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I batteri resistenti ai farmaci saranno la causa di quasi 40 milioni di morti nei prossimi 25 anni

I batteri resistenti ai farmaci, o batteri antibiotico-resistenti, sono specie batteriche diventate capaci di sopravvivere agli agenti antimicrobici che utilizziamo per curare le infezioni: secondo una nuova analisi, tra oggi e il 2050 si verificheranno 39,1 milioni di decessi per infezioni da batteri resistenti.
A cura di Valeria Aiello
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Da oggi al 2050, quasi 40 milioni di morti saranno causate da infezioni da batteri resistenti ai farmaci, o batteri antibiotico-resistenti, cioè da specie batteriche diventate capaci di sopravvivere agli agenti antimicrobici che utilizziamo per curare le infezioni: è quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su The Lancet dai ricercatori del Global Research on Antimicrobial Resistance (GRAM) Project, che hanno calcolato l’impatto globale della resistenza antimicrobica (AMR) nel tempo, fornendo una stima dei decessi per infezioni da batteri resistenti che si verificheranno nei prossimi 25 anni.

I dati mostrano che ogni anno, nel periodo compreso tra il 1990 e il 2021, i batteri resistenti ai farmaci hanno ucciso in media più di un milione di persone in tutto il mondo, ma gli autori della nuova analisi hanno calcolato che entro il 2050 si verificherà un aumento dei decessi direttamente attribuibili all’antibiotico-resistenza di quasi il 70%. “Questi risultati evidenziano che la resistenza antimicrobica è stata una minaccia significativa per la salute globale per decenni e che questa minaccia è in crescita” hanno affermato in un comunicato il co-autore dello studio, il dottor Mohsen Naghavi dell’Università di Washington a Seattle, e i suoi colleghi – . Capire come le tendenze nei decessi per AMR sono cambiate nel tempo e come è probabile che cambino in futuro è fondamentale per prendere decisioni informate per aiutare a salvare vite”.

I batteri resistenti possono uccidere quasi 40 milioni di persone entro il 2050

Secondo il rapporto del Global Research on Antimicrobial Resistance che ha analizzato le tendenze della resistenza microbica (AMR) dal 1990 al 2021, con previsioni fino al 2050, le infezioni causate da batteri resistenti ai farmaci potrebbero causare quasi 40 milioni di morti nei prossimi 25 anni. Nello specifico, dal 2025 al 2050 si potrebbero registrare 39,1 decessi direttamente attribuibili alla resistenza antimicrobica (AMR), con 1,91 milioni di decessi annuali direttamente dovuti ad AMR previsti entro il 2050, pari a un aumento del 67,5% rispetto agli 1,14 milioni di decessi del 2021.

Sempre nello stesso periodo, il numero di decessi in cui i batteri resistenti ai farmaci avranno un ruolo (decessi associati all’AMR) potrebbe aumentare di quasi il 75%, passando da 4,71 milioni a 8,22 milioni all’anno, per cui le morti associate alla resistenza antimicrobica potrebbero arrivare a superare i 169 milioni di decessi nei prossimi 25 anni.

Nelle diverse fasce di età si osserveranno però diverse tendenze, con i decessi per AMR tra i bambini di età inferiore ai cinque anni destinati a dimezzarsi entro il 2050, mentre le morti tra le persone di età pari o superiore a 70 anni saranno più che raddoppiate, in linea con quanto rilevato nel periodo compreso tra il 1990 e il 2021.

Nell’ultimo ventennio, i ricercatori hanno infatti osservato che i decessi per AMR tra i bambini di età inferiore ai cinque anni sono diminuiti del 50%, mentre quelli tra le persone di età pari o superiore a 70 anni sono aumentati di oltre l’80%, a causa del rapido invecchiamento della popolazione e della maggiore vulnerabilità delle persone anziane alle infezioni. Il calo dei decessi nei bambini ha invece coinciso con importanti miglioramenti nell’erogazione di misure di prevenzione e controllo delle infezioni, come i programmi di vaccinazione, tra neonati e bambini piccoli.

Complessivamente, i decessi dovuti ad infezioni da batteri resistenti ai farmaci sono aumentate maggiormente in cinque regioni – Africa subsahariana occidentale, America Latina tropicale, Nord America ad alto reddito, Asia sud-orientale e Asia meridionale – dove le morti annuali sono cresciute di oltre 10.000 tra il 1990 e il 2021. “Questi dati mostrano che mentre le infezioni sono diventate meno comuni nei bambini piccoli, sono diventate più difficili da curare quando si verificano. Inoltre, la minaccia per le persone anziane da AMR aumenterà con l’invecchiamento della popolazione – hanno aggiunto gli studiosi – . Ora è il momento di agire per proteggere le persone in tutto il mondo dalla minaccia rappresentata da AMR”.

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