Domenica 14 gennaio 2024 Saturno bacia la falce di Luna: a che ora vedere l’incontro nel cielo
La sera di domenica 14 gennaio 2024 potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale: l'abbraccio tra Saturno e la falce di Luna crescente. L'evento astronomico avrà inizio attorno alle 17:20 (ora di Roma) e terminerà poco dopo le 20:00, dunque ci saranno circa tre ore di tempo per ammirare i due oggetti celesti duettare nel firmamento. Quella di domenica, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), è la seconda congiunzione astrale di gennaio. Ne resteranno altre due prima della fine del mese: il duetto Luna – Giove la sera di giovedì 18 nella costellazione dell'Ariete e l'abbraccio tra la Luna e le Pleiadi di sabato 20, nella costellazione del Toro. Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'incontro celeste di domenica 14.
Come specificato, la congiunzione astrale avrà inizio attorno alle 17:20 ora di Roma, quando il gigante gassoso Saturno comparirà nel cielo sudoccidentale con l'attenuarsi dei raggi solari. Il pianeta comparirà alla destra della Luna, a pochi gradi di distanza. Il satellite della Terra, visibile nel cielo sin dalla metà del mattino, si presenterà invece come un sottilissimo falcetto crescente; la fase di novilunio o Luna Nuova, infatti, come evidenziato dalla UAI si è verificata esattamente alle 12:57 di giovedì 11 gennaio. I due oggetti celesti saranno incastonati fianco a fianco nella costellazione dell'Acquario fino alle 20:20 circa, quando il "Signore degli Anelli" sparirà oltre l'orizzonte sudoccidentale. La falce di Luna lo seguirà una decina di minuti più tardi.
Riconoscere Saturno nel cielo sarà semplicissimo. Come indicato, il secondo pianeta più grande del Sistema solare (dopo Giove) si troverà alla destra della Luna, a pochissimi gradi di distanza. Sarà impossibile confonderlo con gli altri astri circostanti. Non solo per la vicinanza al falcetto crescente, ma anche per l'inconfondibile luminosità. Saturno ha infatti una tenue colorazione bianco-giallognola e non brilla come le stelle. La luminosità dei pianeti, infatti, è quella riflessa del Sole, mentre quella delle stelle deriva dalle reazioni nucleari interne. La luce dei pianeti, anche grazie alla vicinanza, giunge sulla Terra più puntiforme e meno “scintillante” di quella delle stelle; Venere è un po' un'eccezione a causa della densissima e corrosiva atmosfera, responsabile di un micidiale effetto serra – la temperatura raggiunge i 464 °C sulla superficie – e in grado di riflettere intensamente i raggi solari.
Nonostante sia meno luminoso di molti astri presenti nel cielo, compresi i pianeti Giove e Marte e le stelle Sirio, Vega e Arcturus (Arturo), Saturno è comunque perfettamente visibile a occhio nudo nel cielo. Per osservarne gli spettacolari anelli, tuttavia, è necessario un telescopio, ma anche un buon binocolo e una fotocamera con un potente zoom possono farli emergere. Come sempre, le congiunzioni astrali possono essere osservate a occhio nudo e dunque non è necessario alcuno strumento ottico. Ma con un telescopio, naturalmente, si possono ammirare dettagli incredibilmente affascinanti delle gemme che costellano il firmamento.