Il 6% della Terra è stato portato da asteroidi provenienti dal Sistema solare esterno
A poco più di due anni dall’arrivo sulla Terra della capsula contenente i campioni dell’asteroide Ryugu prelevati dalla navicella spaziale giapponese Hayabusa-2, le analisi dei pochi preziosi grammi di superficie e sottosuolo dell’asteroide hanno rivelato nuove informazioni sul passato del nostro pianeta e del Sistema solare. Ai primi risultati, che hanno mostrato che la composizione dell’asteroide è simile a quella del meteorite Ivuna caduto in Tanzania nel 1938, si sono infatti aggiunte nuove osservazioni circa la firma isotopica di zinco e rame, ovvero sull’abbondanza di alcuni isotopi di questi elementi.
La firma isotopica dello zinco e del rame dell’asteroide Ryugu
Ogni elemento chimico è disponibile in più versioni, chiamate isotopi, a seconda del numero di neutroni nel nucleo: ciò non cambia le proprietà chimiche dell’atomo, che rimangono identiche, ma influisce sulle proprietà fisiche dello stesso, poiché gli isotopi hanno masse atomiche diverse. Lo studio della firma isotopica, che è il rapporto tra i diversi isotopi di uno stesso elemento, fornisce dunque informazioni circa l’impronta chimica dei materiali che, nel caso di campioni di asteroidi e meteoriti, consente non solo di conoscere la composizione attuale ma rivela anche come si sono formati questi oggetti.
Nel caso dell’asteroide Ryugu, il team guidato dal dottor Marine Paquet e dal dottor Frédéric Moynier dell’Institut de Physique du Globe di Parigi ha confermato che la firma isotopica di rame e zinco è simile a quella del meteorite Ivuna, facente parte delle condriti carboniose CI – che si ritiene si siano formate nel Sistema solare esterno, cioè lo spazio che va dalla cintura di asteroidi e alla nube di Oort, per poi migrare verso l’interno.
Il 6% della massa terrestre arriva dal Sistema solare esterno
Essendo considerati incontaminati, i campioni prelevati dall’asteroide Ryugu possono essere anche utilizzati per stabilire quale fosse la composizione del primo Sistema solare. “Poiché corrispondono alla composizione elementare solare per molti elementi – spiegano i ricercatori in un nuovo studio pubblicato su Nature Astronomy – le composizioni isotopiche di zinco e rame nei campioni rappresentano probabilmente le migliori stime della composizione”.
Trattandosi di un asteroide formatosi nel Sistema solare esterno, la composizione isotopica dello zinco, utilizzata per le misurazioni che hanno impatto sulla storia del nostro pianeta, è risultata chiaramente diversa da quella dei meteoriti che si sono formati più vicino al Sole, così come da quella della Terra, che ha invece un valore intermedio. Questa differenza ha suggerito che a concorrere alla massa del nostro pianeta possa essere stato un materiale simile a quello di Ryugu, che gli studiosi ritengono possa dunque essere un asteroide proveniente dal Sistema solare esterno che deve aver contribuito per circa il 6% alla massa della Terra.