I soldi comprano la felicità? Studio dona 10mila euro a 200 partecipanti per scoprirlo
I soldi possono comprare la felicità? A questa domanda da un milione di dollari (per l'appunto) generalmente rispondono di no ricchi e benestanti, quelli che i soldi li hanno già, ma chi si trova in difficoltà economiche conosce bene l'impatto che può avere il denaro sul benessere fisico e mentale. Non parliamo di vizi e lussi, ma di poter pagare le bollette sempre più salate, regalare un giorno speciale alla persona che si ama, dare ai propri figli una vita dignitosa, poter trascorrere un weekend fuori porta senza dover penare per la benzina, il casello o la pizzeria, e anche di curarsi nel modo migliore e più rapido possibile. Dire che i soldi non sono d'aiuto a sentirsi meglio è francamente ridicolo, ma misurare la felicità di una persona non è semplice e ovviamente il conto in banca è solo una delle componenti. Diversi studi hanno già dimostrato in passato che sì, la felicità può essere comprata, ma una nuova ricerca ha trovato quella che possiamo definire come “la prova del nove”.
A condurla sono stati gli scienziati Ryan J. Dwyer ed Elizabeth W. Dunn del Dipartimento di Psicologia dell'Università della British Columbia di Vancouver (Canada). I due ricercatori hanno contattato due ricchi donatori e hanno chiesto loro di fare una donazione di 2 milioni di dollari per il progresso della scienza (e la gioia di qualcuno). I soldi raccolti sono stati infatti ridistribuiti a 200 persone provenienti da Paesi ad alto e basso reddito, come gli Stati Uniti e il Kenya. A ciascuna di esse sono stati donati 10mila dollari, pari a 9.630 Euro al cambio attuale. I partecipanti avevano un'istruzione generalmente superiore e parlavano almeno un poco di inglese, ma i redditi erano molto diversificati. Nello studio è stato coinvolto anche uno sfortunatissimo gruppo di controllo di 100 individui che non ha ricevuto nemmeno 1 dollaro. I ricercatori hanno chiesto ai volontari di spendere i soldi ricevuti entro 3 mesi e di compilare mensilmente questionari standardizzati usati in Psicologia per valutare la felicità di una persona, basati su una scala con punteggi da 1 a 5. Un altro questionario è stato posto a 6 mesi dal pagamento.
Incrociando tutti i dati raccolti è emerso il risultato che tutti ci saremmo aspettati. Le persone meno abbienti che hanno ricevuto i 10mila dollari hanno sperimentato un incremento significativo della felicità, con quelle dei Paesi a basso reddito risultate tre volte più felici dei residenti nelle nazioni ricche. I soldi non hanno invece avuto alcun impatto sulla felicità delle persone benestanti e ricche, più precisamente coloro che avevano un reddito annuale a partire da 123mila dollari. I professori Dwyer e Dunn hanno calcolato che la soddisfazione generale della vita è mediamente aumentata di 0,36 punti per le persone che hanno ricevuto il danaro, mentre quella dei ricchi è diminuita di 0,16 punti. Questi risultati, secondo gli autori dello studio, suggeriscono che la ridistribuzione della ricchezza mondiale in modo più equo può rendere le persone più felici. I dettagli della ricerca “Wealth redistribution promotes happiness” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica PNAS.