni di chilometri da noi, come spiegato dall'astrofisico Gianluca Masi – è dovuta alla densa e corrosiva atmosfera, responsabile dell'effetto serra più intenso dell'intero Sistema solare. Basti sapere che sulla sua superficie si raggiungono i 464 °C, una temperatura infernale sufficiente a fondere il piombo. L'atmosfera riflette larga parte della radiazione solare facendola scintillare, mentre quella che resta intrappolata sotto le nubi innesca la fornace planetaria. La luce del pianeta, chiaramente, è solo quella riflessa del Sole, dato che a differenza delle stelle i pianeti non emettono luce propria attraverso le reazioni nucleari.
Dove e come vedere in diretta il bacio tra la Luna e Venere
L'incontro tra Venere e la falce di Luna crescente – il satellite raggiungerà la fase di Primo Quarto alle 00:56 di martedì 7 gennaio – si sta verificando nel cielo sudoccidentale. I due oggetti sono incastonati nella bellissima costellazione dell'Acquario. La coppia duetterà fino alle 20:40 circa ora di Roma, quando infine sparirà oltre l'orizzonte. All'inizio del valzer celeste il pianeta si trovava sulla “testa” della Luna, ora sta scendendo pian piano sulla sua destra, fino ad appaiarsi completamente nel momento del tramonto. Poco più in alto della coppia è possibile vedere anche Saturno.
La congiunzione astrale è perfettamente visibile a occhio nudo, ma con un binocolo o un piccolo telescopio è possibile osservare diversi dettagli dei due protagonisti (Venere, ad esempio, presenta le fasi come la Luna). Per chi non potesse guardare il fenomeno dal vivo, dalle 17:45 di oggi è in corso una diretta streaming sul canale YouTube ufficiale del Virtual Telescope Project. Durante l'evento, commentato dall'astrofisico Gianluca Masi, sarà mostrato anche il picco massimo dello sciame meteorico delle Quadrantidi.