Dopo il parto le donne vedono più volti illusori: è “colpa” dell’ormone dell’amore
Il nostro cervello è automaticamente impostato a cercare forme famigliari in mezzo a figure disordinate, facendo ad esempio emergere oggetti – e soprattutto volti – praticamente ovunque: tra le nuvole, su una macchia o magari sugli intricati disegni delle piastrelle. È il fenomeno della pareidolia o illusione pareidolitica, del quale la “facciale” – cioè il riconoscimento di volti umani e anche animali – è la forma più comune. Si tratta di un fenomeno psicologico innescato dall'attivazione di una parte del cervello chiamata giro fusiforme, che ci permette elaborare immediatamente le emozioni di chi abbiamo innanzi. Si tratta di una funzione chiaramente vantaggiosa dal punto di vista evolutivo. Ora sappiamo che subito dopo la nascita di un figlio le donne hanno una maggiore capacità di vedere i volti illusori. In pratica, hanno un potenziamento della pareidolia facciale.
A dimostrarlo sono stati i tre scienziati Jessica Taubert, Samantha Wally e Barnaby J. Dixson della Scuola di Psicologia dell'Università del Queensland e della Facoltà di Psicologia e Scienze sociali dell'Università della Sunshine Coast. I ricercatori australiani hanno sottolineato che essendo noi dei primati siamo “ipersensibili ai volti e ai modelli simili a volti” nell'ambiente visivo, pertanto siamo portati a percepire questi volti illusori ovunque, anche osservando i crateri sulla superficie della Luna.
Da precedenti studi era emerso che la risposta agli stimoli facciali è modulata dal neuropeptide ossitocina, il cosiddetto “ormone dell'amore”, i cui livelli non sono costanti ma cambiano nel corso della vita e raggiungono picchi in determinate condizioni. Ad esempio, ciò avviene dopo la nascita di un figlio, poiché questo ormone favorisce la contrazione dell'utero, la produzione del latte, la regolazione dell'umore (con effetto calmante e rilassante dopo l'esperienza fisicamente e psicologicamente impegnativa del parto) e la sintesi di altri ormoni legati al piacere e al benessere. In parole semplici, l'ossitocina guida l'armonia e l'amore in un momento così meraviglioso per le neomamme.
Alla luce di questa premessa, i ricercatori hanno voluto capire se dopo una gravidanza le donne fossero effettivamente più sensibili alla pareidolia facciale, grazie agli elevati livelli di ossitocina. Così hanno coinvolto in uno studio ad hoc circa 400 volontarie, divise tra chi aveva avuto un parto recente, chi non era mai stata madre e chi aspettava un bambino. Alle partecipanti, che hanno risposto a un questionario online, sono state sottoposte centinaia di fotografie ed è stato chiesto loro in quali vedessero volti umani reali, oggetti con le sembianze di volti e nessun volto, assegnando un punteggio da 1 a 10.
Analizzando statisticamente i dati raccolti è emerso chiaramente che le mamme che avevano avuto un figlio nell'ultimo anno vedevano con maggiore facilità i volti rispetto agli altri due gruppi. “I nostri risultati contribuiscono a questa letteratura suggerendo che la nostra sensibilità alla pareidolia è migliorata durante la prima genitorialità, probabilmente promuovendo il legame sociale, che si ritiene sia fondamentale nelle diadi madre-bambino”, hanno scritto nello studio. Una spiegazione elegante di un fenomeno curioso che colpisce tutte e tutti noi. I dettagli della ricerca “Preliminary evidence of an increased susceptibility to face pareidolia in postpartum women” sono stati pubblicati sulla ricerca Biology Letters.