I funghi proteggono dai danni ai polmoni delle malattie respiratorie virali in test di laboratorio
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I funghi possono essere preziosi alleati contro l’influenza e altre malattie respiratorie. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che una fibra comune presente in questi organismi (chiamata beta-glucano) è in grado di proteggere dai danni e dall’infiammazione ai polmoni causati da un’infezione influenzale, migliorando al contempo la funzione polmonare. Ma non solo. Poiché il meccanismo di difesa si basa su una “ricalibrazione” del sistema immunitario e non su un attacco alla replicazione del patogeno, la fibra è in grado di ridurre anche il rischio di mortalità innescato dalla malattia. Com’è noto, infatti, molti agenti virali alla stregua del coronavirus SARS-CoV-2 (responsabile della pandemia di COVID-19) e dei virus influenzali non uccidono direttamente, ma a causa di una risposta immunitaria esagerata – la famigerata tempesta di citochine – che può portare all’insufficienza respiratoria e al decesso. Questa fibra potrebbe dunque essere estremamente utile nel contrasto alle complicazioni legate alle malattie respiratorie infettive, perlomeno quelle virali come l’influenza.
È doveroso sottolineare che tale scudo protettivo del beta-glucano è stato osservato solo in test di laboratorio condotti su modelli murini (topi), pertanto i risultati dovranno essere dimostrati anche sull’essere umano. Sono comunque già noti diversi benefici per la salute associati a questa fibra, che si trova nelle pareti di tutti i tipi di funghi ma anche nell’avena, nell’orzo e in altri cereali simili. Indagini precedenti avevano trovato correlazioni con la riduzione del cosiddetto colesterolo cattivo (LDL), con l’abbassamento della glicemia e anche con una migliore funzione immunitaria (in particolar modo in relazione ai fagociti che eliminano gli agenti invasori). Un recente studio ha evidenziato che il beta-glucano può addirittura favorire la perdita di peso come la semaglutide. Non ci sarebbe dunque da stupirsi se il principio d’azione osservato sui topi potesse essere evidenziato anche nell’uomo. A determinare che il beta-glucano contenuto nei funghi può proteggere dal danno polmonare innescato dall’influenza è stato un team di ricerca canadese guidato da scienziati dei dipartimenti di Medicina, Patologia, e Microbiologia dell’Università McGyll di Montreal, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell’Università di Calgary.
I ricercatori, coordinati dai professori Maziar Divangahi e Nargis Khan, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto specifici esperimenti con i topi, trattati con beta-glucano e successivamente esposti al virus dell’influenza. È stato scoperto che la fibra migliora sensibilmente la tolleranza alle malattie, modulando il sistema immunitario per combattere più efficacemente contro i patogeni. In parole semplici, gli scienziati hanno osservato che il beta-glucano è in grado di riprogrammare le cellule immunitarie chiamate neutrofili e impedire l’infiammazione e il danno polmonare, che sono le principali cause di morte a seguito di queste infezioni. Non a caso nei topi trattati è stato osservato un significativo aumento dei tassi di sopravvivenza rispetto ai roditori del gruppo di controllo. “È notevole come il beta-glucano possa riprogrammare alcune cellule immunitarie, come i neutrofili, per controllare l'infiammazione eccessiva nel polmone”, ha affermato in un comunicato stampa il professor Khan. “I neutrofili sono tradizionalmente noti per causare infiammazione, ma il beta-glucano ha la capacità di modificare il loro ruolo per ridurlo”, gli ha fatto eco la dottoressa aggiunto Kim Tran, prima autrice dello studio.
Più nello specifico, è stato osservato che il beta-glucano riprogramma le cellule staminali ematopoietiche e genera neutrofili con una funzione modulatoria peculiare, che catalizza la tolleranza alle malattie e mantiene “l'integrità del tessuto polmonare contro l'infezione virale”. Di fatto, questa fibra modula l’immunità innata ed è in grado di ridurre morbilità e mortalità dell’infezione respiratoria virale, prevenendo il danno ai polmoni e migliorando la funzionalità polmonare. La speranza è che possa essere efficace anche contro altre malattie respiratorie, come la Covid e l'influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) che potrebbe diventare la nuova pandemia. Saranno necessari ulteriori studi per confermare queste proprietà benefiche anche nell’uomo. I dettagli della ricerca “β-Glucan reprograms neutrophils to promote disease tolerance against influenza A virus” sono stati pubblicati su Nature Communications.