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“È solo estate, è normale faccia caldo”: video smonta la ridicola teoria dei negazionisti climatici

L’attuale ondata di calore estremo è stata sminuita dai negazionisti climatici che parlano di “semplice estate”. Un filmato esplicativo li mette a tacere.
A cura di Andrea Centini
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Un nuovo video divenuto virale sui social network mostra chiaramente il progressivo aumento della temperatura media globale rispetto all'epoca preindustriale, attualmente di 1,3° C superiore. L'animazione, lunga poco più di un minuto, parte dal 1850 e arriva ai giorni nostri, evidenziando all'interno di una sorta di “orologio climatico” (con i mesi al posto delle ore) quanto le temperature si sono fatte via via più roventi, anno dopo anno, con un significativo balzo in avanti dagli anni '70 del secolo scorso e uno ancora più deciso nell'ultimo ventennio. La lancetta tesse una sorta di elegante tela che alla fine del video dà vita a un grafico a imbuto, esplicativo e semplicissimo da interpretare, anche per il più convinto dei negazionisti climatici.

Il video, messo a punto e divulgato dal dottor Carl Nasman, esperto di clima presso il canale televisivo statunitense MSNBC, non a caso è stato accompagnato da un commento ironico e l'emoticon della faccina perplessa. “È solo estate”, si legge nel post di Nasman, con chiaro riferimento ai post di negazionisti climatici che perseverano nella loro ottusa visione. A tutti noi è capitato di trovarsi in bacheca commenti sul fatto che il caldo insopportabile che stiamo vivendo deriva dal semplice fatto che siamo in estate, che già in passato ha fatto molto caldo. In molti, per suffragare la propria teoria, hanno ad esempio riesumato un ritaglio di giornale dedicato a un'ondata di calore che investì l'Europa nel 1964. L'errore lapalissiano che compiono questi negazionisti è confondere i picchi estremi delle massime raggiunti da un'ondata di calore e la temperatura media sul lungo periodo. Un aumento della temperatura media globale rende questi picchi estremi molto più frequenti e ne fa ulteriormente innalzare l'asticella; in parole semplici, il caldo “hyperestremo” registrato nel 2003 – ad oggi l'estate più calda – e quello di quest'anno tra alcuni decenni diventeranno la norma, proprio a causa del riscaldamento globale. Ciò che oggi è ancora eccezionale domani diventerà ordinario. E continuerà a peggiorare sempre di più se non faremo nulla, dato che la colpa di tutto questo è nostra, a causa delle costanti emissioni di CO2 (anidride carbonica) e altri gas a effetto serra nell'atmosfera.

L'aumento della temperatura media in Italia rispetto all'epoca preindustriale
L'aumento della temperatura media in Italia rispetto all'epoca preindustriale

Perché il video di Nasman parte proprio dal 1850? Perché in quegli anni stava per aver inizio la seconda Rivoluzione Industriale, quella legata al petrolio che ha fatto crescere a dismisura le emissioni di gas serra dovute alle attività umane. L'aumento che si osserva nella temperatura media globale è parallelo a queste emissioni e continuerà a crescere. Al momento siamo a 1,3° C in più rispetto all'epoca preindustriale, un valore terribilmente vicino alla soglia di 1,5° C, l'obiettivo (più virtuoso) da non superare messo nero su bianco sin dagli accordi di Parigi sul clima del 2015. Come mostrano numerosi studi, infatti, superata questa soglia l'impatto del riscaldamento globale sarà sempre più catastrofico e per molti versi irreversibile. Innalzamento del livello del mare in grado di far sprofondare sott'acqua intere isole, regioni e metropoli comprese (anche in Italia); distruzione degli ecosistemi; perdita della biodiversità con estinzioni di massa; carestie e siccità estreme; diffusione di malattie tropicali; nuove pandemie; eventi atmosferici e incendi sempre più violenti e devastanti; migrazioni di massa di persone alla ricerca di terre e risorse per sopravvivere; guerre globali e moltissimo altro ancora. Non c'è da stupirsi che alcuni scienziati parlino di fine della civiltà già entro il 2050 e “sofferenze indicibili” per l'umanità.

Aumento della temperatura media globale. Credit: Met Office
Aumento della temperatura media globale. Credit: Met Office

Eppure si continua a negare, si continua a dire che fa caldo perché siamo in estate, senza guardare i dati raccolti da migliaia di illustri scienziati di tutto il mondo che mostrano chiaramente come l'aumento delle temperature sia andato di pari passo con quello delle nostre emissioni di CO2. Il video di Nasman si basa sui dati congiunti del Met Office britannico, del Goddard Institute for Space Studies (GISS) della NASA, del National Climatic Data Center (NCDC) dell'agenzia National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) delle Nazioni Unite e di numerosi altri autorevoli centri di ricerca globali, che tengono traccia delle temperature registrate in tutto il mondo negli ultimi 160 anni. Siamo sull'orlo del baratro e continuare a negare, a non voler capire e soprattutto a non prendere iniziative per proteggere noi stessi, la biodiversità e l'ambiente non ha più alcuna giustificazione.

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