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Ho fatto un test online per l’ADHD e sono risultata positiva: poi ho scoperto come funzionano davvero

Sul web esistono molti test online per valutare la presenza di un disturbo psicologico come ansia, depressione e perfino il disturbo da deficit d’attenzione/iperattività (ADHD). Anche se diversi siti specificano che i risultati non devono essere confusi con una diagnosi, restano molti dubbi sulla loro utilità e i rischi legati a un loro utilizzo non del tutto consapevole.
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"Mostri segni compatibili con un disturbo da deficit di attenzione o iperattività". È quello che leggo dopo aver effettuato un test sull'ADHD trovato sul sito di un servizio di psicoterapia online. Subito dopo, il messaggio che accompagna il risultato specifica che questo test non fornisce una diagnosi e quindi l'esito non va inteso come tale.

Fatto sta che la cosa mi incuriosisce, soprattutto perché so di non avere l'ADHD. La sigla sta per "Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder" e indica un disturbo psichiatrico specifico con sintomi pervasivi e incontrollabili, che si manifestano molto presto, comunque entro i primi sette anni di vita. L'esperto Gian Marco Marzocchi ha spiegato a Fanpage.it caratteristiche e i sintomi.

A incuriosirmi c'è un altro dato: chiedo ai colleghi di redazione di effettuare lo stesso test. Su dieci persone tutti hanno ricevuto la stessa mia risposta o una molto simile. Certo, il sito specifica che ci possono essere altre cause e che nel caso si sospetti di avere l'ADHD occorre rivolgersi allo specialista. Resta la particolarità di questo piccolo esperimento, che conferma come questi test – se ne trovano per ogni disturbo – non debbano mai essere intesi come strumenti affidabili dal punto di vista medico per l'autodiagnosi.

Cosa sono i test online per i disturbi psicologici

Negli ultimi anni c'è stata una forte presa di coscienza del valore della salute mentale. Il Covid-19 lo ha reso evidente: dalla pandemia in poi sempre più persone, soprattutto tra i più giovani, hanno deciso di iniziare un percorso di psicoterapia. Lo dimostrano il successo delle piatteforme di psicoterapia online nate subito dopo l'inizio dell'emergenza sanitaria (qui abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni psicologi assunti), ma anche il gran numero di persone che ha fatto domanda per il Bonus Psicologo, anche per quest'ultimo anno.

Di pari passo è aumentato l'interesse per i disturbi mentali o condizioni psichiche prima poco note. Non solo ansia, depressione, ma anche ADHD, sindrome di Asperger e disturbi dell'apprendimento. Così il web ha cominciato a riempirsi di test autovalutatitivi dedicati a questi disturbi. Ce ne sono per ogni tipo di disturbo: ansia sociale, burnout, depressione e anche appunto per il disturbo di decifit d'attenzione e iperattività.

Perché non si tratta di veri test psicologici

Il problema di questi test online (per lo più gratuiti) è che possono creare confusione. È vero che, almeno per quanto riguarda le piattaforme di psicoterapia online e i siti più affidabili, è sempre specificato che questi test non possono in nessun modo essere utilizzati per avere una diagnosi, con tanto di raccomandazione di rivolgersi a uno specialista per la salute mentale ma questo non è sufficiente a rimuovere ogni rischio legato al loro utilizzo.

Innanzitutto va chiarito che i test psicologici esistono ma sono una cosa diversa: si tratta di strumenti standardizzati, realizzati dopo lunghi lavori di ricerca da specialisti qualificati, che solo dopo aver dimostrato di rispondere a una serie di requisiti (oggettività, validità, standardizzazione, attendibilità e presenza di valori di riferimento con cui misurare il singolo esito rispetto a una media), possono entrare a far parte degli strumenti di uno psicologo.

Attenzione a non sopravvalutarli

Per poter essere affidabili, i test psicologici devono infatti essere somministrati da un professionista, psicologo o psichiatra, che sappia interpretare i risultati e contestualizzarli con il quadro clinico complessivo del paziente. Come ci ha spiegato il professor Marzocchi a proposito dei test psicologici per l'ADHD, questi rappresentano uno strumento molto utile, ma da soli non bastano per formulare una diagnosi.

Può sembrare superficiale, ma fatte tutte queste considerazioni, vale la pena ricordare che i test di autovalutazione che si trovano online non devono essere sopravvalutati. Soprattutto, è importante non trascurare quelle tre righe che fanno da premessa: "Questo test non sostituisce una diagnosi". Se siete arrivati su quella pagina perché avvertite una qualunque forma di difficoltà o malessere, l'unica cosa da fare è rivolgersi a uno specialista, proprio come facciamo per qualsiasi altro problema di salute. In fondo, chi, sospettando che si sia rotto un braccio, cercherebbe mai online il test "Scopri se hai un braccio rotto"?

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