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Forse abbiamo capito perché le temperature sono aumentate così tanto: uno studio svela una causa inaspettata

Gli scienziati che si occupano di clima avevano già dimostrato come dietro l’anomalo innalzamento delle temperature ci siano fattori umani e naturali, eppure questi da soli non bastavano a spiegare l’entità del fenomeno: ora un nuovo studio potrebbe aver scoperto il tassello mancante.
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È ormai più di un anno che ogni trenta giorni leggiamo che quello appena concluso è il mese più caldo di sempre. Tanto che quando il Copernicus Climate Change Service, il servizio di osservazione climatica europeo, ha comunicato che il 2024 è stato l'anno in cui le temperature globali hanno raggiunto i valori più alti mai toccati finora non ne siamo stati nemmeno così tanto sorpresi, anche se non sempre ci è sembrato così caldo. Ma per questa apparente contraddizione la spiegazione è chiara.

Per quanto riguarda le cause però il discorso si fa più complicato. Gli scienziati che si occupano di clima hanno visto infatti come dietro l'anomalo innalzamento delle temperature ci siano fattori umani, in primis l'inquinamento da combustibili fossili, e naturali: siamo infatti appena usciti dal fenomeno El Niño, che causa il riscaldamento dell'Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale, con conseguenze sul clima globale.

Cosa non tornava sui calcoli sul clima

C'è però un ma: queste cause non bastano da sole a spiegare completamente l'entità del riscaldamento degli ultimi mesi. Nello specifico nei calcoli dei ricercatori restava fuori uno 0,2°C che non poteva essere attribuito a nessuna delle cause già individuate. Ora però un nuovo studio realizzato dall'Istituto Alfred Wegener per la ricerca marina e polare potrebbe aver trovato una spiegazione plausibile.

A contribuire al riscaldamento climatico – le temperature terrestri hanno superato la soglia critica dell'aumento di 1,5°C rispetto all'epoca preindustriale – sarebbe stata la ridotta presenza di nuvole bianche sugli oceani. La loro assenza avrebbe reso infatti il pianeta meno riflettente e questo avrebbe portato la superficie terrestre ad assorbire più luce solare e quindi più calore.

Cos'è l'albedo terrestre

In termini scientifici questo fenomeno si chiama albedo terrestre: in realtà ogni superficie ha una suo albedo che equivale alla frazione di luce o radiazione solare che riflette in tutte le direzioni. Ovviamente maggiore è la luce riflessa minore sarà la quantità di calore assorbita, ma questo vale per ogni oggetto, non solo per la Terra. Per semplificare molto è lo stesso principio per cui in estate preferiamo indossare capi chiari rispetto a quelli scuri per cercare di soffrire meno il caldo.

Dall'analisi dei dati satellitari della NASA e dell'ECMWF (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine) i ricercatori hanno potuto constare come il 2023 sia stato l'anno con l'albedo più basso di sempre dal 1940. Da qui l'ipotesi che sia questo l'ultimo tassello mancante per spiegare le temperature record degli ultimi anni.

Quali sono le cause

In realtà, la riduzione dell'albedo terrestre – ovvero il fenomeno per cui la superficie terrestre stia perdendo la sua capacità riflettente –  è iniziata negli anno '70, anche a causa della crisi climatica (anche se allora non si chiamava così): lo scioglimento della neve artica e del ghiaccio marinospiegano i ricercatori – hanno ridotto le superfici bianche e riflettenti presenti sulla superficie terrestre.

Tuttavia, dalle analisi degli studiosi tedeschi è emerso che a questi fenomeni si può attribuire solo il 15% della riduzione dell'albedo.  A questo fenomeno già in atto da tempo, negli ultimi anni si sarebbe infatti aggiunta una nuova concausa, ovvero la sempre meno presenza di nuvole basse e bianche sugli oceani, soprattutto nell'area dell'Atlantico.

Questo però – avvertono gli studiosi – non significa che le azioni umane non giochino comunque un ruolo chiave in questo fenomeno. Sebbene infatti i fattori dietro alla netta diminuzione di alcuni tipi di nuvole non siano del tutto chiare, secondo i ricercatori tra le varie cause ci potrebbe essere anche lo stesso riscaldamento globale con il rischio che si crei un circolo vizioso, per cui i due fenomeni si alimentano a vicenda, accelerando lo stesso aumento delle temperature terrestri.

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