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I dati sulla qualità dell’aria nella Pianura Padana sono affidabili? Le fake news da evitare

Negli ultimi giorni stanno circolando diverse notizie sulla qualità dell’aria a Milano e nella Pianura Padana. Abbiamo verificato come sono state create le mappe e le classifiche diventate virali sui social. In alcuni casi si tratta di fonti affidabili, in altri no.
A cura di Valerio Berra
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Milano è la terza città più inquinata del mondo. La Pianura Padana è la regione europea in cui si concentrano più inquinanti. O ancora. Se vivi a Milano ti conviene stare in casa, chiudere le finestre e comprare un purificatore d’aria. Senti la gola bruciare? È colpa dell’inquinamento. Tutti quelli che vivono al Nord e sono iscritti a un social network avranno incrociato nelle ultime settimane almeno un contenuto che ruota attorno a questi temi.

Non tutti sono veri, o meglio. Nelle ultime settimane la qualità dell’aria nella Pianura Padana è stata molto scarsa. Le mappe di iPhone che segnalavano il massimo del livello di allerta per la qualità dell’aria sono diventate virali. Milano era segnata con una colorazione violetto che non compariva nemmeno in metropoli più grandi come Londra o New York. E così ci sono stati tanti altri indicatori e portali che hanno segnalato il superamento dei livelli di allarme.

Le mappe di iPhone

Le prime mappe a diventare virali sono quelle di iPhone. Non sono difficili da trovare, si trovano nell’app meteo che è già installata sul dispositivo. Le mappe sulla qualità dell’aria di iPhone non coprono tutto il mondo. Si fermano a Europa, Stati Uniti, Canada, Messico, Giappone e alcune zone di Cina e India.

I dati sono presi dalla piattaforma BrezzoMeter. Controllando i dettagli sul sito di BrezzoMeter si legge che l’indice che viene usato per calcolare la qualità dell’aria è il BAQI, un indice creato da BrezzoMeter che serve per confrontare i diversi indici AQI. La sigla AQI sta per Air Quality Index. Qui la descrizione del processo di calcolo per il BAQI.

“1. Prendiamo la media di ciascun tipo di inquinante. 2. Convertiamo le concentrazioni medie di inquinanti in un AQI per ciascun inquinante 3. L'AQI finale viene determinato prendendo il peggiore AQI tra tutti gli inquinanti.”.

Il problema principale di questo metodo, per come è descritto, è che vengono presi in considerazione diversi inquinanti insieme, dal Pm 10 al Pm 2,5 passando per il diossido di azoto. I loro effetti sono diversi e quindi due zone potrebbero risultare ugualmente inquinate ma con inquinanti diversi. I dati di partenza possono essere buoni ma il risultato finale non è del tutto trasparente.

La classifica dove Milano risulta la terza città più inquinata del mondo

Sempre in questi giorni c’è un’altra classifica che sta diventando virale: quella delle città più inquinate del mondo. In questo caso la fonte, chiariamo subito, non è affidabile. La classifica infatti arriva da IQAir, un portale svizzero che offre dati e classifiche sulla qualità dell’aria. Ma non solo. La principale attività di IQAir è quella di vendere prodotti legati alla qualità dell’aria. Accanto alle classifiche sulla qualità dell’aria su IQAir si possono trovare in vendita monitor per controllare i livelli di inquinamento, purificatori dell’aria e mascherine per coprire il volto.

Per fugare ogni dubbio sull’impossibilità di vedere questa classifica come oggettiva si vede da un dettaglio molto chiaro. Tra le indicazioni da seguire per in caso di aria inquinata, IQAir inserisce “compra un monitor per l’aria", “compra un purificatore” e “compra una mascherina”. Tutti i link, ovviamente, rimandano ai prodotti venduti direttamente dall’azienda. La classifica delle città non tiene conto poi di tutte le città esistenti al mondo: ne ha poco più di 100.

IQAIR | I link commerciali di IQAir
IQAIR | I link commerciali di IQAir

Dove controllare la qualità dell’aria

In tutto questo i siti dove controllare la qualità dell’aria ci sono. L’indicazione è sempre quella di cercare nei portali ufficiali. Il portale migliore che possiamo consigliarvi è Copernicus, un progetto di monitoraggio sui dati dell’aria creato in collaborazione con l’Unione Europea.

Questo portale offre dati molto chiari: è possibile selezionare con precisione chirurgica il punto che si vuole analizzare e vedere la qualità dell’aria in una serie di giorni che permettono anche di guardare le previsioni nel futuro. È poi possibile filtrare questi dati in base ai diversi tipi di inquinanti, cosa che permette di evitare di affidarsi a indici come quelli che abbiamo visto prima.

Quali sono gli effetti dell’aria inquinata sulla salute

Quando i livelli di inquinamento dell’aria aumentano ci sono chiaramente anche delle ricadute sulla salute. Nelle ultime settimane su Fanpage.it abbiamo pubblicato due interviste a Francesco Tursi, pneumologo e direttore dell'UOC Riabilitazione specialistica cardio-respiratoria dell'Ospedale di Codogno.

Qui Tursi ha spiegato come si accumulano questi inquinanti e ha chiarito che alcuni sintomi come “bruciore degli occhi” o “mal di gola” possono essere causati da un forte inquinamento ma di solito sono legati anche a cause esterne:

“Attribuire l'origine dei sintomi al solo inquinamento sarebbe riduttivo. Per prima cosa dobbiamo tenere presente che abbiamo avuto una stagione invernale in cui si sono susseguite diverse infezioni virali che hanno colpito milioni di persone. Avere avuto un'infezione significa presentare uno stato infiammatorio pregresso, che l'esposizione all'aria inquinata può accentuare e prolungare nel tempo”.

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