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Gli USA hanno ucciso Al Zawahiri con due missili senza ferire chi era vicino: com’è stato possibile

Joe Biden ha annunciato l’eliminazione di Ayman al-Zawahiri, leader di al Qaeda. Il medico egiziano probabilmente è stato ucciso dai letali “missili ninja”
A cura di Andrea Centini
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“Non importa quanto tempo ci vorrà, non importa dove ti nascondi, se sei una minaccia per il nostro popolo, gli Stati Uniti ti troveranno e ti uccideranno”. Con questa frase a effetto il presidente degli USA Joe Biden ha confermato durante una conferenza stampa l'eliminazione di Ayman al-Zawahiri, leader di al Qaeda e successore di Osama bin Laden, anch'egli ucciso durante un'operazione delle forze statunitensi (avvenuta il 2 maggio 2011). Il medico egiziano, a lungo braccio destro di bin Laden e accusato di essere il mandante / pianificatore di molteplici attentati, fra i quali gli attacchi alle Torri Gemelle del 2001 e le bombe alle ambasciate USA di Kenya e Tanzania nel 1998, è stato eliminato domenica 31 luglio con due missili di precisione, quando si è affacciato dal balcone della casa in cui si nascondeva a Kabul, in Afghanistan. L'assassinio è stato eseguito dalla CIA con l'ausilio di un drone. Nonostante al-Zawahiri si trovasse assieme ad altre persone, è deceduto solo lui. Com'è possibile se sono stati utilizzati due missili?

La spiegazione più verosimile, escludendo eventuali armi segrete come il famoso elicottero stealth impiegato durante l'attacco alla residenza di bin Laden, è l'utilizzo dei famigerati Hellfire R9X. Si tratta di missili privi di testata esplosiva, dai quali escono sei affilatissime lame come rasoi, in grado letteralmente di affettare i bersagli. Le grandi lame si aprono a scatto pochi istanti prima di centrare l'obiettivo non lasciandogli scampo. Il missile deriva dall'AGM-114 Hellfire, un missile aria-terra progettato per essere equipaggiato sugli elicotteri e distruggere mezzi corazzati. È in dotazione all'esercito degli Stati Uniti sin dall'inizio degli anni '80 del secolo scorso, ma si è evoluto in molteplici versioni, installabili anche sui droni e sugli aerei A-10. L'ultima variante sarebbe proprio la temibile R9X con lame a scomparsa.

L'esistenza dell'arma, soprannominata “missile ninja” o “ginsu volante”, dal nome di un set di coltelli, non è mai stata confermata né dalla CIA né dal Pentagono, tuttavia i suoi dettagli erano già balzati agli onori della cronaca internazionale proprio in occasione dell'uccisione di terroristi. Nel 2017, ad esempio, un Hellfire R9X eliminò il numero due di al-Qaeda Abu al-Khayr al-Masri, mentre viaggiava in auto in Siria. Le foto del veicolo mostravano il tetto dell'auto sfondato e gli interni distrutti, con gli occupanti fatti letteralmente a pezzi. Il veicolo non presentava danni nella porzione anteriore e posteriore e nessun segno di detonazione. Anche in quel caso i missili di precisione con lame rotanti furono lanciati da un drone. Sempre in Siria sarebbe stato stato ucciso con un “missile ninja” Sayyaf al-Tunsi, un tunisino a capo di un'organizzazione terroristica che progettava attentati contro l'Occidente. La stessa arma sarebbe stata impiegata per assassinare nel 2000 Jamal Ahmad Mohammad Al Badawi, considerato tra i principali responsabili dell'attentato della USS "Cole" ad Aden, nel quale morirono 17 marinai statunitensi.

L'Hellfire R9X è stato utilizzato dalla CIA in meno di una decina di operazioni in diversi Paesi, sempre per eliminare obiettivi di alto rango che si nascondevano dentro edifici o veicoli. Lo sviluppo dell'arma sarebbe stato commissionato durante il doppio mandato dell'ex presidente Barack Obama, con l'obiettivo di ridurre al minimo eventuali vittime civili. Molto spesso, infatti, i terroristi si circondano di famigliari e altre persone per sentirsi più al sicuro. Grazie ai missili ninja è stato eliminato il rischio di coinvolgere innocenti in queste operazioni.

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Durante la conferenza stampa in cui Biden ha annunciato la morte di al-Zawahiri, un funzionario del governo statunitense ha spiegato ai giornalisti che in casa col leader di al-Qaeda erano presenti altre persone, ma “non sono state prese di mira e non sono state danneggiate” dall'attacco, ha specificato l'uomo. Presunte foto dell'edificio colpito mostrerebbero finestre distrutte su un piano, ma nessun segno di detonazione. Al momento non c'è conferma che siano stati impiegati due Hellfire R9X per uccidere il leader di al Qaeda, ma la rilevanza dell'obiettivo e le circostanze dell'attacco lo rendono molto probabile.

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