Hai visto Marte nel cielo? Perché il “Pianeta Rosso” è così grande e luminoso in questi giorni
Osservando il cielo stellato in questi giorni di gennaio 2025 possiamo notare un astro di color arancio particolarmente luminoso, decisamente più intenso e splendente di quanto è apparso nei mesi scorsi. Si tratta del pianeta Marte, che il prossimo giovedì 16 gennaio raggiungerà l'opposizione, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI). In astronomia l'opposizione è una condizione in cui un pianeta del Sistema solare è allineato col Sole e la Terra, opposto al Sole sulla volta celeste. In altri termini, gli oggetti si trovano nella seguente configurazione: Sole – Terra – Pianeta.
Si tratta di una condizione particolarmente favorevole per l'osservazione, poiché durante l'opposizione i pianeti risultano più vicini alla Terra e al Sole, mostrandosi di conseguenza più grandi e luminosi nel cielo. Inoltre, durante questo evento, i pianeti sono visibili praticamente per tutta la notte nel firmamento, offrendo uno spettacolo più lungo e accessibile. Le opposizioni di Marte si verificano ogni 2 anni e sono molto importanti anche per l'esplorazione spaziale; è infatti molto più conveniente lanciare sonde e robot verso il Pianeta Rosso quando è vicino alla Terra, permettendo di risparmiare preziosissimo tempo e carburante. Anche le missioni umane su Marte terranno ovviamente conto della vicinanza del pianeta, per ridurre sensibilmente la durata del viaggio degli astronauti.
Marte più grande e luminoso nel cielo di gennaio 2025
Come indicato da in-the-sky.org, il 16 gennaio 2025 Marte raggiungerà una magnitudine (luminosità apparente) di – 1,1, decisamente superiore a quella dello scorso 7 novembre ( + 0,0) e del prossimo 27 marzo ( + 0,3). Ricordiamo che la magnitudine è basata su una scala inversa, pertanto più basso è il valore e maggiore è la luminosità degli oggetti celesti. Chiaramente per i pianeti del Sistema solare si tratta della luce riflessa dal Sole, mentre le stelle la producono attraverso le reazioni nucleari. Gli oggetti con magnitudine negativa sono quelli più luminosi e il Sole raggiunge un valore di ben – 26,74.
Per Marte le opposizioni sono momenti particolarmente interessanti poiché si tratta di un pianeta con un'orbita molto eccentrica (ellittica), ciò significa che può avvicinarsi o allontanarsi tantissimo da noi. Basti pensare che la minima distanza dalla Terra è di appena 55 milioni di chilometri, mentre la massima di oltre 405 milioni di chilometri (la distanza media è di circa 230 milioni di chilometri). Si spazia dunque da 0,36 a 2,68 unità astronomiche o UA (una UA è la distanza che separa la Terra dal Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri). Questa condizione determina una notevole differenza nella luminosità e nella grandezza del Pianeta Rosso nel cielo.
Non in tutte le opposizioni, chiaramente, viene raggiunta la minima distanza assoluta, quindi si distinguono le “grandi opposizioni” – quelle prossime a 55 milioni di chilometri – dalle opposizioni normali. Quella del 16 gennaio, che sarà raggiunta esattamente alle 02:17 ora italiana, sarà un'opposizione “normale”, col Pianeta Rosso che si troverà a circa 96 milioni di chilometri dalla Terra. Come mostra l'immagine soprastante risulterà comunque molto più grande di quanto lo abbiamo visto nei mesi scorsi (e di quanto lo vedremo nel resto dell'anno e all'inizio del 2026).
Dove cercare Marte nel cielo
Come indicato, l'opposizione sarà un'occasione imperdibile per osservare Marte, che già in questi giorni sta regalando spettacolo nel firmamento. La sera e la notte tra il 15 e il 16 gennaio si troverà nella costellazione dei Gemelli (a Est in prima serata, a Ovest prima dell'alba), perfettamente allineato con le due stelle Castore e Polluce, le “teste” dei due fratelli. Sarà chiaramente visibile a occhio nudo, come un astro color arancio e luminoso, ma grazie a un buon binocolo e soprattutto un telescopio sarà possibile notare alcuni dettagli. Con un telescopio di diametro generoso il pianeta all'opposizione visto all'oculare – o magari con una fotocamera astronomica – risulta decisamente più affascinante, mostrando ad esempio il bianco delle sue calotte glaciali. Un pizzico di disturbo nell'osservazione in questi giorni potrebbe essere causato dalla Luna Piena, attesa per il 13 gennaio. Consigliamo comunque a tutti di volgere lo sguardo al cielo per ammirare il Pianeta Rosso, anche perché la prossima opposizione si verificherà soltanto nel 2027.