Il 5 marzo splendido bacio celeste tra Giove, Luna e Pleiadi nei cieli italiani: a che ora vederlo

La sera di mercoledì 5 marzo potremo vedere nel cielo una meravigliosa congiunzione astrale con tre protagonisti: la Luna crescente, Giove e l'ammasso stellare aperto delle Pleiadi, tra gli oggetti del profondo cielo più belli e visibili a occhio nudo. Il fenomeno avrà inizio dopo il tramonto, attorno alle 18:30 ora di Roma, quando il cielo si farà sufficientemente buio per far comparire tutti gli astri coinvolti nel “bacio spaziale”. Ad accompagnarli ci sarà anche la stella Aldebaran nella costellazione del Toro, cui le Pleiadi (M45) – conosciute anche come Sette Sorelle o Chioccetta – sono strettamente connesse.
Come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica “Il cielo del mese”, quella di mercoledì 5 è la seconda congiunzione astrale significativa di marzo, dopo l'incontro tra la Luna, Venere e Mercurio di sabato 1. Il Pianeta dell'Amore e il “proiettile” del Sistema solare saranno ravvicinati anche il 5 marzo, molto bassi sull'orizzonte occidentale. Domenica 9 daranno vita a un'altra spettacolare congiunzione astrale, mentre sabato 8, nella Giornata internazionale della donna, saranno la Luna e Marte a mostrarsi appaiati nel cuore della costellazione dei Gemelli, nei pressi delle stelle Castore e Polluce.
A che ora vedere il bacio tra Giove, Luna e Pleiadi
Come indicato, la congiunzione astrale tra la Luna, Giove e le Pleiadi di mercoledì 5 marzo avrà inizio dopo il tramonto, fenomeno che naturalmente ha un orario diverso in base alla posizione geografica. A Roma, ad esempio, il tramonto è atteso attorno alle 18:00; a Bari verso le 17:45; a Palermo alle 18:05; mentre a Cagliari alle 18:20. Bisognerà comunque attendere che il buio prenda il sopravvento sul crepuscolo serale per poter ammirare le Pleiadi, l'oggetto più debole della congiunzione astrale. L'ammasso stellare aperto, composto da bellissime stelle avvolte da un manto azzurro di nebulose a riflessione, comparirà poco al di sotto della Luna, leggermente spostato sulla destra. Ricordiamo che meno è inquinato il cielo da cui si osservano le Pleiadi, maggiore è il numero di astri visibili nell'ammasso, sito a 440 anni luce dalla Terra; si può infatti passare dalla manciata di stelle nel firmamento di una città alla dozzina di astri visibili in un cielo buio e stellato.
Per quanto concerne gli altri due protagonisti, sia la Luna crescente prossima alla fase di Primo Quarto (attesa alle 17:32 del 6 marzo) che Giove saranno visibili nel cielo prima del tramonto del Sole, tuttavia per tentarne l'osservazione sarà importante attendere che la stella sparisca oltre l'orizzonte. La ragione risiede nel fatto che la congiunzione astrale si verificherà proprio a Ovest, nella parte del cielo dove è presente il Sole; sussiste dunque il rischio di guardare accidentalmente il disco solare e procurarsi gravi danni alla vista (si rischia persino la cecità). Quindi, come sempre, raccomandiamo di sincerarsi dell'orario del tramonto nella vostra città prima volgere lo sguardo verso il cielo occidentale.
Giove si troverà poco più in alto e a sinistra della Luna, luminosissimo. È infatti il quarto oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole, la Luna e Venere, quindi è difficile confonderlo con altri astri. Sotto il più grande pianeta del Sistema solare, sulla sinistra, si troverà anche la gigante arancione Aldebaran; si tratta di una stella centinaia di volte più luminosa del Sole e uno degli astri più splendenti del firmamento. Tutti gli oggetti protagonisti della congiunzione astrale saranno incastonati nella costellazione del Toro. Il fenomeno celeste andrà avanti fino alle ore 01:00 di giovedì 6 marzo, quando le Pleiadi tramonteranno a Nord Ovest; la Luna e Giove le seguiranno entro un'ora.
Come vedere la congiunzione astrale tra Luna, Pleiadi e Giove
La congiunzione astrale del 5 marzo sarà perfettamente visibile a occhio nudo, tenendo sempre a mente la regola di aspettare il tramonto prima di guardare verso Ovest. Con un buon binocolo o un telescopio si possono ammirare diversi dettagli dei protagonisti, come crateri e catene montuose della Luna; i satelliti medicei di Giove (Io, Europa, Ganimede e Callisto); e diverse stelle delle Pleiadi. L'ammasso stellare aperto si manifesta in tutto il suo splendore se immortalato con la fotografia a lunga posa; oltre a far emergere il tripudio di stelle che lo caratterizza, si evidenziano anche le bellissime nebulose a riflessione azzurrognole che le avvolgono come un delicato manto. Ricordiamo che le stelle "scintillano" nel cielo perché producono luce propria attraverso le reazioni nucleari, mentre la luminosità più uniforme dei pianeti del Sistema solare è quella riflessa de sole. Anche le distanze giocano un ruolo nel modo in cui si manifesta la luce degli astri.