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I peperoncini esistono da molto più di quanto pensi

Sono diffusi almeno da 50 milioni di anni, e non da 15, come finora ritenuto.
A cura di Valeria Aiello
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Peperoncini esposti al mercato / Credit: Malone
Peperoncini esposti al mercato / Credit: Malone

Un antico fossile di peperoncino sta per riscrivere la piccante storia delle Capsiceae e quella di altre specie vegetali appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, di cui fanno parte anche i pomodori, le patate e le melanzane. Finora, gli scienziati ritenevano che i peperoncini si fossero evoluti in Sud America, al massimo 15 milioni di anni fa, ma lo studio di questo fossile recuperato dalla Green River Formation, un tesoro geologico che si estende lungo l’attuale Green River in Colorado, Wyoming e Utah, ha riportato significativamente indietro la sua esistenza, facendola risalire ad almeno 50 milioni di anni fa. E suggerendo che i peperoncini fossero effettivamente presenti in Nord America a quel tempo. In quanto membro delle Solanaceae, il fossile potrebbe dunque ridefinire la geografia e la cronologia evolutiva di questa famiglia vegetale, rivelando scenari alternativi di origine e diffusione.

I peperoncini esistono da almeno 50 milioni di anni

Il fossile che permesso di arrivare a queste nuove conclusioni fa parte di un gruppo di reperti presenti nelle collezioni del Museo di storia naturale dell’Università del Colorado, inizialmente scoperto negli Anni 90 anche se la sua esatta identità è rimasta un mistero per decenni. Un team di botanici e paleontologi guidato dai ricercatori dell’Università del Colorado a Boulder ha però notato uno specifico tratto solanaceo nel fossile – delle piccole punte all’estremità di un fusto fruttifero – che ha dato il via allo studio.

Il fossile di peperoncino conservato presso il Museo di storia naturale dell'Università del Colorado a Boulder / Credit: UC Boulder
Il fossile di peperoncino conservato presso il Museo di storia naturale dell'Università del Colorado a Boulder / Credit: UC Boulder

La scoperta, pubblicata sulla rivista New Phytologist, mostra che la tribù tassonomica del peperoncino (Capsiceae) all’interno della famiglia delle Solanaceae è molto più antica ed era molto più diffusa di quanto si pensasse. A conferma di ciò, anche un confronto con altri fossili provenienti dalla Green River Formation e dalla Colombia, tutti risalenti all’epoca geologica dell’Eocene (da 34 a 56 milioni di anni fa).

Questi fossili di peperoncino – spiegano gli studiosi – corrispondono alla linea temporale di un altro fossile trovato nella formazione Esmeraldas in Colombia, rivelando che la famiglia era già distribuita in tutte le Americhe già da 50 milioni anni fa”.

I ricercatori non sono però sicuri della forma e del colore esatto di quell’antico peperoncino, che probabilmente possedeva un’estremità più piccola rispetto a quelli moderni. Come i suoi parenti, potrebbe essere stato piuttosto piccante, secondo Rocío Deanna, ricercatrice post-dottorato in ecologia e biologia evolutiva dell’Università del Colorado e autrice principale dello studio. “La famiglia è molto più antica di quanto pensassimo” ha affermato Deanna, che è anche membro della facoltà dell'Università Nazionale di Cordoba.

Molte scoperte avvengono decenni dopo che gli esemplari sono stati raccolti – ha aggiunto Stacey Smith, autrice senior dell’articolo e professoressa associata di biologia evolutiva presso l’Università del Colorado – . Chissà quante altre nuove specie fossili che si trovano nei musei stanno solo aspettando che gli occhi giusti li guardino”.

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