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I segni del colesterolo alto si vedono anche su viso, mani e gambe: quali sono e come riconoscerli

I sintomi del colesterolo alto (ipercolesterolemia) possono essere difficili da riconoscere, perché spesso non si manifestano in modo evidente: ci sono però alcuni segnali che possono suggerire la presenza di un elevato livello colesterolo nel sangue (superiore a 240 mg/dl). Ecco quali sono e perché sono un campanello di allarme da non sottovalutare.
A cura di Valeria Aiello
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Il colesterolo alto è una condizione comune ma grave, che può portare a molti problemi di salute e, soprattutto, aumentare il rischio di eventi cardiovascolari, come infarti e ictus, a causa dell’accumulo di grasso (placche aterosclerotiche) all’interno dei vasi sanguigni. Purtroppo non è però facile accorgersi del colesterolo alto dai soli sintomi, perché i campanelli d’allarme di questa condizione sono spesso difficili da riconoscere, non manifestandosi in modo evidente.

Ci sono tuttavia alcuni segnali che possono suggerire la presenza di un elevato livello di colesterolo nel sangue e che possono essere visti anche sul viso, sulle mani e sulle gambe, fermo restando che le analisi del sangue sono l’unico modo per diagnosticare l’ipercolesterolemia (valori di colesterolo totale pari o superiori a 240 mg/dl). In questi casi, per abbassare livelli di colesterolo troppo alti è importante individuare le cause del problema, che spesso possono riguardare lo stile di vita e le abitudini in fatto di alimentazione, intervenendo su scelte e comportamenti che risultano dannosi.

I segni del colesterolo alto che si vedono sul viso

Alcuni segnali, almeno tre, che si manifestano sul viso, possono suggerire la presenza del colesterolo alto. Uno di quelli più facilmente riconoscibili si localizza spesso intorno agli occhi ed è noto come xantelasma: si tratta di piccoli accumuli di grasso all’interno della cute, che appaiono come protuberanze spesso in prossimità delle palpebre o sulla pelle circostante. Pur non causando dolore o irritazioni, queste formazioni si presentano come placche dall’aspetto molle e giallastro, di forma e dimensioni variabili.

Anche se gli xantelasmi non sono necessariamente associati a livelli alterati di lipidi nel sanguespiegano gli esperti – ma non mancano i casi in cui sono legati alla dislipidemia (alti livelli di lipoproteine a bassa densità, o LDL, il cosiddetto ‘colesterolo cattivo', e basse lipoproteine ad alta densità, HDL, note anche come ‘colesterolo buono', ndr)”.

Un altro segno di colesterolo alto può essere notato negli occhi e, in gergo medico, prende il nome di arcus senilis, perché appare come un arco (di colore bianco, grigio o bluastro) attorno al bordo della cornea, ed è comune negli anziani: l’arcus senilis è un accumulo di sostanze grasse (principalmente colesterolo) che, di solito, inizia a manifestarsi come un piccolo arco lungo la parte superiore e inferiore della cornea.

Alla fine, questi archi possono connettersi e formare un anello completo attorno alla cornea, senza interferire in alcun modo con la vistaprecisano gli specialisti. Anche se la comparsa dell’arcus senilis non indica necessariamente la presenza di colesterolo alto (“di solito non è nulla di cui preoccuparsi” dicono gli oftamologi), se si ha una storia familiare di colesterolo alto, è più probabile che appaiano, anche prima dei 45 anni.

Un terzo segnale di ipercolesterolemia è legato alla formazione di depositi di grasso nei vasi sanguigni: si tratta dello sviluppo di un’occlusione venosa retinica, cioè di un’ostruzione di un ramo della vena centrale della retina, caratterizzata da emorragie nel tessuto retinico, spesso accompagnate da edema maculare, responsabili di un calo visivo da moderato a marcato. Anche in questo caso, l’occlusione venosa retinica non indica necessariamente che si ha il colesterolo alto, ma le placche aterosclerotiche tipiche dell’ipercolesterolemia possono essere uno dei fattori predisponenti.

I segnali del colesterolo alto nelle mani

Anche le mani possono mostrare diversi segnali che suggeriscono la presenza di alti livelli di colesterolo nel sangue. Tra questi ci sono gli xantomi tendinei, degli accumuli di grasso che si depositano attorno ai tendini e che possono causare dolori e gonfiori. Appaiono come noduli di grandezza variabile (da pochi millimetri a qualche centimetro) e, anche se risultano più evidenti sulle nocche delle mani (la parte delle dita corrispondente a un’articolazione), possono essere localizzati anche a livello dei tendini d’Achille e di gomiti e ginocchia.

Un altro segnale di livelli di colesterolo troppo alti può essere una sensazione di formicolio frequente e doloroso alle mani, che si verifica quando gli accumuli di grasso nei vasi sanguigni (le placche aterosclerotiche) cominciano ad ostacolare il flusso sanguigno: tuttavia, questo meccanismo non provoca la perdita della sensibilità (come quella che si avverte quando viene compresso un nervo), per cui se si prova intorpidimento e non si riescono a sentire le dita, il sintomo non è dovuto ad alti livelli di colesterolo.

Infine un altro segno rivelatore di ipercolesterolemia può essere il colore delle unghie, o meglio, del letto ungueale, che appare particolarmente pallido: anche in questo caso, può indicare una riduzione del flusso sanguigno a livello delle mani.

Anche le gambe possono mostrare i segni dell'ipercolesterolemia

I segni del colesterolo troppo alti possono manifestarsi anche sulle gambe, come conseguenza degli accumuli di grasso (le placche aterosclerotiche) che si formano all’interno dei vasi sanguigni e che limitano il flusso sanguigno. Pertanto, sintomi come dolore e formicolio agli arti inferiori possono essere spia di un problema circolatorio legato al restringimento dei vasi sanguigni, quindi un segnale di alti livelli di colesterolo nel sangue.

In questi casi, possono inoltre insorgere una serie di complicazioni, come l’arteriopatia periferica (PAD), una malattia vascolare a carico degli arti inferiori e nota anche come aterosclerosi delle estremità, causata appunto dall’ostruzione delle arterie periferiche. Questa condizione, che causa ischemie e aumenta il rischio di eventi cardiovascolari, si manifesta con la cosiddetta claudicatio intermittens, che consiste nella comparsa di dolore, costrizione, crampi, fastidio e affaticamento degli arti inferiori, in particolare durante le camminate. Man mano che la malattia si aggrava, può portare alla perdita dei peli, alla cianosi e alla comparsa di ulcere (tipicamente sulle dita dei piedi o sui talloni e, occasionalmente, su gambe o piedi), fino alla cancrena.

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