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I complottisti pensano di aver scoperto un portale gigantesco in Antartide navigando su Google Maps

Attraverso Google Maps i complottisti ritengono di aver scoperto una sorta di grande portale in Antartide, non distante da una base giapponese. Ecco di cosa si tratta.
A cura di Andrea Centini
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Il "portale" in Antartide. Credit: Google Maps
Il "portale" in Antartide. Credit: Google Maps

Gli appassionati di teorie della cospirazione credono di aver scoperto un gigantesco portale in Antartide navigando su Google Maps. Trattandosi di uno dei luoghi più remoti, inaccessibili e meno conosciuti al mondo, il Polo Sud è spesso al centro dei più disparati complottismi, che spaziano dalla presenza di basi segrete dei nazisti a quella di strutture aliene, costruite da improbabili giganti o comunque da avanzate civiltà extraterrestri. La scoperta di una sorta di “piramide” nei Monti Ellsworth, una catena montuosa antartica di diverse centinaia di chilometri, non ha fatto altro che alimentare queste assurde teorie, pur essendo stato confermato da tempo che si tratta semplicemente di un nunatak, ovvero della vetta di una montagna che spunta da una calotta glaciale o da un ghiacciaio. Potete vederla inserendo queste coordinate su Google Maps e zoomando all'indietro: 79°58'39.3″S, 81°57'32.2″W.

La "piramide" vista dall'altro. Credit: Google Maps
La "piramide" vista dall'altro. Credit: Google Maps

Il potente software satellitare dell'azienda di Mountain View è spesso una miniera di “tesori nascosti”, ed è proprio spulciando nelle immagini dell'Antartide settentrionale che è stata individuata anche la nuova struttura dalla forma curiosa, che ricorda indubbiamente la silhouette di una porta. Potete visionarla a queste coordinate: 69°00'48.8″S, 39°36'22.5″E. Il “portale” si trova non distante dalla Stazione Shōwa, una base di ricerca scientifica giapponese costruita a partire dal 1957 ad alcuni chilometri dalla costa. È stata realizzata su una piattaforma di roccia conosciuta come Isola Ongul Orientale; la porta dei cospirazionisti si trova a Sud Est della base nipponica, appena al di fuori delle rocce affioranti, immersa in un candido manto.

Le immagini della struttura sono state pubblicate alcuni mesi fa su una pagina di Reddit dedicata alle teorie della cospirazione, ma solo adesso sono diventate virali finendo all'attenzione della stampa. La pagina è piena di commenti ironici, soprattutto in risposta a chi crede realmente che possa trattarsi di un portale alieno e simili, o comunque di qualcosa di segreto tenuto nascosto dai governi (ma in bellissima vista su Google Maps!). Si passa dalla casa dell'abominevole uomo delle nevi a quella di Hitler, passando per le basi dei rettiliani alle citazioni del film Disney-Pixar Monsters & Co. In mezzo ai commenti sarcastici e quelli ridicoli e inquietanti ve ne sono alcuni più interessanti. C'è chi ad esempio ha paragonato la struttura alla “base dei semi” (lo Svalbard Global Seed Vault) costruita alle isole Svalbard, un deposito internazionale nel quale vengono custoditi i semi di colture provenienti da tutto il mondo. Vista la posizione e la grandezza, evidentemente non ci siamo. Si tratta di qualcosa di molto più naturale, come evidenziato dai commentatori più razionali.

Le strutture simili al portale. Credit: Google Maps
Le strutture simili al portale. Credit: Google Maps

Un utente che sembra avere molta dimestichezza il paesaggio antartico ha affermato che la presunta “porta” avrebbe un'altezza di quasi 100 metri, messa in proporzione con le strutture circostanti, inoltre essa non è posizionata in verticale ma è piatta e rivolta verso il cielo. È solo un gioco di ombre e prospettive dovuto ai cumuli di neve a donarle l'aspetto di un portale, simile a quello rinvenuto su Marte dalla NASA (un'altra semplice formazione rocciosa). Del resto, basta spostarsi un po' più a Nord con Google Maps per trovare diverse altre strutture analoghe, non così precise e rettangolari, ma che presentano la stessa conformazione prospettica. Non che ce ne fosse bisogno sottolinearlo, ma è chiaro che siamo innanzi a una semplice struttura naturale di ghiaccio e roccia dalla forma insolita. Recentemente, grazie allo stesso software, un uomo che voleva organizzare una gita in Quebec ha scoperto il cratere da impatto di un asteroide.

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