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Hubble non “vivrà” ancora a lungo: NASA e SpaceX studiano una missione spettacolare per salvarlo

La NASA e la società di Elon Musk hanno avviato uno studio di fattibilità per capire se sarà possibile allungare la vita del celebre Telescopio Spaziale Hubble.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA
Credit: NASA

La NASA e SpaceX stanno studiando una missione per salvare il celebre Telescopio Spaziale Hubble dal "pensionamento" programmato, al fine di allungarne di diversi anni la vita operativa. Hubble, lanciato nell'orbita bassa terrestre il 24 aprile del 1990, è ancora oggi una delle punte di diamante della ricerca astronomica, oltre che vera e propria “icona pop” che ha avvicinato milioni di persone all'astronomia. Il merito è stato (e lo è tuttora) soprattutto delle straordinarie fotografie dello spazio profondo: nebulose, galassie, pianeti e altri eventi astronomici – compreso il recentissimo impatto della sonda DART contro l'asteroide Dymorphos – con dettagli mozzafiato, in grado di meravigliare il grande pubblico e allo stesso tempo offrire una miniera d'oro di dati scientifici ai ricercatori.

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Ma come tutti i veicoli spaziali anche Hubble è destinato a essere dismesso, si calcola entro una quindicina di anni. La sua orbita originaria a oltre 600 chilometri dalla superficie terrestre è già scesa a circa 540 chilometri e continuerà a decadere, fino a quando gli ingegneri della NASA non dovranno optare per il rientro controllato, probabilmente verso il “cimitero dei satelliti”, il cosiddetto Punto Nemo nell'Oceano Pacifico. Questo destino ineluttabile, tuttavia, potrebbe essere allontanato di molti anni grazie alla missione che l'agenzia americana sta studiando assieme a SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk. Lo scorso 22 settembre hanno infatti firmato un cosiddetto “Space Act Agreement” per mettere sulla carta la possibilità di raggiungere il telescopio attraverso una missione commerciale, agganciarlo e trasferirlo su un'orbita posta più in alto di quella attuale. In questo modo si rallenterebbe il decadimento naturale e di conseguenza si darebbero molti più anni di vita al telescopio.

La navetta Dragon. Credit: NASA
La navetta Dragon. Credit: NASA

Tutto molto bello e romantico, vista l'età dello strumento, ma è doveroso sottolineare che al momento si tratta solo di uno studio di fattibilità, senza alcuna missione messa nera su bianco. Entro i prossimi sei mesi SpaceX produrrà i dati necessari per verificare la possibilità di raggiungere il telescopio e agganciarlo alla capsula Dragon, il veicolo che dovrebbe spostare Hubble nella nuova orbita stabilita. È possibile che ciò avvenga in una futura missione del programma commerciale Polaris dell'imprenditore Jared Isaacman, che è già stato nello spazio e ci tornerà sia nel 2023 che nel 2024. “Questo studio è un esempio entusiasmante degli approcci innovativi che la NASA sta esplorando attraverso le partnership pubblico-privato”, ha affermato in un comunicato stampa Thomas Zurbuchen, amministratore della divisione scienza della NASA. “Man mano che la nostra flotta cresce, vogliamo esplorare un'ampia gamma di opportunità per supportare le missioni scientifiche più solide e straordinarie”, ha aggiunto il dirigente.

“SpaceX e il programma Polaris vogliono espandere i confini della tecnologia attuale ed esplorare come le partnership commerciali possono risolvere in modo creativo problemi complessi”, gli ha fatto eco Jessica Jensen, vicepresidente della sezione Customer Operations & Integration di SpaceX. “Missioni come la manutenzione di Hubble ci aiuterebbero ad espandere le capacità spaziali per aiutare tutti noi a raggiungere i nostri obiettivi di diventare una civiltà multiplanetaria spaziale”, ha aggiunto. Non resta che attendere i risultati dello studio di fattibilità, per sapere se davvero ci sarà una missione per prolungare la vita operativa dello storico telescopio spaziale.

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