È in vendita il primo cibo per cani a base di carne coltivata: l’idea di una start up inglese
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In Italia la vendita e produzione di carne coltivata è vietata per legge. Siamo stati il primo Paese europeo a introdurre questo divieto, la scorsa estate con il disegno di legge Lollobrigida-Schillaci, una legge preventiva, in quanto la carne coltiva non è stata ancora approvata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Nel resto del mondo, in realtà, la vendita di carne coltivata per il consumo umano è possibile solo a Singapore, negli Stati Uniti e in Israele.
A questi Paesi, nel luglio 2024 si è unito parzialmente anche il Regno Unito, che ne ha autorizzato la produzione ma esclusivamente per il consumo animale. Ad avanzare la richiesta era stata una start-up di Londra, Meatly, che oggi è diventata la prima al mondo a mettere in vendita cibo per animali domestici a base di carne coltivata: dei bocconcini a base di carne coltivata di pollo per cani.
Com'è fatto e come si ottiene
Il nuovo cibo per animali è formato per il 4% di carne di pollo coltivato in laboratorio e per il resto da ingredienti di origine vegetale. Ma come si ottiene? Sul suo sito ufficiale, la start-up spiega di aver prelevato una sola volta cellule da uova di galline, che sono state poi coltivate in laboratorio all'interno di un bioreattore, dove, combinate con acqua e tutti i nutrienti necessari alla loro crescita, come vitamine o amminoacidi, sono state trasformate in carne.
"Da un singolo campione di cellule da un uovo di gallina – spiega l'azienda – si può produrre abbastanza carne coltivata per nutrire gli animali domestici per sempre". I loro prodotti sono privi – assicurano i fondatori della start up – di qualsiasi altro ingrediente di origine animale, né contengono OGM o antibiotici. Per il momento si stratta di una produzione lancio realizzata con un noto brand di alimenti per animali domestici, ma è un prodotto in edizione limitata, disponibile soltanto per una catena di negozi per animali. Al momento una confezione di bocconcini di pollo sintetico da 50 grammi costa 3,49 sterline, ovvero 4,19 euro.
Il dibattito (soprattutto italiano) sulla carne coltivata
L'idea di avviare una produzione di carne coltivata per animali nasce – spiegano i produttori – dalla volontà di creare un'alternativa sostenibile alla carne destinata all'industria del pet food: questa rappresenta infatti una fetta importante nella produzione mondiale di carne. Alla Cnn Tuck Seng Wong, professore di bioproduzione all'Università di Sheffield, nel Regno Unito, e vicedirettore del National Alternative Protein Innovation Centre, ha spiegato che al cibo per animali domestici è destinato circa un quarto dell'intera produzione di carne.
Come dimostra la legge che in Italia ha vietato la produzione e la vendita di prodotti a base di carne coltivata, ancor prima che queste siano state autorizzate dall'Unione europea, la carne sintetica è diventata un argomento ideologizzato, alimentato anche da disinformazione e pregiudizi.
In occasione dell'approvazione del disegno di legge fortemente voluto dal Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, Nike Schiavo, biotecnologa di Bruno Cell, una start up italiana di ricerca che studia la produzione della carne coltivata, aveva spiegato come viene prodotta la carne coltivata in laboratorio e come la forte opposizione a questa alternativa alla carne si basi su molti falsi miti e informazioni non vere, anche in merito ai rischi per la salute dei consumatori.