I materassi per bambini rilasciano “livelli sconcertanti” di sostanze tossiche, secondo uno studio

I piccoli materassi su cui dormono neonati e bambini potrebbero rappresentare un significativo rischio per la loro salute. Due studi correlati hanno infatti scoperto che questi prodotti contengono concentrazioni elevate di ritardanti di fiamma, ftalati e filtri UV, composti chimici che diversi studi hanno associato a notevoli impatti negativi per la salute. Fra quelli evidenziati figurano danni al cervello, disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento, alterazioni ormonali, riduzione del quoziente intellettivo (QI), asma e perfino cancro. Si tratta infatti di interferenti o perturbatori endocrini, ovvero sostanze in grado di alterare i normali equilibri ormonali dell'organismo; è facile intuire che in quello in pieno sviluppo dei bambini gli effetti possono essere ancora più dirompenti. È per questa ragione che sostanze finite nel mirino degli scienziati – come il controverso bisfenolo A – sono ad esempio state bandite da tempo dai biberon (e solo più recentemente da altri prodotti legati agli alimenti).
Gli ftalati sono rigidamente regolamentati nei giocattoli, ma non sussistono divieti per materassi e coperte per bambini negli Stati Uniti, per questo motivo gli scienziati sottolineano l'importanza di rivedere le norme e soprattutto che le aziende cambino il modo in cui realizzano questi prodotti, facendo maggiore attenzione alle sostanze impiegate visti i rischi per la salute. Sottolineiamo che i test dei nuovi studi sono stati condotti su materassi acquistati in Canada ma con componenti statunitensi e messicane; nell'Unione Europea esiste la normativa REACH che impone severe restrizioni sugli ftalati anche per i materassi e le copertine per i bambini. Inoltre è possibile acquistare alcuni prodotti con etichette specifiche che garantiscono l'assenza di sostanze potenzialmente nocive.
A condurre i due studi paralleli è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Toronto, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti, fra i quali la Scuola di Salute Pubblica “Dalla Lana”, la Canadian Environmental Law Association, il Dipartimento di Chimica e Biologia della Toronto Metropolitan University e il Green Science Policy Institute di Berkeley (Stati Uniti). I ricercatori, coordinati dalle dottoresse Sara Vaezafshar e Miriam Diamond, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato le concentrazioni di sostanze chimiche in 25 camerette di bambini con età compresa tra i 6 mesi e i 4 anni. Oltre ad aver rilevato livelli preoccupanti di ftalati, ritardanti di fiamma e filtri UV nel primo studio, nel secondo hanno analizzato 16 materassi scoprendo che la fonte probabile di questa significativa contaminazione erano proprio questi oggetti. Qualità, prezzo, materiali impiegati e Paese d'origine non influivano sul rischio, elevato per tutti i materassi testati.
In test simulati la dottoressa Vaezafshar e colleghi hanno anche determinato che il peso del bambino e il calore corporeo possono peggiorare sensibilmente la quantità di queste sostanze rilasciate nella stanza dai materassi, che finiscono a stretto contatto con la bocca e l'apparato respiratorio dei piccoli. Ricordiamo inoltre che la frequenza respiratoria dei bambini è molto superiore a quella degli adulti, così come il fatto che hanno una pelle decisamente più delicata. Ciò li espone a rischio superiori. “Il sonno è fondamentale per lo sviluppo del cervello, in particolare per neonati e bambini piccoli. Tuttavia, la nostra ricerca suggerisce che molti materassi contengono sostanze chimiche che possono danneggiare il cervello dei bambini”, ha affermato la dottoressa Diamond in un comunicato stampa. “I genitori dovrebbero poter mettere a letto i propri figli sapendo che sono al sicuro e comodi”, le ha fatto eco Arlene Blum del Green Science Policy Institute. “I ritardanti di fiamma hanno una lunga storia di danni alle funzioni cognitive e alla capacità di apprendimento dei nostri bambini. È preoccupante che queste sostanze chimiche siano ancora presenti nei materassi per bambini, nonostante sappiamo che non hanno alcun beneficio dimostrato in termini di sicurezza antincendio e non sono necessarie per rispettare gli standard di infiammabilità”, ha chiosato l'esperta.
Tra i consigli degli autori dello studio quello di acquistare materassi e coperte con tessuti non tinti e di colore neutro poiché per “mantenere i colori forti è richiesta l'aggiunta di filtri UV e altri additivi che potrebbero essere dannosi”. Consigliato anche il lavaggio frequente che può ridurre il rischio di esposizione alle sostanze nocive. Le due ricerche sono state pubblicate su Environmental Science & Technology ed Environmental Science & Technology Letters.