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Il 22 marzo la Luna incontra Giove e Mercurio: quando vederli nel cielo e come riconoscerli

Il 22 marzo si verificherà la seconda congiunzione astrale del mese, con la Luna, Mercurio e Giove come protagonisti. Il trio sarà visibile al crepuscolo serale.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Stellarium
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Mercoledì 22 marzo, subito dopo il tramonto del Sole, potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale con tre protagonisti: la Luna, Giove e Mercurio. I tre oggetti daranno vita a un valzer di brevissima durata, a causa della prematura “sparizione” del primo pianeta del Sistema Solare, che finirà oltre l'orizzonte poco dopo essere diventato visibile. Il sottilissimo falcetto di Luna e il gigante gassoso Giove, il più imponente pianeta del nostro sistema, resteranno nel cielo un po' più a lungo, ma l'intero fenomeno celeste terminerà comunque entro le 20:00. Sarà dunque breve, ma intenso. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo.

Per osservare la congiunzione astrale dovremo puntare lo sguardo a Ovest al crepuscolo serale, esattamente nel punto in cui è tramontato il Sole. È fondamentale attendere che la stella sia già finita al di là dell'orizzonte, poiché guardarla direttamente può arrecare danni gravissimi e irreversibili alla vista, cecità compresa. L'orario del tramonto del Sole varia da città a città: a Roma, ad esempio, si verificherà alle 18:23; a Milano alle 18:36; a Napoli alle 18:16; e a Brindisi alle 18:01. Atteso questo momento potremo iniziare a cercare gli oggetti sulla volta celeste. Il più evidente, curiosamente, per l'occasione non sarà la Luna, ma Giove, sito nel cuore della costellazione dei Pesci assieme agli altri protagonisti della congiunzione.

La compagna della Terra, infatti, sarà appena visibile come un sottilissimo falcetto crescente. La ragione risiede nel fatto che la fase di Luna Nuova (o novilunio) è prevista per le 18:23 del 21 marzo, quindi al momento della congiunzione astrale avrà solo 24 ore di “crescita”. La Luna si troverà appena sotto a Giove, mentre alcuni gradi più in basso sarà presente Mercurio, l'oggetto più difficile da identificare del trittico. Servirà innanzitutto un orizzonte sgombro da ostacoli visivi naturali e artificiali, come alberi, montagne, edifici e simili, poiché il “proiettile del Sistema solare” sarà molto basso sull'orizzonte. Si presenta come un puntino debolmente luminoso, molto più degli astri circostanti ma sensibilmente meno rispetto a Giove e soprattutto a Venere, che osserverà la congiunzione astrale dall'alto, sempre nel cielo occidentale. Lo spettacolo, come indicato, durerà molto poco, poiché entro le 20:00 (ora di Roma) tutti e tre gli oggetti saranno oltre l'orizzonte.

Come sempre ricordiamo che le congiunzioni astrali possono essere osservate a occhio nudo, senza strumentazione ottica dedicata. Chi possiede un telescopio o un buon binocolo può comunque utilizzarli per puntare i singoli oggetti e osservarne al meglio alcuni dettagli, come le bande colorate di Giove e le quattro lune principali che vi orbitano attorno (i satelliti medicei Io, Ganimede, Europa e Callisto). La Luna, essendo molto prossima al novilunio, non offrirà il miglior “profilo” per ammirare i suoi crateri e le catene montuose.

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