video suggerito
video suggerito

I piccioni risolvono i problemi come farebbe l’intelligenza artificiale

Lo dimostrano i risultati di un nuovo studio che ha valutato il metodo di apprendimento utilizzato dai piccioni, confrontandolo con un modello di intelligenza artificiale.
A cura di Valeria Aiello
94 CONDIVISIONI
Immagine

I piccioni non sono mai stati celebrati per la loro intelligenza, sminuita anche da uno dei loro più accaniti appassionati, l’etologo Charles Otis Whitman che, di questi uccelli, scrisse che: “Qualunque cosa contengano nella loro mente, si può dire con certezza che l’intelligenza non è altro che un chicco nascosto in un granaio di istintività: la si può cercare per più di un giorno e non trovarla”. Eppure, un nuovo studio ha fornito la prova che i piccioni affrontano alcuni problemi proprio come farebbe l’intelligenza artificiale. Questo loro approccio, chiamato metodo della “forza bruta” da alcuni studiosi, è finito sotto la lente di un team di ricerca americano che, analizzando il comportamento di 24 piccioni, ha compreso il meccanismo che permette a questi volatili di risolvere un’ampia gamma di compiti eccezionalmente complessi.

Rispetto al modo di pensare degli umani, caratterizzato dall’attenzione selettiva e da un uso esplicito di regole, i piccioni impiegano il cosiddetto apprendimento associativo, che collega due fenomeni tra loro. Un semplice esempio di apprendimento associativo è il collegamento tra “acqua” e “bagnato”, oppure quello che utilizziamo quando insegniamo al nostro canea sedersi in cambio di una ricompensa.

Spesso presumiamo che l’apprendimento associativo sia troppo primitivo e rigido per spiegare la complessa categorizzazione visiva come quella di cui sono in grado i piccioni” ha evidenziato Brandon Turner, autore principale del nuovo studio e professore di psicologia presso la Ohio State University che, insieme ai colleghi ha testato un semplice modello di intelligenza artificiale per vedere se poteva risolvere i problemi allo stesso modo dei piccioli. E, come documentato sulla rivista iScienze, la verifica ha dato esito positivo.

Abbiamo trovato prove davvero evidenti del fatto che i meccanismi che guidano l'apprendimento dei piccioni sono notevolmente simili agli stessi principi che guidano le moderne tecniche di apprendimento automatico e intelligenza artificiale – ha affermato Turner -. I nostri risultati suggeriscono che, nel piccione, la natura potrebbe aver trovato un modo per creare uno studente incredibilmente efficiente che non ha la capacità di generalizzare o estrapolare come farebbero gli esseri umani”.

Lo studio sui piccioni e l'intelligenza artificiale

Nei test dei ricercatori, ai piccioni è stato mostrato uno stimolo, che poteva includere linee di varie larghezze oppure angoli, anelli concentrici e anelli singoli: gli uccelli dovevano beccare un pulsante a destra o a sinistra per indicare a quale categoria appartenesse lo stimolo: se la risposta era esatta, ricevevano una pallina di cibo; se  inveceera sbagliata, non ricevevano nulla.

Gli esperimenti erano progettato affinché i piccioni affrontassero quattro diversi quesiti, alcuni più difficili di altri. I risultati hanno mostrato che, attraverso tentativi ed errori, i piccioni hanno migliorato la loro capacità di fare le scelte corrette, passando dal 55% al 95% di risposte esatte in uno degli esperimenti più semplici, e dal 55% al 68% in uno dei test più difficili.

Utilizzando poi un modello di intelligenza artificiale, i ricercatori hanno valutato la possibilità di risolvere gli stessi compiti, impiegando i meccanismi di apprendimento associativo e correzione degli errori. E proprio come i piccioni, il modello di intelligenza artificiale ha imparato a fare le previsioni giuste per tentativi ed errori, aumentando significativamente il numero di risposte corrette.

In alcuni tipi specifici di compiti, i piccioni usano semplicemente questo metodo di forza bruta, per tentativi ed errori, e l’apprendimento associativo, che alla base dell’intelligenza artificiale progettata dagli esseri umani – ha aggiunto il professor Turner – . La cosa interessante è che noi celebriamo quanto siamo intelligenti per aver progettato l’intelligenza artificiale e, allo stesso tempo, denigriamo i piccioni considerandoli animali ottusi, anche se utilizzano questo metodo da molto prima di noi con gli strumenti di intelligenza artificiale”.

94 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views