Ecco Eris, la nuova variante Covid “aiutata” dai successi al cinema
Nel Regno Unito è già stato battezzato come “effetto Barbenheimer”, in riferimento all’uscita nelle sale dei film Barbie e Oppenheimer, e sta sollevando non poche preoccupazioni tra gli esperti che, nelle ultime settimane, stanno registrando un aumento di contagi e ricoveri per Covid legati alla diffusione di una nuova variante del coronavirus.
Eris (EG.5.1), la nuova variante si diffonde tra file e assembramenti
Soprannominata Eris e recentemente aggiunta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) all’elenco delle varianti sotto osservazione, la nuova forma mutata del virus (nota scientificamente come EG.5.1) rappresenta quasi il 15% di tutti i casi di Covid nel Regno Unito, dove l’ascesa sembra essere collegata “all’aumento delle presenze al cinema”, insieme a maltempo e calo dell’immunità protettiva, come dichiarato al MailOnline dal professor Lawrence Young, virologo della Warwick University a Coventry.
“L’aumento dei casi – spiega l’esperto – è probabilmente dovuto alla diminuzione dell’immunità protettiva (è passato del tempo da quando le persone hanno ricevuto l’ultima dose di vaccino e/o erano state infettate in precedenza) e all’aumento della frequentazione di spazi chiusi e scarsamente ventilati. Il maltempo, nell’ultimo mese, ha comportato un aumento della miscelazione indoor, anche durante vari eventi come l’assegnazione dei titoli universitari e l’aumento della partecipazione al cinema”.
Attualmente, nel Regno Unito, Eris è la seconda variante più diffusa dopo Arcturus (XBB.1.16), con un vantaggio di crescita di circa il 20%. Eris si sta rapidamente diffondendo anche in Europa, Asia e Nord America, in particolare negli Stati Uniti, dove i CDC hanno segnalato un aumento della percentuale di casi legato alla nuova variante. A favorire la sua diffusione sarebbe la sua maggiore capacità di evasione immunitaria, nonostante gli esperti abbiano osservato una minore trasmissibilità, ovvero una minore capacità della proteina Spike di legare i recettori cellulari. Riguardo invece la gravità delle forme di Covid legate alla nuova variante, ad oggi non ci sono prove che le infezioni correlate al nuovo virus siano più severe.
Nella mitologia greca, Eris era la dea della discordia, del conflitto e del caos. Era conosciuta per la sua natura dirompente e maliziosa, che spesso causava conflitti e disaccordi tra divinità, mortali e persino oggetti inanimati. Uno degli episodi mitologici più famosi che la riguardano è legato al “Pomo della discordia”, la mela lanciata da Eris sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti, che causò una lite furibonda fra Era, regina degli dei, Afrodite, dea della bellezza, e Atena, dea della saggezza, e che condusse, per una serie di eventi, alla Guerra di Troia.
Nonostante la nuova variante sia stata battezzata con questo nome, dal suo sequenziamento non sono emerse particolari differenze con il ceppo da cui ha avuto origine, la sottovariante XBB.1.9.2, parte della grande famiglia Omicron che da quando è emersa non ha mostrato mutazioni note per essere associate a un potenziale cambiamento di gravità della malattia.