Forse abbiamo trovato un modo naturale per scatenare la pioggia
Una variabile chiave nella formazione della pioggia è la velocità con cui le goccioline d’acqua crescono all’interno delle nubi. Una volta diventate abbastanza grandi, e quindi troppo pesanti per essere trattenute all’interno delle nubi stesse, le gocce cadono verso terra sotto forma di pioggia. Riuscire ad accelerare questo processo di accrescimento significherebbe dunque stimolare le nuvole a rilasciare la pioggia. Ed è proprio questo l’intento di un team di ricerca dell’Università di Reading (Regno Unito) che sembra aver trovato un modo per scatenare le precipitazioni senza l’uso di sostanze chimiche artificiali.
Tutto ruota attorno alla comprensione del ruolo della carica elettrica nella generazione della pioggia e lo sviluppo di un metodo che, attraverso il rilascio di scariche elettriche, possa permettere alle goccioline di crescere più rapidamente. Secondo i ricercatori, sovralimentare una nuvola potrebbe infatti aumentare le forze di attrazione tra le goccioline, favorendo il processo di formazione della pioggia. A dimostrarlo sono i calcoli condotti dal professore Maarten Ambaum del Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Reading e pubblicati sulla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society A, che mostrano come il crescere della variazione di carica porti a un aumento dell’attrazione tra le goccioline.
“Questo fa avanzare la nostra comprensione di come la carica influenzi la crescita delle goccioline, portando un nuovo elemento utile alla soluzione” ha affermato Giles Harrison, professore di fisica dell’atmosfera all’Università di Reading a capo del team di ricerca.
Il metodo della carica elettrica è attualmente in fase di sperimentazione negli Emirati Arabi Uniti, nell’ambito di un progetto di ricerca multimilionario per il potenziamento delle precipitazioni nel Paese.
Attraverso l’utilizzo di droni dotati di ionizzatori, gli studiosi stanno testando il rilascio di cariche positive e negative nell’aria come alternativa rispettosa dell’ambiente all’attuale tecnologia di inseminazione delle nuvole che impiega invece sostanze chimiche per favorire le precipitazioni. I risultati della sperimentazione aiuteranno i ricercatori a mettere a punto il nuovo metodo e, potenzialmente, a trovare un modo per accelerare la formazione della pioggia dove necessario.