video suggerito
video suggerito

Focolaio di virus Marburg in Tanzania, uccide fino a 9 contagiati su 10: i sintomi e come si trasmette

In una conferenza tenuta assieme al Direttore Generale dell’OMS, la Presidente della Tanzania ha confermato che nel suo Paese è in corso un focolaio di virus Marburg. Dei 25 casi sospetti solo uno è risultato effettivamente positivo, ma otto persone sono morte nella regione di Kagera. Il patogeno provoca una febbre emorragica simile all’Ebola che uccide fino a 9 persone su 10. Quali sono i suoi sintomi e come avviene il contagio.
A cura di Andrea Centini
55 CONDIVISIONI
Immagine

La Presidente della Tanziana Samia Suluhu Hassan ha affermato durante una conferenza stampa che un focolaio di virus Marburg è in corso nel suo Paese, confermando i sospetti emersi nei giorni scorsi dopo la segnalazione di alcuni decessi nella regione di Kagera. L'annuncio è stato dato assieme al dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che sta seguendo da vicino l'evolversi dell'emergenza sanitaria e fornendo supporto per arginarla. La situazione, comunque, sembrerebbe essere meno grave di quanto trapelato nei giorni scorsi, pur mancando un po' di chiarezza su alcuni dati.

Il tasso di mortalità del virus Marburg

Alla data dell'11 gennaio 2025, ad esempio, erano stati segnalati nove casi sospetti di malattia da virus di Marburg (MVD) di cui otto decessi, tutti concentrati nei due distretti di Biharamulo e Muleba. Il dato evidenzia un altissimo tasso di mortalità, in linea con quanto indicato dall'OMS. L'Organizzazione conferma che l'infezione di questo virus provoca una febbre emorragica a elevatissima mortalità, che arriva fino all'88 percento. Ciò significa che 9 persone su 10 fra quelle infettate possono perdere la vita. Nei nuovi dati comunicati oggi, lunedì 20 gennaio, si parla di 25 casi sospetti di cui uno solo confermato dai test di laboratorio condotti in laboratorio. “I test di laboratorio condotti al Kabaile Mobile Laboratory di Kagera e successivamente confermati a Dar es Salaam hanno identificato un paziente infetto dal virus Marburg. Fortunatamente, i restanti pazienti sospetti sono risultati negativi”, ha affermato la Presidente della Tanzania. Non è chiaro se tra i 25 casi sospetti siano inclusi o meno gli otto decessi registrati nei giorni scorsi.

Ciò che è certo è che la Tanzania ha già affrontato a marzo del 2023 un focolaio di virus Marburg, ma le autorità sanitarie sono riuscite a contenerlo in modo eccellente. Si era trattato del primo in assoluto. All'epoca ci fu la segnalazione di nove casi di cui otto confermati e uno ritenuto probabile, più sei vittime. Il tasso di mortalità era stato del 67 percento. Il focolaio fu estinto nel giro di un paio di mesi. Non sappiamo se gli otto decessi segnalati nella nuova emergenza sono ufficialmente casi di virus Marburg, ma la Presidente è fiduciosa di riuscire a contenere e risolvere il problema rapidamente come accaduto due anni fa. “Abbiamo dimostrato in passato la nostra capacità di contenere un'epidemia simile e siamo determinati a fare lo stesso questa volta”, ha chiosato Samia Suluhu Hassan.

Virus Marburg. Credit: NIAID
Virus Marburg. Credit: NIAID

Il dottor Ghebreyesus, che si trova a Dodoma (la capitale amministrativa della Tanzania) per assistere il Paese in questo momento delicato, ha annunciato che l'OMS ha stanziato 3 milioni di dollari dal Fondo per le emergenze dell'organizzazione sanitaria, in aggiunta alle decine di migliaia di dollari già donati nella fase iniziale della crisi. Con questi soldi si stano potenziando tutti i servizi necessari per la sorveglianza epidemiologica e la gestione dei casi, con forniture di test, trattamenti e misure di protezione per gli operatori sanitari (diversi casi sospetti sono proprio medici e infermieri). Ricordiamo che la febbre emorragica da virus Marburg, simile a quella causata dal virus Ebola ma più letale, non ha ad oggi una cura e non è disponibile un vaccino. Ma le terapie di supporto, se somministrate precocemente, possono migliorare il decorso clinico e ridurre la mortalità del patogeno.

Come si trasmette il virus Marburg

Il virus è presente normalmente nei pipistrelli della frutta ed è per questo che si sconsiglia generalmente di frequentare gli ambienti popolati da questi animali, ad esempio le grotte in cui riposano la notte. Il contatto con gli animali (vivi e morti) e coi loro escrementi può catalizzare il rischio di infezione. La trasmissione tra uomo e uomo non è semplice e avviene tramite il contatto di fluidi corporei contaminati dal filovirus a RNA, come ad esempio il sangue e le escrezioni.

I sintomi della febbre emorragica da virus Marburg

Tra i sintomi della malattia provocata dal virus Marburg, come indicato dagli autorevoli Manuali MSD per operatori sanitari, ci sono febbre alta, ipovolemia (causata da vomito e diarrea) e sanguinamento, una caratteristica delle febbri emorragiche. I pazienti possono perdere sangue dagli occhi, che possono risultare scavati e lo sguardo essere assente e perso nel vuoto. Il periodo di incubazione dell'infezione, cioè il tempo che passa tra l'esposizione al patogeno e la comparsa dei sintomi, ha una media di una decina di giorni (si spazia da un paio di giorni fino a tre settimane). È un lungo intervallo di tempo durante il quale si può essere infettivi.

In genere le malattie ad elevata letalità non esplodono in pandemia (come accaduto per la COVID-19 causata dal coronavirus SARS-CoV-2) a causa della gravità dei sintomi, che impediscono alle persone di spostarsi facilmente. Ma è chiaro che più sono lunghi il periodo d'incubazione e di infettività asintomatica, maggiori sono i rischi. Le preoccupazioni per il caso specifico sono emerse anche perché la regione nordoccidentale di Kegera è un crocevia di passaggio internazionale, che collega Paesi, come Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo dove focolai di virus Marburg erano già stati segnalati in passato. Con il miglioramento della sorveglianza in Tanzania è possibile che nei prossimi giorni possano aumentare ulteriormente le segnalazioni di casi sospetti, in attesa che si faccia chiarezza anche sui decessi registrati a Biharamulo e Muleba.

55 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views