Farmaco anti artrite fa ricrescere i capelli a pazienti con alopecia
Un farmaco già approvato per combattere l'artrite reumatoide ha fatto ricrescere i capelli in pazienti colpiti da una forma di alopecia, quella areata. I risultati sono stati particolarmente significativi per un terzo dei partecipanti trattati con alte dosi, che hanno ottenuto una ricrescita abbondante, come mostra l'immagine in testa all'articolo. Miglioramenti sono stati osservati anche nel gruppo trattato con dosi più basse. Il medicinale in questione è il baricitinib, un inibitore della Janus chinasi (JAK) sperimentato anche nel trattamento della COVID-19, avendo capacità di regolare la risposta immunitaria. Poiché è stato già autorizzato per un'altra condizione e i risultati sono stati ottenuti in studi clinici di Fase 3 e randomizzati, il baricitinib potrebbe diventare il primo farmaco approvato per combattere l'alopecia, una condizione recentemente balzata agli onori della cronaca per lo schiaffo (o il pugno) di Will Smith al presentatore e comico Chris Rock.
A determinare l'efficacia del baricitinib nel favorire la ricrescita dei capelli nei pazienti con alopecia areata è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati statunitensi dell'Università di Yale, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Dermatologia dell'Università Kyorin di Tokyo (Giappone), del Seoul National University College of Medicine (Corea del Sud), dell'Università Ebraica di Gerusalemme (Israele), della casa farmaceutica Eli Lilly (che produce il farmaco) e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal professor Brett King, docente presso la Scuola di Medicina dell'ateneo di New Haven, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver coinvolto nell'indagine oltre 1200 partecipanti con alopecia areata e severa. Tutti avevano un punteggio di almeno 50 nel Severity of Alopecia Tool (SALT), uno strumento utilizzato dai medici per determinare la gravità dell'alopecia, dove zero corrisponde a nessuna caduta dei capelli e 100 e alla totale caduta dei capelli.
I volontari sono stati divisi in tre gruppi differenti: dosaggio quotidiano di 4 o 2 milligrammi di baricitinib e gruppo placebo. Dopo 36 settimane di trattamento, il 35 percento dei pazienti che ricevevano la dose da 4mg e il 20 percento di quelli della dose più bassa hanno ottenuto una significativa ricrescita dei capelli, raggiungendo un punteggio SALT di 20 o inferiore. “Questo è così eccitante, perché i dati mostrano chiaramente quanto sia efficace il baricitinib”, ha dichiarato in un comunicato stampa dell'Università di Yale il professor Brett King. “Questi studi ampi e controllati ci dicono che possiamo alleviare alcune delle sofferenze di questa terribile malattia”, ha aggiunto lo scienziato. L'alopecia areata, infatti, può determinare l'improvvisa caduta di capelli e peli – a chiazze o generalizzata – a causa di un'aggressione del sistema immunitario ai bulbi piliferi. Poiché il farmaco risulta efficace contro l'artrite reumatoide, anch'essa una patologia autoimmune, i ricercatori hanno pensato che il baricitinib potesse essere valido anche nel trattamento dell'alopecia areata, impedendo l'attacco ai bulbi piliferi. E così ha dimostrato lo studio.
“L'alopecia areata è un viaggio pazzesco, segnato da caos, confusione e profonda tristezza per molti che ne soffrono. Sarà incredibile avere una medicina per aiutare le persone a uscirne, a recuperare la normalità”, ha aggiunto l'esperto. Ma il baricitinib non è un medicinale esente da effetti collaterali, tra i quali si segnalano anche ipercolesterolemia e rischio superiore di sviluppare infezioni virali, batteriche e fungine, proprio alla luce del fatto che va a bloccare l'azione di una parte del sistema immunitario. In un contesto di pandemia come quello attuale, dunque, potrebbe non essere un trattamento consigliato. Pertanto non è ancora certo che sarà approvato dalle autorità regolatorie competenti, l'FDA negli USA e l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) in Europa. I dettagli della ricerca “Two Phase 3 Trials of Baricitinib for Alopecia Areata” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica The New England Journal of Medicine.