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Cambiamenti climatici

Gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi di sempre, ONU: “Siamo sull’autostrada per l’inferno”

Tra giugno 2023 e maggio 2024 la temperatura globale è stata più calda di 0,75 °C della media di riferimento (1991-2020) e di 1,63 °C rispetto all’epoca preindustriale. Gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi di sempre, compreso maggio 2024. Per il Segretario generale dell’ONU Antonio Guteress siamo su un’autostrada verso l’inferno e serve una rampa di uscita, ma il tempo per agire è sempre meno.
A cura di Andrea Centini
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Gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi di sempre, con ciascun mese in grado di stracciare il precedente record di temperatura. Anche maggio 2024, dunque, ha superato il primato detenuto da maggio 2020, risultando ben 0,65 °C più “rovente” rispetto alla media storica di riferimento, compresa tra il 1991 e il 2020. Si tratta dell'ennesimo segnale della grave crisi climatica in corso, un trend preoccupante che il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres, intervenuto a New York per una conferenza sul cambiamento climatico, non ha esitato a definire “autostrada verso l'inferno”.

Nel suo j'accuse Guterres ha puntato il dito contro chi estrae e vende i combustibili fossili, definendoli “padrini del caos climatico”. Inoltre, per la prima volta, ha invitato esplicitamente tutti i Paesi a vietare le pubblicità di questi prodotti; sono infatti proprio le emissioni di CO2 (anidride carbonica) e altri gas a effetto serra a catalizzare il riscaldamento globale. Tagliarli e accelerare verso la transizione ecologica è considerato l'unico modo che abbiamo per salvarci da questo disastro, una “rampa di uscita” dalla suddetta autostrada, come evidenziato da Guterres.

A confermare che gli ultimi 12 mesi consecutivi (maggio compreso) sono stati i più caldi di sempre sono stati gli scienziati del Copernicus Climate Change (C3S), un gruppo di ricerca dell'European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF) sotto l'egida della Commissione Europea e dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Nel nuovo bollettino, pubblicato proprio in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente 2024, i ricercatori hanno sottolineato che nell'ultimo anno, tra giugno 2023 e maggio 2024, la temperatura media dell'aria superficiale a livello planetario è stata la più alta di sempre, risultando ben 0,75 °C più calda rispetto alla media del trentennio 1991-2020. Ma soprattutto, essa è stata 1,63 °C superiore rispetto all'epoca preindustriale (1850-1900). Siamo dunque entrati nel range di riscaldamento oltre la soglia critica di 1,5 °C, fissata nell'Accordo di Parigi sul Clima del 2015. Oltre di essa, secondo gli esperti, entreremo in un terreno ignoto, dove ci aspettano gli effetti più catastrofici e irreversibili della crisi climatica in corso. Che ha un solo responsabile, come affermato a Fanpage.it anche dal geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi.

Credit: Copernicus
Credit: Copernicus

Anche maggio 2024 è stato 1,52 °C più caldo rispetto alla media preindustriale per questo mese, segnando l'undicesimo mese consecutivo in cui viene superata la soglia critica fissata dagli esperti. Non siamo comunque ancora pienamente entrati in un mondo più caldo di 1,5 °C in modo persistente e definitivo; per questo famigerato traguardo, al quale sono associate “indicibili sofferenze per l'umanità”, dobbiamo aspettare ancora qualche anno.

Secondo gli scienziati di Copernicus è molto probabile che ciò possa accadere tra il 2030 e il 2050, con il mese di luglio 2033 cerchiato in rosso nel grafico sottostante. Ciò che è certo è che, come affermato da Guterres durante il suo intervento, c'è un probabilità dell’80 percento che almeno un anno tra il 2024 e il 2028 superi temporaneamente 1,5°C, inoltre ce n'è una prossima al 50 percento che la temperatura media possa essere più calda della soglia critica per l'intero quinquennio compreso tra il 2034 e il 2028. Il fatto che gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi di sempre non deve dunque stupire.

Credit: Copernicus
Credit: Copernicus

“È scioccante ma non sorprendente che abbiamo raggiunto questa serie di 12 mesi. Anche se questa sequenza di mesi da record finirà per interrompersi, il segno generale del cambiamento climatico rimane e non vi è alcun segno in vista di un cambiamento in tale tendenza ”, ha dichiarato il dottor Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change. Siamo sempre più vicini alla catastrofe climatica e servono azioni immediate contro le emissioni di gas climalteranti per scongiurare gli effetti più drammatici. C'è ancora tempo per agire, ma ce n'è sempre di  meno, come affermato da Guterres.

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