I veri sintomi del Long Covid sono solo 12, secondo un nuovo studio
Tra le conseguenze più drammatiche dell'infezione da coronavirus SARS-CoV-2 vi è il cosiddetto Long Covid, un vasto e variegato ventaglio di sintomi che può protrarsi per mesi o addirittura anni dopo aver contratto il patogeno pandemico. Si tratta di una condizione così particolare che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indica in oltre 200 i sintomi ad essa associati. Ciò la rende molto complessa da “inquadrare” anche da parte degli stessi specialisti, a causa della pletora di conseguenze più o meno gravi e più o meno durature. Alla luce di ciò diversi team di ricerca stanno facendo il possibile per caratterizzare al meglio e restringere i sintomi del Long Covid, conosciuto anche come sindrome post-COVID-19 o più recentemente come PASC, acronimo di “sequela postacuta dell'infezione da SARS-CoV-2” (inizialmente questo nome era stato scelto per le sole condizioni cardiovascolari, ma ora è stato esteso a tutti i sintomi). Un nuovo studio ha determinato che in realtà i sintomi più coerenti e comuni della condizione sono soltanto 12.
A condurre la nuova e approfondita indagine è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Massachusetts General Hospital e della Facoltà di medicina dell'Università di Harvard, dell'Università del Colorado – Anschutz Medical Campus, del Brigham and Women's Hospital di Boston, della Icahn School of Medicine at Mount Sinai, dell'Università di Stanford e di molti altri prestigiosi istituti. I ricercatori, coordinati dal professor Tanayott Thaweethai, docente di Biostatistica presso l'Università di Harvard, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto uno studio prospettico osservazionale di coorte con circa 10.000 partecipanti, tutti adulti – dei quali il 71 percento donne – reclutati in un'ottantina di strutture diverse (tra ospedali e centri sanitari). La maggior parte di essi (8.646 persone) aveva avuto una diagnosi confermata di COVID-19; i loro dati sono stati confrontati con quelli di oltre 1.100 persone non infettate del gruppo di controllo.
Incrociando tutte le informazioni i ricercatori hanno rilevato in tutto 44 sintomi diversi, di cui 37 più comuni. Sono stati riportati tutti almeno 30 giorni dopo il superamento della fase acuta della malattia. Assegnando un punteggio a ciascuno di essi, i ricercatori hanno potuto restringere ulteriormente il ventaglio della sintomatologia, facendo emergere quelli effettivamente legati al Long Covid e più coerenti. Essi sono: perdita / alterazione dell'olfatto e del gusto, con un punteggio di 8; malessere post-sforzo (punteggio 7); tosse cronica (4); nebbia cerebrale (3); sete (3); palpitazioni (2); dolore toracico (2); affaticamento (1); alterazioni del desiderio e della capacità sessuale (1); vertigini (1); problemi gastrointestinali (1); movimenti anomali (1); perdita di capelli (0). È interessante notare che un precedente studio condotto da scienziati dell’Università del Missouri aveva evidenziato solo sette sintomi legati al Long Covid, sviluppati entro un anno dall'infezione. Essi erano tachicardia; caduta dei capelli; affaticamento; dolore toracico; dispnea (difficoltà respiratorie); dolori articolari e obesità. Alcuni combaciano con quelli della nuova ricerca, altri divergono sensibilmente.
Va sottolineato che i sintomi sono stati auto-riportati, inoltre le coorti coinvolte nel nuovo studio derivano da un'altra indagine, pertanto i dati sono suscettibili di incertezza, ciò nonostante secondo gli autori della ricerca si tratta di un primo passo per aiutare a definire più compiutamente il long Covid o PASC. Saranno comunque necessari ulteriori studi per avere un quadro più chiaro e completo di questa vasta e complessa condizione, che ha colpito un numero enorme di persone negli ultimi tre anni. I dettagli della ricerca “Development of a Definition of Postacute Sequelae of SARS-CoV-2 Infection” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica JAMA.