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I vaccini Covid possono avere un effetto temporaneo sulla durata del ciclo mestruale

Non c’è alcuna prova che suggerisca potenziali effetti su fertilità e salute riproduttiva: dopo la vaccinazione potrebbe però verificarsi un ritardo di circa un giorno nella durata del ciclo.
A cura di Valeria Aiello
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Un’importante ricerca, supportata dai National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, ha finalmente fatto luce sui tanto mormorati cambiamenti del ciclo mestruale dopo la vaccinazione anti-Covid. Come ipotizzato da diversi esperti, le segnalazioni di irregolarità, emerse in seguito al progressivo coinvolgimento nelle campagne di immunizzazione di fasce di popolazione sempre più giovani, sono collegate alla vaccinazione ma queste stesse variazioni sono limitate alla durata del ciclo mestruale. Non c’è infatti alcuna prova che la vaccinazione influenzi il numero di giorni di sanguinamento, così come non ci sono evidenze di effetti su fertilità e salute riproduttiva.

La vaccinazione può dunque avere un effetto temporaneo sulla durata del ciclo, che può subire un ritardo di circa un giorno secondo i risultati dello studio pubblicati su Obstretics & Gynecology. L’analisi è stata condotta utilizzando i dati raccolti in forma anonima attraverso un’app di monitoraggio, denominata Natural Cycles, attraverso cui donne vaccinate e non vaccinate hanno inserito le informazioni relative alla temperatura corporea e al ciclo mestruale nel periodo di studio. Per le donne vaccinate, complessivamente 2.403, i dati erano relativi a tre cicli consecutivi prima della vaccinazione e tre cicli consecutivi dopo la vaccinazione, comprendendo il periodo in cui è avvenuta la vaccinazione (55% con Pfizer, 35% con Moderna e 7% con Johnson & Johnson). Per le donne non vaccinate (1.556), i dati erano relativi a sei cicli consecutivi.

In media, la prima dose di vaccino è stata associata a un aumento della durata del ciclo di 0,64 giorni, mentre la seconda a un aumento di 0,79 giorni, quando il periodo è stato confrontato con quello delle donne non vaccinate. Le donne che hanno ricevuto due dosi di vaccino durante lo stesso periodo mestruale (358 donne) hanno avuto un aumento medio maggiore, pari a due giorni. Tuttavia, evidenziano gli studiosi, questo cambiamento sembra diminuire nei cicli successivi, indicando che i ritardi mestruali sono probabilmente temporanei, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per determinare in che modo la vaccinazione possa potenzialmente influenzare altre caratteristiche del ciclo mestruale (compresa l’intensità del flusso), così come i sintomi associati (dolore, cambiamenti dell’umore, ecc).

Gli autori dello studio hanno inoltre aggiunto che la Federazione internazionale di ginecologia e ostetricia classifica una variazione nella durata del ciclo come normale se il cambiamento è inferiore a otto giorni. “È rassicurante che lo studio abbia riscontrato solo un piccolo cambiamento mestruale temporaneo nelle donne – ha affermato la dottoressa Diana W. Bianchi, direttrice dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD) del NIH, commendo i risultati dell’analisi  – . Questi dati forniscono, per la prima volta, un’opportunità per informare le donne su cosa aspettarsi dalla vaccinazione”.

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