Hai visto due luci intense nel cielo? Sono Giove e Venere che danno spettacolo: non perderli stasera
Chi ha puntato lo sguardo a Ovest in queste fredde serate di fine febbraio ha sicuramente notato due punti particolarmente luminosi nel cielo, molto più di quelli che li circondano. Non si tratta di stelle, ma di pianeti, più nello specifico di Venere e Giove, rispettivamente il terzo e il quarto oggetto più luminoso della volta celeste. I due corpi celesti sono infatti secondi per luminosità soltanto al Sole e alla Luna. Dopo essersi “avvicinati” (apparentemente) giorno dopo giorno, tra la sera del 28 febbraio e quella del 2 marzo daranno vita a una meravigliosa serie di congiunzioni astrali, con la più ravvicinata e spettacolare prevista per la sera di mercoledì 1. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo.
Come indicato, per ammirare la congiunzione astrale tra Giove e Venere bisognerà puntare lo sguardo verso Ovest, subito dopo il tramonto del Sole, che per oggi (28 febbraio) è atteso alle 17:57 ora di Roma. Al crepuscolo i due pianeti saranno già ben evidenti nel cielo, proprio in virtù della grande luminosità che li caratterizza. Il più brillante dei due è Venere, a causa della densa e corrosiva atmosfera che riflette copiosamente i raggi solari (oltre a provocare il più devastante effetto serra del Sistema Solare). È così luminoso da sembrare una sorta di faretto appeso nel cielo, talmente intenso da riuscire a confondere anche i piloti degli aerei di linea. Uno studio pubblicato di recente ha inoltre determinato che il pianeta avrebbe una litosfera sottile che riaffiora con regolarità, a causa dell'attività magmatica.
Ma torniamo alla congiunzione astrale. Attorno alle 18:00 il “Pianeta dell'Amore” si troverà relativamente basso sull'orizzonte, incastonato tra la costellazione dei Pesci (a destra) e la costellazione della Balena (a sinistra). Riconoscere Giove sarà facilissimo per chiunque, dato che si troverà poco più in alto di Venere. Il gigante gassoso risulta leggermente meno appariscente del pianeta roccioso, ma sempre molto evidente rispetto a tutti gli astri che punteggiano il firmamento. Ricordiamo infatti che i pianeti sono decisamente più vicini di qualunque stella presente nel cielo (la più vicina, Proxima Centauri, è a 4,2 anni luce, mentre Venere dista "appena" 41 milioni di chilometri), inoltre c'è una differenza netta nel modo in cui ci inoltrano la propria luce. Quella delle stelle è prodotta dalle reazioni nucleari, quindi è "scintillante", mentre quella dei pianeti è la luce riflessa del Sole, più uniforme (un effetto dovuto anche alla distanza).
Giove e Venere duetteranno nel cielo di stasera fino alle 20:20 circa, quando spariranno al di là dell'orizzonte occidentale. Come specificato, la congiunzione astrale più spettacolare del trittico si verificherà la sera del 1 marzo, quando i due pianeti si troveranno ad appena 39 arcominuti o minuti d'arco (ogni grado è diviso in 60 minuti d'arco), mentre la sera del 2 marzo saranno a 45 arcominuti. Sono serate imperdibili per ammirare le congiunzioni astrali sia a occhio nudo che attraverso appositi strumenti, come binocoli e telescopi. Ovviamente il consiglio è anche quello di scattare qualche bella fotografia. Giove e Venere, del resto, non faranno altri duetti per tutto il 2023. Il "bacio" tra Giove e Venere sarà trasmesso in diretta streaming il 1 e 2 marco anche dal Virtual Telescope Project.