Donald Trump ha ordinato di eliminare la crisi climatica dai siti governativi: diverse pagine già oscurate
In queste prime due settimane da Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump non ha perso occasione per ribadire il suo totale disinteresse per la crisi climatica: dalle affermazioni sull'inutilità delle auto elettriche (nonostante il suo rapporto con Elon Musk), all'annuncio di voler comprare dalla Danimarca la Groenlandia per accaparrarsi le risorse che lo scioglimento dei ghiacciai stanno rendendo accessibile.
Le sue dichiarazioni potrebbero sembrare provocazioni, ma, con buona pace dei più ottimisti, in realtà il negazionismo climatico di Trump ha già prodotto danni reali: dopo aver dichiarato l'emergenza energetica per incentivare la produzione di combustibili fossili ed aver ritirato gli Stati Uniti dall'accordo di Parigi, Trump ha appena ordinato un restyling dei siti web governativi piuttosto radicale. Tra gli obiettivi dell'operazione, oltre ai contenuti sulle persone LGBQ+, ovviamente c'è anche la crisi climatica.
Cos'è successo
Giovedì scorso il dipartimento dell'Agricoltura statunitense (USDA) ha emesso una direttiva con cui chiedeva ai suoi funzionari di eliminare i suoi siti web incentrati sulla crisi climatica. Il capo del dipartimento, Brooke Rollins, indicato dallo stesso Trump, non ha nascosto le su opinioni su questo tema, negando che l'anidride carbonica non sia un inquinante.
Nell'arco di 24 ore, il giorno successivo, diverse pagine risultavano già disattivate. Tra questi anche il portate del Servizio Forestale per le risorse chiave, la ricerca e gli strumenti di adattamento alla crisi climatica. Anche la pagina principale dedicata all'argomento sul sito dello stesso dipartimento risulta inaccessibile. Provando ad accedere dal motore di ricerca infatti si apre una schermata con il messaggio "Non sei autorizzato ad accedere alla pagina".
La direttiva al dipartimento dell'Agricoltura
La direttiva emessa dall'ufficio comunicazione del dipartimento dell'Agricoltura – spiega Politico dopo aver consultato un'email interna – chiedeva di "identificare e archiviare o non pubblicare qualsiasi pagina di destinazione incentrata sul cambiamento climatico" entro venerdì e di elencare tutti i contenuti web relativi ai cambiamenti climatici in un foglio di calcolo per una revisione successiva.
Per chiarezza dell'informazione specifichiamo che diversi contenuti su questo tema sono ancora visibili nei siti in questione e il sito dell'Agenzia per la Protezione ambientale (EPA) non è stato toccato dalla direttiva. Tuttavia, l'oscuramento delle pagine citate e quello di altre sul sito dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) di altri contenuti sulla salute delle persone LGTBQ+ si aggiunge alla lunga lista di dichiarazioni e azioni di Trump che preoccupano la comunità scientifica e non solo.