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Gigantesca e misteriosa voragine si è formata in Cile: è profonda 200 metri

Nell’area di una miniera di rame in Cile si è formata una enorme dolina, una voragine (o sinkhole) profonda 200 metri e larga 25. Le cause non sono ancora note.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Carlos Juan Semidey / Facebook
Credit: Carlos Juan Semidey / Facebook

Una enorme voragine si è improvvisamente aperta in Cile, nei pressi della città di Tierra Amarilla, nella provincia di Copiapo. Il sinkhole si è formato nel sito di Alcaparrosa, facente parte della grande miniera di rame “Ojos del Salado”, a circa 700 chilometri dalla capitale Santiago del Cile. Attualmente viene gestita dalla società canadese Lundin Mining, che in un comunicato stampa ha segnalato che non vi è stato alcun impatto su “personale, attrezzature o infrastrutture”. Non è chiaro se i lavori nell'area possano essere collegati in qualche modo alla formazione della voragine, quasi perfettamente circolare. Al momento ha un diametro di 25 metri ed è profonda ben 200 metri; fortunatamente è rimasta stabile sin da quando è stata avvistata la prima volta, sabato 30 luglio.

I dipendenti della società mineraria hanno immediatamente contattato il Servizio nazionale di geologia e estrazione mineraria del Cile (Sernageomin) che ha inviato una squadra di specialisti sul posto. “C'è una distanza considerevole, circa 200 metri, dal fondo”, ha dichiarato David Montenegro, il direttore dell'agenzia. “Non abbiamo rilevato alcun materiale laggiù, ma abbiamo visto la presenza di molta acqua”. L'aspetto potrebbe dunque essere simile a quello di uno spettacolare cenote messicano, una voragine che espone acqua sotterranea dopo il collasso dello strato superficiale, solo decisamente più profondo del normale. Le immagini catturate dai droni mostrano un buco enorme e nero, decisamente poco rassicurante considerando la lunga rete di tunnel sotterranei scavati per l'estrazione del prezioso metallo.

Lundin Mining ha affermato che la miniera Alcaparrosa è tenuta costantemente sotto controllo, ma da quando si è formata la dolina non sono stati segnalati movimenti sospetti del terreno. Ciò nonostante, come misura di precauzione, in un'area della miniera sotterranea sono stati temporaneamente sospesi i lavori. Gli esperti non si aspettano un impatto sulla produttività del sito, che da solo contribuisce per il 5 percento della produzione annuale del prezioso "rame di Candelaria". Attualmente è in corso un approfondita analisi tecnica per determinare sia le cause della formazione della dolina che la sicurezza del terreno circostante. Fortunatamente, come specificato da Lundin Mining, “la casa più vicina dista più di 600 metri mentre qualsiasi area popolata o servizio pubblico si trova a quasi un chilometro dalla zona interessata”. Non dovrebbero esserci dunque pericoli immediati per le persone e le infrastrutture, anche se l'apertura di una voragine così grande e profonda richiede un'analisi per l'intera area. Non si esclude che possano formarsi altri sinkhole.

Normalmente questi sinkhole (o doline) sono depressioni che si verificano a causa di processi carsici, in grado di erodere le rocce carbonatiche fino a determinare il crollo della superficie. Possono essere larghe da decine a centinaia di metri, oltre che molto profonde. Tra le più spettacolari ci sono la dolina Xiaozhai Tiankeng – Chongqing in Cina, profonda 662 metri; la dolina Dashiwei Tiankeng, sempre in Cina, profonda 613 metri; il Lago Rosso in Croazia, che ha sul fondo un lago di 300 metri circa; la pericolosa dolina Vouliagmeni in Grecia, dove sono decedute diverse persone; il Pozzo del Merro nei pressi di Roma, profondo 400 metri; e gli spettacolari cenote nella penisola dello Yucatan in Messico, caratterizzati da meravigliose acque azzurre.

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