Il 22 febbraio la falce di Luna danza con Venere e Giove: quando vederli nel cielo
La sera di mercoledì 22 febbraio 2023 potremo ammirare nel cielo una spettacolare congiunzione astrale con tre protagonisti: una sottilissima falce di Luna crescente, il gigante gassoso Giove e il “Pianeta dell'Amore” Venere. Il valzer celeste del 22 è solo il primo del mese, nonostante febbraio si stia avviando alla conclusione. I prossimi saranno l'incontro tra la Luna e le Pleiadi atteso per il 26 febbraio e i duetti tra la Luna e Marte, che andranno in scena lunedì 27 e martedì 28, come indicato dalla UAI. Quella del 22, pertanto, sarà la congiunzione astrale più ricca e spettacolare del mese. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersela.
L'evento astronomico avrà inizio non appena tutti e tre gli oggetti si manifesteranno nel firmamento. Il falcetto di Luna crescente, ad appena due giorni dal novilunio, sarà visibile anche alla luce del Sole, mentre bisognerà attendere il crepuscolo per veder comparire gli altri due protagonisti. Il primo a manifestarsi sarà Venere, attorno alle 17:40 ora di Roma. Ricordiamo che il piccolo pianeta roccioso dall'atmosfera infernale è il terzo oggetto più luminoso della volta celeste, dopo il Sole e la Luna, pertanto è sempre il primo puntino luminoso del cielo serale a comparire (quando è presente). Giove non arriverà molto dopo, trattandosi del quarto oggetto più luminoso: diventerà visibile circa 10 minuti dopo il Pianeta dell'Amore, dando così inizio alla triplice congiunzione astrale. Ma dove cercare gli oggetti nel cielo?
Bisognerà innanzitutto puntare lo sguardo tra Sud Ovest e Ovest, ma solo dopo il tramonto del Sole (che sparirà oltre l'orizzonte alle 17:50 ora di Roma). La congiunzione astrale si verificherà infatti nella stessa area di cielo dove è presente la stella; non bisogna mai correre il rischio di guardare verso la sua direzione, ecco perché è necessario attendere il tramonto. Una volta sparito il Sole, identificare i due pianeti sarà facilissimo, sia per la vicinanza al falcetto di Luna che per la loro significativa luminosità. Come indicato, saranno luminosissimi e molto vicini, incastonati tra la costellazione dei Pesci (a destra) e quella della Balena (a sinistra). Venere, il più “brillante” dei due, apparirà come una sorta di faretto appeso nel cielo, una caratteristica legata alla densa e corrosiva atmosfera che respinge i raggi solari. È infatti circondato da una sorta di scudo “impenetrabile” di nubi, responsabile del più spaventoso effetto serra del Sistema solare; la temperatura superficiale di Venere raggiunge i 464° C, sufficienti a fondere il piombo.
Ovviamente le congiunzioni astrali sono perfettamente visibili a occhio nudo, ma come sempre raccomandiamo di utilizzare un binocolo o un piccolo telescopio per godere dei dettagli dei singoli protagonisti. Sull'evento astronomico incombe purtroppo il meteo avverso, che potrebbe cancellare lo spettacolo celeste in numerose città italiane. Non resta che sperare in cieli sereni.