Granchio blu, nell’Adriatico segnalata una seconda specie che viene dal Mar Rosso
L’emergenza granchio blu nel Mediterraneo sta assumendo contorni inquietanti. Dopo la specie di origine atlantica (Callinectes sapidus), una diversa specie proveniente dal Mar Rosso attraverso il Canale di Suez è stata individuata nella zona di Ancona: si tratta del Portunus segnis, comunemente chiamato granchio nuotatore blu, una specie già osservata lungo le coste ioniche di Calabria e Sicilia, dopo che la sua presenza cospicua è stata segnalata in Tunisia, in un’area da cui la specie si sta espandendo verso nord e verso est.
Portunus segnis, la nuova specie aliena di granchio blu
Molto simile al granchio blu atlantico, il granchio nuotatore Portunus segnis ha già colonizzato gran parte delle coste del Mediterraneo orientale, sollevando la preoccupazione per il suo potenziale impatto sulla biodiversità essendo un grande predatore onnivoro, ma anche attenzione come risorsa ittica grazie alle sue carni saporite. Solo nel 2019, la Tunisia ha esportato 3.500 tonnellate di P. segnis in più di 20 paesi del mondo, per un fatturato complessivo superiore a 12 milioni di euro.
La specie, come detto, è originaria dell’Oceano Indiano occidentale, compreso il Mar Rosso e il Golfo del Persico, e ha raggiunto il Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, dove la sua presenza era stata segnalata già nel 1989. Il granchio nuotatore blu predilige i litorali con diversi tipi di substrati (roccioso, fangoso e sabbioso) e, occasionalmente, è stato rinvenuto anche negli estuari dei fiumi.
L’identificazione della specie nelle Marche è stata possibile ai pescatori, che nel novembre 2022 hanno catturato un esemplare vicino al porto di Ancona, al largo di Palombina, portando il granchio vivo presso il CNR-IRBIM del capoluogo marchigiano, dove è stato identificato come Portunus segnis a seguito di confronti tassonomici, come dettagliato in uno studio appena pubblicato sulla rivista BioInvasion Records.
“Forniamo le prime prove documentate della presenza del granchio nuotatore blu nel Mar Adriatico” hanno precisato gli studiosi che, tuttavia, ritengono che l’insediamento della specie possa essere ostacolata dalle caratteristiche intrinseche di questo mare. “Prevediamo che le condizioni non ottimali, soprattutto le basse temperature dell’Adriatico centrale e settentrionale costituiscano un limite al suo insediamento nell’area, anche se nei test di laboratorio P. segnis ha mostrato di poter sopportare temperature di 10 °C. Ciò concorda anche con l’attuale distribuzione delle popolazioni attualmente stabilite, confinate nei settori più caldi del bacino”.