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Forte tempesta solare sulla Terra oggi 12 agosto, blackout radio in corso: rischi e possibili aurore

Una violenta tempesta geomagnetica di Classe G3 è attualmente in corso sulla Terra. Si segnalano blackout radio su larga parte del pianeta. Quali sono i rischi e da cosa è scaturito il fenomeno. In serata possibili aurore polari a basse latitudini.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Edward Vijayakumar /Twitter /NASA
Credit: Edward Vijayakumar /Twitter /NASA

Dalle 10:08 ora italiana di oggi, lunedì 12 agosto 2024, è in corso una forte tempesta geomagnetica di Classe G3. A scatenarla un'ondata di quattro espulsioni di massa coronale (CME) in successione scagliata dal Sole nei giorni scorsi. Si stanno abbattendo contro la Terra proprio in queste ore. Il potente flusso di particelle cariche elettricamente (plasma) aveva già dato vita a una tempesta solare di Classe G2 attorno alle 08:40 in Italia – le 06:40 del tempo coordinato universale (UTC) – e ancor prima a un'altra G3. Ora il fenomeno si sta nuovamente intensificando, come evidenziano i dati riportati dal portale specializzato spaceweateherlive.com, che monitora costantemente l'attività del Sole. In questo momento si sta registrando un esteso blackout radio alle alte frequenze su tutta l'Europa, l'Africa e larga parte dell'Asia, oltre che su un'estesa fascia circumpolare nell'emisfero boreale o settentrionale.

L'allerta per possibili tempeste geomagnetiche di Classe G3 per oggi era stato diramato dagli scienziati dello Space Weather Prediction Center della NOAA, l'agenzia federale statunitense che si occupa di monitorare e studiare, oceani, atmosfera e meteo spaziale. Nei giorni precedenti erano stati rilevati diversi brillamenti solari di Classe M legati ai complessi di macchie solari AR 3780 e AR 3777, dai quali sono scaturite alcune espulsioni di massa coronale, ovvero proiezioni nello spazio di grandi quantità di materiale dallo strato più esterno dell'atmosfera della stella, la corona.

Questi fenomeni liberano enormi quantità di energia, paragonabili all'esplosione contemporanea di milioni di bombe atomiche di Hiroshima. Quando i flussi di particelle cariche e ad altissima velocità impattano contro il campo magnetico terrestre (magnetosfera) scatenano le tempeste geomagnetiche o solari, che possono essere di varia intensità e sfociare anche in effetti potenzialmente catastrofici. Come indicato, attualmente è in corso una tempesta forte di Classe G3 su una scala di cinque.

I rischi delle tempeste geomagnetiche G3

La NOAA specifica che le tempeste di Classe G3, definite forti, possono determinare gravi problemi ai sistemi di alimentazione della rete elettrica e ai trasformatori, con la necessità di interventi per regolare la tensione da parte del personale tecnico. Possibili problemi anche per internet e per le operazioni satellitari, in particolar modo per i sistemi di guida dei satelliti, per i quali potrebbe essere necessario un riposizionamento nell'orbita corretta. Le tempeste solari possono infatti scaldare l'alta atmosfera rendendo l'aria più densa, un fenomeno che ne aumenta la resistenza. Alcuni satelliti investiti da questo fenomeno possono deorbitare a causa dell'attrito, come accaduto ad alcuni Starlink di Elon Musk poco dopo il lancio, proprio a causa di una tempesta G2. La perdita di comunicazioni radio alle alte frequenze è una delle conseguenze più probabili e, come indicato, è attualmente in corso in vasta parte del globo a causa della tempesta G3.

Credit: NOAA
Credit: NOAA

Possibili aurore polari alle basse latitudini

Un altro effetto delle tempeste geomagnetiche più forti è l'abbassamento della latitudine nelle quali si manifestano le aurore polari. In questo momento spaceweatherlive.com indica un indice kp di ben 7 su una scala di 9, che misura l'attività geomagnetica. Nella notte dell'11 maggio 2024, quando l'aurora polare si manifestò anche sull'Italia, l'asticella era arrivata praticamente al massimo. Solitamente per vedere un'aurora polare in Italia è necessaria almeno una tempeste geomagnetica acuta, di Classe G4. Poiché la tempesta G3 è in corso durante la mattinata italiana è improbabile che l'effetto possa perdurare fino alla sera, quando le aurore diventano visibili. Tuttavia, come indicato, sono diversi i flussi di CME che stanno raggiungendo il pianeta, pertanto non si può escludere un ulteriore innalzamento dell'attività per le prossime ore. Ricordiamo inoltre che a volte le tempeste solari si manifestano con una forza maggiore di quella preventivata; non si può dunque escludere del tutto una G4 per la giornata odierna.

Al momento la regione solare sotto stretta sorveglianza da parte degli scienziati comprende i complessi di macchie solari AR3780 e AR3784 che, come specificato da spaceweather.com, sono caratterizzati da campi magnetici beta-gamma-delta in grado di scatenare brillamenti di Classe X, i più violenti in assoluto. CME associate a queste eruzioni solari dirette verso la Terra potrebbero innescate tempeste geomagnetiche di Classe G5 (estreme), con effetti potenzialmente devastanti a causa delle correnti parassite che sono in grado di scatenare. Il rischio principale è un nuovo Evento di Carrington, dal nome della violentissima tempesta solare del 1 settembre 1859 che fece prendere fuoco ai telegrafi dell'epoca. In questo periodo l'aumentato rischio di tempeste solari intense è legato al fatto che il Sole si sta dirigendo verso il picco massimo della sua attività magnetica, previsto tra la fine di quest'anno e l'estate del prossimo.

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