Cos’è l’Anti-D, l’anticorpo di James Harrison “braccio d’oro” che ha salvato la vita a milioni di bimbi

È morto James Harrison, uno dei donatori di sangue più generosi e soprattutto preziosi al mondo. Basti sapere che il suo speciale plasma, contenente uno specifico anticorpo chiamato Anti-D, ha permesso di salvare la vita a ben 2,4 milioni di bambini australiani. Harrison, che si è spento all'età di 88 anni in una casa di riposo di Umina Beach (a nord di Sydney) lo scorso 17 febbraio, ha donato il suo sangue oltre 1.100 volte nell'arco di 60 anni. Come raccontato dalla Croce Rossa australiana “Lifeblood”, iniziò la sua generosa missione non appena raggiunse la maggiore età, mantenendo una promessa fatta quando aveva appena 14 anni; da ragazzino, infatti, fu sottoposto a un invasivo intervento chirurgico al torace e per sopravvivere ebbe bisogno del sangue donato da estranei. Così, per ripagare il gesto che gli aveva salvato la vita, decise di fare lo stesso per gli altri. Successivamente si impegnò ogni due settimane (che è il limite per la donazione di plasma).
Solo dopo un decennio di donazioni i ricercatori si accorsero che nel plasma di James si trovava un'immunoglobulina speciale, l'anticorpo Anti-D di cui sopra, che avrebbe permesso di salvare la vita – letteralmente – a milioni di persone. Ciò spronò Harrison a perseguire la sua altruistica missione con ancora più slancio e gioia, alla luce dell'impatto meraviglioso sulla vita di moltissime famiglie.
Fece la sua ultima donazione l'11 maggio 2018, a 81 anni, l'età limite che in Australia permette di donare il sangue. Per il suo assiduo e disinteressato impegno verso gli altri, nel 1999 fu insignito della Medal of the Order of Australia, una delle più alte onorificenze civili nella “terra dei canguri”. Ricevette moltissimi altri premi ed entrò anche nel Guinness dei Primati come donatore più generoso al mondo. In Australia era considerato un vero e proprio eroe nazionale e il suo soprannome era “l'uomo dal braccio d'oro”. Ma cos'è esattamente l'anticorpo Anti-D?

Cos'è l'anticorpo Anti-D
Analizzando il sangue di James Harrison, i medici si accorsero che conteneva un anticorpo estremamente forte e persistente contro contro l'antigene del gruppo D Rh. Il fattore Rh, così chiamato perché identificato nei Macachi rhesus, è un antigene che si trova sulla superficie dei globuli rossi. Quando una donna incinta ha nel gruppo sanguigno il fattore Rh negativo e il figlio in grembo presenta quello positivo (ereditato dal padre), se durante una precedente gravidanza ha sviluppato una sensibilità verso il fattore Rh positivo le cellule del suo sistema immunitario possono attaccare i globuli rossi del feto, innescando la grave malattia nota come malattia emolitica del feto e del neonato (HDFN), di cui la malattia Rh è la forma più comune. Si tratta di una condizione talmente grave che può provocare anemia, insufficienza cardiaca, gravi danni cerebrali e morte.
Alcuni decenni fa si verificavano migliaia di aborti per questa malattia, con i medici che non capivano le ragioni della morte dei feti o della comparsa di gravi danni in molti bambini alla nascita. Fu proprio con la scoperta degli anticorpi Anti-D che fu possibile contrastare questa reazione estrema del sistema immunitario materno. Le immunoglobuline estratte dal plasma di persone come James Harrison, infatti, vengono utilizzate per produrre farmaci da somministrare a madri Rh (D) negative durante la gravidanza (e anche dopo) al fine di prevenire la formazione di anticorpi neutralizzanti contro il sangue dei propri bambini Rh (D) positivi. L'Anti-D di James Harrison fu somministrato anche a sua figlia e ad altri parenti, scongiurando l'emersione della grave malattia Rh. Quando fece la sua ultima donazione, nel 2018, Harrison disse di augurarsi che qualcuno prima o poi avrebbe battutto il suo record di donazioni; nel 2022 un uomo statunitense lo ha superato per numero di donazioni di plasma.