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Dove cercare la “cometa del secolo” nei cieli italiani e come fotografarla con telefono o fotocamera

La settimana tra il 14 e il 20 ottobre 2024 è considerata la migliore per provare a fotografare la bellissima “cometa del secolo”, formalmente cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS). Ecco come trovarla nei cieli d’Italia e quali impostazioni usare con la fotocamera e lo smartphone.
A cura di Andrea Centini
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La "cometa del secolo" scattata nel cielo di Valmontone. Credit: Ercole Angelucci
La "cometa del secolo" scattata nel cielo di Valmontone. Credit: Ercole Angelucci

Da alcuni giorni la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) – la cosiddetta “cometa del secolo” – è visibile nei cieli italiani anche a occhio nudo, subito dopo il tramonto a Ovest e poco al di sopra della posizione in cui la nostra stella sparisce oltre l'orizzonte. L'astro chiomato proveniente dalla Nube di Oort ha da poco passato il perielio (distanza minima dal Sole) e il perigeo (distanza minima dalla Terra), accingendosi a trascorrere più tempo nel cielo serale e mantenendo al contempo una discreta luminosità. Proprio il bilanciamento tra posizione nel firmamento e luminosità rende la settimana dal 14 al 20 ottobre 2024 la migliore per tentare di fotografare la splendida cometa, anche con un semplice smartphone. Come indicato, infatti, l'oggetto è ancora visibile senza necessità di strumenti ottici, pertanto è sufficiente una breve esposizione per riuscire a coglierne la meravigliosa coda con buoni dettagli. Ecco tutto quello che c'è da sapere per trovare nei cieli d'Italia la cometa del secolo e portarsi a casa un bellissimo ricordo. Del resto questo oggetto torna a salutare la Terra ogni 80.000 anni e l'ultimo passaggio fu ai tempi dei Neanderthal; fotografarla in questi giorni è dunque l'occasione di una vita.

Come trovare la cometa del secolo nel cielo italiano, visibile anche a occhio nudo

Per prima cosa, cerchiamo di capire la posizione esatta della cometa nel cielo, al crepuscolo serale e nel firmamento incipiente. Come indicato, bisogna volgere lo sguardo a Ovest, esattamente nella posizione in cui tramonta il Sole. È fondamentale farlo soltanto dopo il tramonto della stella, perché guardare direttamente il disco solare senza protezioni rischia di danneggiare gravemente gli occhi e rendere persino ciechi. Dopo essersi accertati dell'orario del tramonto nella propria città, si può iniziare a cercare l'astro chiomato. La cometa in questa settimana si trova a pochi gradi di distanza sopra la posizione in cui il Sole tramonta. Per la data odierna, lunedì 14 ottobre, gli esperti di astro.vanbuitenen.nl stimano una magnitudine (luminosità apparente) di 1.5; ciò significa che la cometa è ancora visibile a occhio nudo. Il limite per la visibilità dell'occhio umano è circa 6.0 in un cielo senza inquinamento luminoso; la magnitudine si basa su una scala inversa e minore è il valore (anche negativo) più alta è la luminosità dell'oggetto. Questa sera ci sono dunque buone probabilità di poterla avvistare in autonomia, anche senza aiuto di dispositivi ottici. Ricordiamo però che la cometa sta perdendo rapidamente il suo splendore e presto sarà visibile solo con un binocolo o un telescopio.

Credit: Ercole Angelucci
Credit: Ercole Angelucci

Per conoscere la posizione esatta della cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) si può fare affidamento al planetario virtuale di TheSkyLive. Si tratta di uno strumento versatile e potente nella cui dashboard è possibile inserire posizione geografica, data, ora e minuto esatto. Il luogo di osservazione può essere selezionato automaticamente (attraverso la geolocalizzazione) oppure impostato manualmente, così da poter programmare nel dettaglio un'eventuale uscita fotografica anche lontano dalla propria città. Del resto trovare un luogo privo di inquinamento luminoso e con orizzonte occidentale libero da ostacoli naturali e artificiali (colline, palazzi, alberi etc etc) è fondamentale per riuscire a vedere e immortalare al meglio la cometa. Il planetario è utilizzabile senza installare alcuna applicazione nel telefono o dal computer ed è utilissimo per verificare lo spostamento della cometa giorno dopo giorno. Come indicato, si sta alzando e resterà sempre più tempo nel cielo serale: per oggi, ad esempio, a Roma la cometa sarà visibile dalle 18:40 circa fino alle 20:30, quando tramonterà a Ovest. Gli orari cambiano in base alla posizione dell'osservatore; ribadiamo l'importanza di controllare in anticipo l'orario del tramonto.

Credit: The SkyLive
Credit: The SkyLive

Come fotografare la cometa del secolo

Ora che sappiamo esattamente dove cercare la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) nel cielo, scopriamo qual è il metodo migliore per fotografarla. Per prima cosa è fondamentale la messa a fuoco. Uno dei consigli è quello di puntare un oggetto molto distante durante il giorno, metterlo a fuoco (con l'autofocus o manualmente) e fissare l'obiettivo della fotocamera in quella posizione, per poi utilizzarlo in quel modo durante la ripresa della cometa. La sera si può invece puntare la Luna o una luce lontana, perfezionare il fuoco con la modalità live view sul display della fotocamera e poi fotografare la cometa. Con uno smartphone si può puntare una stella luminosa o la Luna e poi sfruttare la messa a fuoco così ottenuta per provare a fotografare l'astro chiomato.

La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) nel cielo della Nuova Zelanda. Credit: AlexL1024 / Wikipedia
La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) nel cielo della Nuova Zelanda. Credit: AlexL1024 / Wikipedia

Indipendentemente dallo strumento utilizzato (smartphone o fotocamera), è di fondamentale importanza l'uso di un treppiede. Per far emergere la bellissima coda della cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) è infatti necessaria la fotografia a lunga posa, per la quale si deve tenere fermo il dispositivo per alcuni secondi (a volte decine di secondi o persino minuti per l'astrofotografia del profondo cielo). Non è un'operazione che si può fare a mano, anche avendola fermissima. Un cellulare può comunque essere tenuto facilmente immobile anche poggiandolo a un muro o ad altri supporti di fortuna. Oltre all'impostazione della velocità dell'otturatore (esposizione), andrebbero regolati manualmente anche gli ISO e l'apertura del diaframma. Un corretto bilanciamento tra queste tre voci garantisce il miglior risultato. Spesso la sperimentazione sul campo è una preziosissima alleata, ma ci sono alcuni valori che possiamo tenere come riferimento di massima.

La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) fotografata dall'Italia. Credit: Davide Batzella / Wikipedia
La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) fotografata dall'Italia. Credit: Davide Batzella / Wikipedia

Alcune delle foto che vedete in questo articolo sono state scattate da Ercole Angelucci, che ce le ha gentilmente concesse per la pubblicazione. La foto in testa all'articolo, ad esempio, è stata scattata al crepuscolo con una fotocamera impostata con i seguenti parametri: apertura f/4; tempo di esposizione 5 secondi; e ISO 2000. L'obiettivo era un 24-105 mm-f/4, utilizzato a 65 millimetri (+ ingrandimento della fotocamera di 1.6). Anche la foto verticale della cometa (un ritaglio di quella di copertina) è stata scattata con queste impostazioni. L'immagine che vedete qui di seguito ha invece i seguenti parametri: tempo di esposizione 4 secondi; apertura f/5 ; ISO 2500; e lunghezza focale 105 millimetri.

Credit: Ercole Angelucci
Credit: Ercole Angelucci

In un articolo su Forbes l'astrofotografo Jamie Carter ha suggerito i seguenti parametri come indicazioni di massima per fotografare la cometa: con obiettivo grandangolare da 18-55 mm usare un'esposizione di 10-20 secondi e ISO 1600; con obiettivo da 75 mm, esposizione di circa 6 secondi e ISO tra 800 e 3200; con teleobiettivo da 300 mm, esposizione da 3,2 secondi e ISO 1600. Chiaramente questi valori hanno effetti molto diversi se si scatta al tramonto, in presenza di inquinamento luminoso o al cielo notturno. Come scritto in precedenza, è doveroso fare alcuni tentativi restando vicini ai parametri consigliati, al fine di trovare il miglior equilibrio tra dettagli della cometa e luminosità. Con le impostazioni avanzate della fotocamera o applicazioni ad hoc è possibile regolare facilmente tutti questi valori anche su uno smartphone. Utilizzando la “modalità notturna” si potrebbero ottenere risultati validi senza smanettare troppo con le impostazioni manuali. In genere, comunque, con un telefonino si raccomanda un'esposizione di pochi secondi e fare vari tentativi sul campo per verificare i risultati. Non resta che attendere la sera e sperare sempre in cieli sereni.

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