I guariti dal Covid hanno il 60% di rischio in più di sviluppare disturbi mentali
I guariti dal Covid hanno il 60% di rischio in più di sviluppare disturbi mentali. Lo mostra uno studio condotto negli Stati Uniti dalla Washington University di Saint Louis, che ha rilevato un aumento del rischio di disturbi d’ansia e sintomi depressivi nelle persone che hanno superato la fase acuta del Covid.
I dati utilizzati nello studio sono stati ottenuti dalla Veteran Affairs Corporate Data Warehouse, che ha fornito le informazioni contenute nelle cartelle cliniche elettroniche di 153.848 veterani statunitensi risultati positivi al Covid-19 tra marzo 2020 e gennaio 2021 e di due gruppi di controllo sani, il primo senza evidenza di infezione nello stesso periodo di studio e il secondo antecedente alla pandemia.
All’interno del gruppo Covid, i ricercatori hanno osservato un aumento superiore al 60% del rischio di qualsiasi nuova diagnosi o prescrizione di farmaci per disturbi mentali entro un anno dalla malattia e pari, in valore assoluto, a un aumento di 64 casi in più ogni 1.000 persone rispetto al gruppo di controllo. Riscontrato inoltre un incremento dei disturbi di salute mentale, con 65 casi in più ogni 1.000 persone, dei disturbi del sonno (24 casi in più ogni 1.000) e dei sintomi depressivi (10 casi in più 1.000).
I rischi degli esiti esaminati dagli studiosi, pubblicati nel dettaglio su BMJ, sono risultati aumentati anche tra le persone non ricoverate in ospedale per Covid, e coerenti con quelli del gruppo di controllo storico. “I nostri risultati suggeriscono che le persone che sopravvivono alla fase acuta del Covid-19 sono maggiormente a rischio di sviluppare una serie di disturbi di salute mentale di nuova insorgenza – ha affermato Ziyad Al-Aly, epidemiologo clinico presso la Washington University di St. Louis e autore senior dello studio – La lotta ai disturbi della salute mentale tra i sopravvissuti al Covid-19 dovrebbe essere una priorità”.