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Donna “vampiro” sepolta con una falce sulla gola per impedirne il risveglio: il macabro rituale

In un cimitero polacco del XVII secolo gli archeologi hanno trovato i resti di una donna sepolta con un rituale per bloccarla a terra. Temevano fosse un vampiro.
A cura di Andrea Centini
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La donna "vampiro" con la falce sulla gola. Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander
La donna "vampiro" con la falce sulla gola. Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander

Lo scheletro di una donna deceduta nel XVII secolo e sepolta nel cimitero del villaggio di Pień, in Polonia, è stato trovato bloccato nel terreno con una falce all'altezza del collo e un lucchetto fissato all'alluce sinistro. Secondo gli archeologi che hanno rinvenuto i suoi resti si trattava di “misure di sicurezza” utilizzate per impedire che la donna, considerata un vampiro, potesse risvegliarsi dal mondo dei morti e terrorizzare la popolazione con azioni sanguinarie. Non si tratta del primo scheletro ritrovato con questo macabro trattamento, frutto della superstizione e del mito dei vampiri che secoli addietro si fece largo in diversi Paesi europei, in particolar modo in quelli slavi. La paura per queste mitologiche creature "succhiasangue" e dotate di lunghi artigli si radicò talmente tanto che non mancarono esecuzioni sommarie di persone accusate di vampirismo.

Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander
Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander

A descrivere il caso della donna rinvenuta a Pień è stato un team di ricerca composto da scienziati dell'Università Nicolaus Copernicus (Polonia) della città di Toruń, coordinati dal professor Dariusz Poliński. I ricercatori erano impegnati in uno scavo archeologico nel cimitero del villaggio polacco, quando si sono imbattuti nei resti insoliti. La donna, la cui età non è stata indicata, aveva un cappello di seta sulla testa, pertanto gli studiosi ritengono che avesse uno status sociale elevato. Ciò nonostante non le fu risparmiato il trattamento “speciale” adottato per i temuti vampiri. Non si può escludere che possa essere stata uccisa per tale accusa. La falce all'altezza del collo aveva il compito di impedirle di rialzarsi da terra in caso di “risveglio”; anche il lucchetto all'alluce serviva a tenerla bloccata nel luogo di sepoltura. “La falce non è stata distesa ma posizionata sul collo in modo tale che se il defunto avesse cercato di alzarsi la testa sarebbe stata tagliata o ferita”, ha dichiarato al Daily Mail il dottor Poliński.

Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander
Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander

Come indicato dagli esperti, questo era solo uno dei metodi per impedire le scorribande dei vampiri. Tra gli altri vi erano il taglio della testa e delle gambe, il posizionare il defunto con la faccia rivolta verso il terreno, dar fuoco alle spoglie e distruggere il cadavere a colpi di pietra. In altri casi venivano piantati pali di legno o metallo nel cranio del defunto. Per quanto concerne la tecnica della falce, sette anni fa nel villaggio di Drewsko vennero trovati cinque scheletri sottoposti a un trattamento simile. Tra essi un uomo e una donna tra i 30 e i 45 anni con una falce premuta sulla gola e una donna tra i 50 e i 60 anni con una pietra alla gola e una falce all'altezza dei fianchi. L'accusa di vampirismo potrebbe tuttavia non essere l'unica spiegazione per questi macabri ritrovamenti; come sottolineato dagli esperti al Daily Mail, infatti, il simbolo della falce "proteggeva le donne in gravidanza, i bambini e i morti dagli spiriti maligni", pertanto non si può escludere che potesse trattarsi di rituali benigni, e non misure per contrastare dei mostri.

Credit: Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander
Credit: Credit: Mirosław Blicharski / Aleksander

Non è ancora chiaro per quali ragioni una persona potesse essere accusata di essere un vampiro, ma come indicato dalla Smithsonian Institution è verosimile che all'epoca gli stranieri fossero tra i bersagli “privilegiati” della superstizione e delle paure del popolo. Secondo gli studiosi potevano essere accusati di essere vampiri anche le vittime del colera; centinaia di anni fa, del resto, era più facile dar credito alla stregoneria e al soprannaturale piuttosto che a potenziali spiegazioni scientifiche.

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