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I polpi non hanno tentacoli, anche se ci hanno sempre detto così: come si chiamano le loro appendici

I polpi, spesso chiamati erroneamente polipi, hanno otto lunghe appendici prensili dotate di ventose. Più o meno tutti, sin da bambini, le abbiamo sentite chiamare tentacoli, ma in realtà dal punto di vista dell’anatomia comparata non lo sono affatto. Ecco di cosa si tratta realmente.
A cura di Andrea Centini
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Una delle caratteristiche distintive dei polpi, come il polpo comune (Octopus vulgaris) diffuso nel Mar Mediterraneo, è la presenza di otto lunghe e robuste appendici prensili, ricchissime di forti ventose. Sebbene le sentiamo chiamare tentacoli sin da bambini, dal punto di vista dell'anatomia comparata si tratta di strutture completamente diverse dai veri tentacoli. I polpi hanno infatti quelle che gli zoologi chiamano braccia, esattamente come i nostri arti superiori. Nelle braccia le ventose sono uniformemente distribuite lungo tutta la lunghezza dell'appendice e nei polpi sono presenti in una doppia fila. I veri tentacoli, d'altro canto, presentano le ventose soltanto nella parte terminale dell'appendice e sono solitamente più lunghi e sottili delle braccia.

Un calamaro nel quale si vedono i due lunghi tentacoli e le otto braccia. Credit: Hans Hillewaert
Un calamaro nel quale si vedono i due lunghi tentacoli e le otto braccia. Credit: Hans Hillewaert

I molluschi cefalopodi possono avere solo braccia o tentacoli, oppure una combinazione delle due tipologie di appendici. Le seppie comuni (Sepia officinalis) e i calamari (Loligo vulgaris), come spiegato dai biologi marini della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli,  hanno ad esempio due lunghi tentacoli con cui afferrano la preda e otto braccia più corte e robuste per tenerla bloccata e manipolarla mentre la consumano. Nei cefalopodi maschi possono essere presenti tentacoli modificati chiamati ectocotili, attraverso i quali vengono depositate le spermatofore (sacche contenenti gli spermatozoi “impacchettati”) in una specifica struttura delle femmine nota come cavità palleale. La differenza tra braccia e tentacoli è ben visibile anche nel post qui di seguito pubblicato su Instagram dall'ecologo marino Andrea Bonifazi, divulgatore scientifico, scrittore e fondatore della pagina "Scienze Naturali".

Un tipo peculiare di tentacolo è quello dei magnifici molluschi del genere Nautilus, come Nautilus pompilius; in questi cefalopodi dall'aspetto preistorico – sono ancora muniti di conchiglia esterna – sono presenti novanta piccoli tentacoli privi di ventose, ma caratterizzati da una peculiare superficie irregolare e “adesiva” con la quale riescono comunque a catturare e manipolare le prede. Nei polpi, come indicato, sono presenti solo le otto braccia e non i tentacoli.

Nautilus. Credit: Profberger
Nautilus. Credit: Profberger

Un altro errore comune che si fa con i polpi (o piovre) è quello di chiamarli polipi; anche in questo caso va sicuramente cerchiato in rosso all'esame di zoologia. I polipi, infatti, appartengono a un phylum completamente diverso da quello dei molluschi, ovvero quello degli Cnidari; possono essere organismi singoli – ad esempio gli splendidi anemoni di mare – oppure vivere in grandi colonie come nei coralli, alla base delle barriere coralline. Sono animali fragili che possono vivere in simbiosi con alghe unicellulari chiamate zooxantelle dalle quali traggono nutrimento; il famigerato sbiancamento dei coralli causato dal cambiamento climatico è legato proprio alla fuga delle minuscole alghe, che lasciano morire di fame i polipi determinando la perdita di colore.

Polpo. Credit: Profberger
Polpo. Credit: Profberger

Tornando ai polpi, oltre a essere animali incredibilmente affascinanti, nel gruppo degli invertebrati sono anche quelli dotati dei comportamenti più complessi e sorprendenti. Sono infatti in grado di utilizzare strumenti e imparare dall'esperienza, inoltre mostrano capacità di problem solving e sono addirittura in grado di instaurare verosimili interazioni sociali con altre specie, come evidenzia almeno in parte il film documentario “My Octopus Teacher” (Il mio amico in fondo al mare) disponibile su Netflix. Non a caso diversi studiosi parlano di vera e propria intelligenza dei polpi, anche se per molti altri si tratta soltanto di adattamenti ecologici plasmati dal sistema nervoso e non di vera e propria intelligenza.

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