Delfino ucciso a colpi di pistola, proiettili in cuore e cervello: offerta “taglia” da 20.000 dollari
Lo scorso 13 marzo, mentre passeggiavano sulla spiaggia di Cameron Parish nella Louisiana (Stati Uniti), alcune persone si sono accorte del corpo di un giovane delfino e hanno immediatamente contattato la Southeast Marine Mammal Stranding Hotline, un ente specializzato nel recupero di cetacei spiaggiati. Purtroppo per l'animale non c'era più nulla da fare. La carcassa del mammifero marino è stata raccolta dagli esperti dell'Audubon Aquarium Rescue e trasferita presso l'Audubon Nature Institute di New Orleans per condurre l'esame necroscopico (autopsia) di rito. I risultati sono stati appena diffusi e hanno fatto emergere un quadro inquietante. Il delfino, infatti, è stato ucciso da qualcuno a colpi di arma da fuoco. I veterinari hanno trovato diversi proiettili di pistola conficcati in vari organi e tessuti, compreso cuore, cervello e midollo spinale, che ne hanno decretato la morte praticamente sul colpo.
Negli Stati Uniti l'uccisione di un cetaceo è un reato federale molto grave per il quale sono previste sanzioni severe, fino a 100.000 dollari di multa e un anno di reclusione in carcere. Non a caso il ritrovamento dello sfortunato delfino ha attivato l'Office of Law Enforcement della National Oceanic and Atmospheric Administration's (NOAA), un'agenzia scientifica che si occupa di previsioni meteorologiche ma anche di ricerca in ambiente marino. L'ufficio preposto ha deciso di offrire 20.000 dollari a chiunque fornisca informazioni utili per identificare l'autore del gesto criminale e portarlo a risponderne innanzi alla giustizia. Non è la prima volta che negli USA vengono trovati delfini colpiti a morte con armi da fuoco o da taglio; anche in Italia si registrano atti di questo genere. Nel 2022, ad esempio, era balzato agli onori della cronaca nazionale il caso di un esemplare ucciso e sfilettato in Sardegna. Il suo corpo fu trovato a una cinquantina di chilometri da Nuoro privo dei muscoli della schiena, che vengono utilizzati per un piatto proibito chiamato mosciame.
Anche l'esemplare morto trovato in Louisiana era un tursiope (Tursiops truncatus), la specie di delfino per antonomasia che spesso viene tenuta imprigionata in parchi acquatici e acquari perché si adatta “meglio” di altre specie alla cattività. Il celebre Flipper dell'omonima serie TV era un tursiope. Questi delfini hanno abitudini costiere e spesso entrano in competizione con i pescatori per il pesce, cercando di strappare qualche facile boccone dalle reti (dove spesso restano intrappolati, come evidenziato dal recente rapporto del progetto europeo LIFE DELFI). In varie parti del mondo queste interazioni sfociano in episodi di violenza e talvolta i delfini vengono uccisi deliberatamente. Non si può escludere che questo giovane esemplare sia rimasto vittima di un episodio del genere, oppure che sia finito nel mirino di qualche sadico che si diverte a uccidere animali. La NOAA spera di arrivare presto a un nome grazie alla cospicua “taglia” da 20.000 dollari.