Gli astronauti “bloccati” sulla ISS sono tornati sulla Terra: ora i controlli medici per verificare la loro salute

Sono finalmente tornati sulla Terra i due astronauti della Starliner, Suni Williams e Butch Wilmore, rimasti bloccati per nove mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS): la capsula Dragon Freedom di SpaceX con cui sono rientrati insieme ad altri due membri dell’equipaggio della ISS è ammarata al largo di Tallahaseee, in Florida, poco prima delle 23 italiane, in uno spettacolare splash down.
Una volta a bordo della nave di recupero “Megan”, gli astronauti sono stati aiutati a uscire dalla capsula e sottoposti ai primi controlli medici per poi essere trasportati in elicottero a riva. Da lì, il trasporto in aereo a Houston dove, come da protocollo, rimarranno al Johnson Space Center della NASA per diversi giorni prima che di poter tornare a casa.
Williams e Wilmore erano partiti alla volta della ISS il 5 giugno 2024, si aspettavano di rimanere sul laboratorio orbitale per circa dieci giorni, ma la loro breve missione si è trasformata in una permanenza di 286 giorni nello spazio a causa dei problemi avuti dalla navicella spaziale Starliner, ritornata sulla Terra a settembre senza il suo equipaggio.
La loro permanenza nello spazio non è da record ed è significativamente più breve del primato mondiale di 437 giorni detenuto dal cosmonauta russo Valeri Polyakov, deceduto nel 2022 all’età di 80 anni.
L’imprevisto prolungamento della permanenza dei due astronauti ha però sollevato curiosità per le conseguenze del volo spaziale di lunga durata e i controlli sanitari al ritorno sulla terraferma dopo nove mesi.
Il rientro sulla Terra degli astronauti “bloccati”
Williams è stata la prima dei due astronauti della Starliner a uscire dalla navicella: all’uscita dalla capsula ha salutato con entusiasmo e sorriso mentre veniva aiutata a salire su una sedia a rotelle, come normalmente avviene per gli astronauti che rientrano da lunghe permanenze nello spazio. Williams è quindi stata trasferita nell’area di controllo sanitario, come accaduto anche compagni di equipaggio, l’astronauta della Nick Hague e il cosmonauta russo Alexandr Gorbunov.
Wilmore è stato l’ultimo astronauta a uscire dalla capsula Dragon: ha alzato entrambe le braccia in segno di trionfo mentre veniva trasportato in sedia a rotelle nell’area di recupero e controllo medico.
Dopo così tanti mesi in condizioni di microgravità, tutti e quattro gli astronauti dovranno affrontare settimane di riabilitazione, nonostante gli esercizi fisici quotidiani. “Ci sono stati molti membri dell'equipaggio che sono stati in orbita più a lungo (della permanenza di Williams e Wilmore), e quindi non vediamo alcuna necessità di precauzioni speciali” ha affermato Dina Contella, vicedirettrice del programma della Stazione Spaziale Internazionale della NASA, che ha cercato di mettere in prospettiva la lunga permanenza di Williams e Wilmore rispetto ad altre missioni, durante una conferenza stampa tenutasi venerdì dopo l'ammaraggio. “Come per tutti gli astronauti che tornano, c'è un periodo di acclimatazione e quindi varierà a seconda del membro dell'equipaggio”.