I dubbi sulle cause del naufragio del Bayesian, l’esperto: “Non ho mai sentito di uno yacht affondato così”
Il Bayesian è affondato in 16 minuti. Gli investigatori in questo momento stanno cercando di ricostruire le dinamiche dei minuti che il 19 agosto hanno portato il super yacht da oltre 50 metri a naufragare davanti alle coste di Porticello, provincia di Palermo. Ne abbiamo parlato con Andrea Ratti, esperto di Politecnico di Milano. La procura di Termini Imerese al momento sta procedendo con l’ipotesi di naufragio colposo, anche se non ci sono ancora indagati. Intanto è stato recuperato dalla nave anche il corpo di Myke Linch, l’uomo che aveva organizzato la crociera. Manca all’appello solo il corpo di Hannah, sua figlia. Le vittime in totale sono sette.
Su TikTok intanto continuano ad arrivare video del Bayesian. Tutti ripresi dai turisti che sono passati attorno allo yacht mentre era vicino alla costa. L’imbarcazione è imponente. L’enorme albero maestro alto oltre 70 metri sembra una torre sopra le onde. Video che nei commenti si stanno riempiendo di teorie del complotto. A commentare le dinamiche che hanno portato al naufragio è intervenuto anche Stewart Campbell, direttore di Boat International.
“È un veliero disegnato proprio per condizioni meteo estreme”
Boat International è una rivista dedicata agli yacht e alla navigazione. In questi giorni Campbell è stato intervistato dalla BBC dove ha spiegato come quella del Bayesian sia una situazione eccezionale. “Non ho mai sentito di una barca da 56 metri affondata così”. Secondo Campbell il Bayesian era uno yacht in grado di reggere condizioni atmosferiche ben più difficili. “È un veliero costruito per affrontare viaggi attraverso l’oceano: è disegnato proprio per condizioni meteo estreme”.
E ancora: “Nessuno dei colleghi che lavora in questo settore si aspettava una cosa del genere. Sono tutti stupiti come me”. Il suo parere coincide con quello riportato da Giovanni Costantino, fondatore di The Italian Sea Group. Questa società che gestisce gli asset di Perini Navi di Viareggio, dove è stato costruito il Bayesian. In un’intervista al Corriere della Sera, Costantino ha spiegato che il naufragio può essere causato solo da una catena di errori umani: “Di sicuro l’evento di Palermo avrebbe rappresentato un rischio pari a zero se fossero state fatte le manovre corrette”.
“Con la nave gemella abbiamo navigato anche in Antartide”
In una ricostruzione pubblicata su Boat International è intervenuto invece David Hutchinson, il capitano della Rosehearty. Questa imbarcazione è lunga 56 metri, ed è considerata una nave-gemella del Bayesian. È stata costruita sempre da Perini Navi. Anche Hutchinson è stupito del naufragio del Bayesian: “Ora è molto difficile capire cosa abbia potuto travolgere un’imbarcazione di quelle dimensioni. Gli yacht Perini Navi da 56 metri sono a prova di proiettile”.
Hutchinson ha spiegato di aver navigato in mari molto difficile con la Roseharty: “Ho totale fiducia in questa barca. Siamo stati in Antartide e in Cile e l’abbiamo fatta navigare con 70 nodi di vento”. Anche se le due navi vengono considerate gemelle ci sono comunque differenze strutturali, a partire dall’albero maestro e dalla disposizione degli alloggi. Nel Bayesian erano più a prua.