I dinosauri vivono fra noi, ma le origini sono ignote: studio suggerisce dove cercare i fossili antichi
Quando si parla di dinosauri balzano subito alla mente le specie iconiche di grandi rettili estinti dell'Era Mesozoica, come lo stegosauro, il tirannosauro o magari il triceratopo, ma in realtà, dal punto di vista squisitamente tassonomico, questi animali non sono scomparsi dalla Terra. Tutt'altro. Gli uccelli, infatti, fanno parte a tutti gli effetti del clade Dinosauria, avendo caratteristiche anatomiche condivise con i celebri lucertoloni. Proprio per questo quando si parla di estinzione dei dinosauri a causa dell'asteroide dell'evento di Chicxulub, che 66 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo, colpì l'area attorno all'attuale penisola dello Yucatan, è bene sottolineare il concetto di scomparsa dei dinosauri non aviani. Pur conoscendo molto bene i dinosauri che vivono fra noi, non sappiamo praticamente nulla sull'origine di questo affascinante – e ampio – gruppo di animali.
Il dinosauro più antico a oggi conosciuto, Nyasasaurus parringtoni, risale a circa 243 milioni di anni fa, ciò significa che visse nel Triassico, attorno alla metà del primo periodo dell'Era Mesozoica (gli altri due sono il Giurassico e il Cretaceo). I suoi fossili furono rinvenuti in Tanzania negli anni '30 del secolo scorso, nei pressi dell'enorme Lago Malawi (il terzo più grande del continente africano). Nonostante sia il dinosauro più antico noto ai paleontologi, secondo gli studiosi è ben lungi dall'essere un dinosauro ancestrale. Cioè uno dei primissimi rappresentanti di questo gruppo evolutivo di grande successo, giunto fino ai giorni nostri e che ha dato vita ad alcune delle creature più maestose mai vissute sulla Terra (la balenottera azzurra, con i suoi 33 metri di lunghezza massima e 200 tonnellate di peso, resta comunque l'animale più grande in assoluto).
Le caratteristiche di Nyasasaurus parringtoni e di altri dinosauri antichi risalenti al Triassico, datati circa 230 milioni di anni e trovati in Argentina, Zimbabwe e Brasile, suggeriscono infatti che questi animali si stavano evolvendo da milioni di anni. Ma non abbiamo fossili più antichi di questi, dunque non conosciamo i dinosauri ancestrali. Secondo un nuovo, affascinante studio, la ragione risiede nel fatto che i fossili di dinosauri più antichi si troverebbero in alcuni dei luoghi più inaccessibili del pianeta, come il deserto del Sahara, il bacino del Congo o l'impenetrabile Foresta Amazzonica. Tutti a ridosso dell'equatore. Gli esperti ritengono che i primi dinosauri possano essere emersi nelle zone più calde del supercontinente Gondwana, da cui sono successivamente originati gli attuali continenti attraverso il fenomeno della deriva.
“I dinosauri sono stati studiati molto, ma non sappiamo ancora da dove provengano. Il registro fossile presenta lacune così grandi che non può essere preso per oro colato”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Joel Heath, principale autore della nuova ricerca e docente presso la scuola di Scienze della Terra dello University College di Londra, oltre che ricercatore del Museo di Storia Naturale. “La nostra modellazione suggerisce che i primi dinosauri potrebbero aver avuto origine nel Gondwana occidentale, a bassa latitudine. Si tratta di un ambiente più caldo e secco di quanto si pensasse in precedenza, costituito da aree desertiche e savane. Finora, non sono stati trovati fossili di dinosauri nelle regioni dell'Africa e del Sud America che un tempo formavano questa parte del Gondwana. Tuttavia, questo potrebbe essere dovuto al fatto che i ricercatori non si sono ancora imbattuti nelle rocce giuste, a causa di un mix di inaccessibilità e di una relativa mancanza di sforzi di ricerca in queste aree”, ha chiosato l'esperto.
Gli scienziati sono giunti a questa conclusione grazie a un modello che ha tenuto conto di molteplici parametri, come gli alberi evolutivi dei dinosauri e di altri rettili, così come caratteristiche dei fossili, distribuzione geografica e caratteristiche ambientali. Significative le differenze riscontrate tra il supercontinente Laurasia settentrionale e il Gondwana meridionale, dal punto di vista della presenza di fossili. "I vertebrati terrestri mesozoici sono sottocampionati a basse paleolatitudini e i nostri risultati suggeriscono che il campionamento eterogeneo ha finora oscurato la vera origine paleobiogeografica dei dinosauri e dei loro parenti", spiegano Heath e colleghi.
L'anali suggerisce che i fossili dei dinosauri più antichi, piccoli come polli – non certo giganti come un brachiosauro – e onnivori, potrebbero trovarsi nei luoghi più inaccessibili della Terra intorno all'equatore. Dove appunto, la ricerca è stata scarsa anche per le condizioni ambientali difficili. È proprio lì che i paleontologi dovrebbero andare a scavare per scoprire la vera origine di questi meravigliosi animali. I dettagli della ricerca “Accounting for sampling heterogeneity suggests a low paleolatitude origin for dinosaurs” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Current Biology.