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Cosa sono i mulinelli in laghi, mari e torrenti: come si formano e quali sono i rischi delle correnti

Tra le insidie maggiori in laghi, fiumi e mari ci sono le correnti e i mulinelli. Questi ultimi sono pericolosi vortici d’acqua spesso generati dall’incontro di due correnti opposte. In Italia ogni anno muoiono centinaia di persone per annegamento.
A cura di Andrea Centini
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Fra le circa 400 vittime per annegamento che ogni anno si registrano in Italia diverse sono causate da due dei pericoli più subdoli – e spesso sottovalutati – che possono manifestarsi anche nelle acque dolci: le correnti e i mulinelli. Le prime possono essere generate da venti, variazioni di temperatura, caratteristiche del fondale e diversi altri fattori, mentre i secondi sono vortici d'acqua che in genere nascono dall'incontro di due correnti opposte (ma non solo). “Le acque interne di fiumi e laghi possono nascondere grandi insidie. Da un lato mulinelli d’acqua e correnti nei fiumi, dall’altro fondali improvvisamente profondi dei laghi e difficoltà a risalire a riva, quando questa è rocciosa, causata da alghe adese alla pietra che la rendono scivolosa”, ha affermato il dottor Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA).

A volte a perdere la vita per annegamento sono bambini piccoli lasciati incustoditi o persone colte da malore, ma spesso sono coinvolti anche esperti nuotatori, colti alla sprovvista da fenomeni intensi come quelli di cui sopra. Le recenti tragedie verificatesi nel nostro Paese, come quella del Natisone in Friuli Venezia Giulia che ha strappato la vita a tre giovani, sorpresi dal fiume ingrossatosi repentinamente, ci ricordano quanto possano essere pericolosi determinati fenomeni e ambienti acquatici, anche se si è forti e abili col nuoto. Ecco come si formano correnti e mulinelli e perché possono essere letali.

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Cosa sono i mulinelli d’acqua e come si formano

Tra i fenomeni più pericolosi in cui ci si può imbattere in acqua ci sono i mulinelli, vortici d'acqua che in genere si formano quando due correnti opposte si incontrano e, non potendo proseguire, si “inseguono” creando un imbuto. Possono formarsi sia in acque salate – mari e oceani – che in acque dolci, come laghi, torrenti e fiumi. Possono originare anche dalla presenza di ostacoli sommersi che deviano il normale flusso dell'acqua e da venti fortissimi che soffiano sulla superficie. Nei bacini lacustri più grandi può essere coinvolta anche la forza di Coriolis legata alla rotazione della Terra, fenomeno associato anche i famigerati maelstrom in mare e agli uragani in atmosfera. I mulinelli sono pericolosi non solo per le persone e gli animali, ma anche per le piccole imbarcazioni che possono essere completamente inghiottite.

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In alcuni bacini possono essere presenti anche mulinelli artificiali generati dagli sfioratori, in grado di produrre mostruose voragini di diversi metri. Uno dei più famosi è quello del lago artificiale di Berryessa, nella Contea di Napa in California. Questi dispositivi funzionano un po' come i tappi della vasca da bagno; servono a ridurre la portata del lago quando il livello dell'acqua sale troppo, impedendo che straripi. Sono chiaramente ben segnalati e in acque non balneabili, vista l'estrema pericolosità per eventuali nuotatori.

Correnti, mulinelli e altri fenomeni sono estremamente pericolosi e spesso non sono ben segnalati, inoltre le persone non sempre sono correttamente informate sui rischi che corrono. "I numeri sui decessi ci dicono che serve più prevenzione in Italia, promuovendo nella popolazione una maggiore consapevolezza circa le norme base di sicurezza e incrementando controlli e divieti”, ha chiosato il dottor Miani riferendosi ai dati delle morti per annegamento.

Quando le correnti di fiumi e laghi possono accelerare e turbinare

Quando si entra in acqua non sempre ci si accorge di ciò che si verifica in superficie o sotto di essa, pertanto è possibile essere sorpresi dalle correnti in luoghi che paiono apparentemente calmi. Nei fiumi, d'altro canto, la corrente può acquisire una forza catastrofica in modo repentino, soprattutto dopo piogge particolarmente intense a monte, che fanno scendere grandi e travolgenti volumi d'acqua e detriti in pochissimo tempo.

In questo caso le correnti del fiume sono determinate dalla pendenza fisica del terreno e dal volume d'acqua crescente, il cui percorso può essere reso particolarmente pericoloso dalle forre. Si tratta di stretti canyon di roccia scavati dall'azione di acqua e detriti, a ridosso dei quali le correnti possono accelerare e turbinare in modo spaventoso, travolgendo e risucchiando tutto ciò che si trova nel flusso. I potenti vortici non sono il solo pericolo delle forre, ma anche la presenza di tronchi e altri detriti sommersi e accatastati, sotto i quali si può rimanere intrappolati dalle correnti senza possibilità di riguadagnare le superficie.

Cosa sono le correnti di risacca e perché sono pericolose

Le correnti nei laghi possono formarsi per diversi fattori; venti che soffiano sulla superficie; variazioni di temperatura tra i vari strati d'acqua (le correnti possono essere verticali e/o orizzontali); conformazione del fondale; e ingresso di eventuali fiumi e torrenti nel bacino, sia visibili che sommersi. Tra quelle le più pericolose figurano le correnti chiamate rip currents o correnti di risacca. Come spiegato dall'Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica (NOAA) degli Stati Uniti, queste correnti si formano quando le onde spingono l'acqua verso la riva e generano un accumulo anomalo nella zona di risacca. Per restare in equilibrio, “l'acqua cerca il percorso di minor resistenza attraverso la risacca, che è in genere una rottura nel banco di sabbia”. È una sorta di corrente di ritorno che trascina chi si trova a riva verso il largo e diventa più forte proprio all'altezza dei punti di rottura. La NOAA evidenzia che le correnti di risacca sono il motivo principale per cui si interviene in operazioni di salvataggio di bagnanti. La corrente di risacca può infatti talmente forte da trascinare anche i nuotatori esperti. “La velocità delle correnti di risacca è in genere di 1-2 piedi al secondo, ma sono state misurate velocità fino a 8 piedi al secondo. È più veloce di un nuotatore olimpico!”, sottolinea la NOAA.

Credit: Wendy Carey, Delaware Sea Grant / NOAA
Credit: Wendy Carey, Delaware Sea Grant / NOAA

È doveroso ricordare che le correnti di risacca non trascinano sott'acqua, ma solo in superficie; si rischia comunque l'annegamento a causa del fatto che ci si può stancare a tal punto da perdere le forze, cercando di sfidare la corrente per tornare a riva. Anche il panico causato dal trovarsi in una situazione così terrificante può contribuire a ridurre le probabilità di sopravvivenza. La sensazione di essere trascinati giù può essere legata al fatto che nello strato più profondo la corrente è più veloce, quindi i piedi vengono "tirati", ma il movimento generale è più simile a quello di un tapis roulant. L'acqua agitata, con schiuma e zone d'onda laterali può suggerire la presenza di una pericolosa zona di risacca.

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