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Guerra in Ucraina

Cosa sono le armi chimiche, come funzionano e perché sono vietate

Gli Stati Uniti hanno affermato che la Russia potrebbe usare le armi chimiche nella guerra in Ucraina. Ecco cosa sono e quali tipologie ne esistono.
A cura di Andrea Centini
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Proiettili con gas mostarda. Credit: wikipedia
Proiettili con gas mostarda. Credit: wikipedia
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Tutte le armi possono provocare lesioni atroci e uccidere, ciò nonostante ve ne sono alcune categorie che per modalità di rilascio, conseguenze e portata distruttiva sono rigidamente regolamentate e/o vietate da convenzioni internazionali. Fra esse rientrano sicuramente le armi chimiche (CW, acronimo di chemical weapons), che sono bandite a sensi della Convenzione sulle armi chimiche (CWC) entrata in vigore il 29 aprile del 1997 e attuata dall'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW). Si tratta di un organismo intergovernativo con sede all'Aia (Paesi Bassi) di cui fanno parte 193 Stati. Lo scopo dell'OPCW non è solo quello di promuovere l'adesione alla convenzione, che vieta “l'uso, lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento su larga scala di armi chimiche e dei loro precursori”, ma verifica anche con ispezioni in loco la distruzione degli stock di queste armi. In parole semplici, gli Stati membri devono comunicare quali e quante armi chimiche possiedono e le devono distruggere sotto la supervisione dell'OPCW. Sebbene la Russia abbia completato la distruzione del 100 percento delle sue 40mila tonnellate di armi chimiche nel 2017, come evidenziato in un comunicato stampa dell'ente preposto alla verifica, gli Stati Uniti avvertono che il Cremlino potrebbe utilizzarle durante la guerra in Ucraina, dopo che la Russia ha accusato proprio gli USA di sviluppare armi di questo tipo in laboratori ucraini. “Dovremmo tutti fare attenzione al possibile utilizzo di armi chimiche o biologiche da parte della Russia in Ucraina, e al possibile ricorso a operazioni false flag che prevedono il loro utilizzo. È una tendenza evidente”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Le armi biologiche si differenziano da quelle chimiche poiché si basano su agenti patogeni già esistenti in natura come batteri, funghi, virus e altre tossine.

Cloro usato nella Prima Guerra Mondiale. Credit: wikipedia
Cloro usato nella Prima Guerra Mondiale. Credit: wikipedia

Al netto della propaganda da un lato e dall'altro con le reciproche e pesantissime accuse, le armi chimiche hanno comunque una lunga e terribile storia nei conflitti, dal famigerato “gas mostarda” (tioetere del cloroetano o iprite) sfruttato durante la Prima Guerra Mondiale allo Zycklon B usato dai nazisti per sterminare gli ebrei nelle camere a gas dei campi di concentramento, passando per le presunte armi di distruzione di massa (poi rivelatasi una fake news) di Saddam Hussein, che giustificarono la seconda Guerra del Golfo in Iraq.

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Cosa sono le armi chimiche

Ma cosa sono esattamente le armi chimiche? L'OPCW specifica in un articolo che per arma chimica si intende “una sostanza chimica utilizzata per causare morte o danni intenzionali a causa delle sue proprietà tossiche”, aggiungendo che “anche munizioni, dispositivi e altre apparecchiature specificamente progettati per armare sostanze chimiche tossiche rientrano nella definizione di armi chimiche”. Vengono quindi incluse tutte le sostanze tossiche e i loro precursori che, attraverso le loro proprietà, sono in grado di alterare i processi vitali causando “morte, incapacità temporanea o danni permanenti all'uomo o agli animali”. Qualunque dispositivo utilizzato per creare, lanciare e rilasciare le sostanze chimiche viene definito arma chimica, pertanto vi rientrano bombe, missili, proiettili di artiglieria, mine e anche alcuni tipi di carrarmati.

Fusti con armi chimiche. Credit: wikipedia
Fusti con armi chimiche. Credit: wikipedia

Naturalmente ci sono molte sostanze chimiche che, pur essendo contemplate nell'elenco delle armi chimiche, sono impiegate anche per usi civili, industriali e medici. Per questo rientrano nel “Principio di Coerenza”, in base al quale “una sostanza chimica tossica detenuta da uno Stato Parte deve essere prodotta, immagazzinata o utilizzata per uno scopo legittimo ed essere di un tipo e quantità appropriati per il suo scopo ‘pacifico'”.

Quali sono le armi chimiche

Ma quali sono le armi chimiche? Ne esistono numerose tipologie e si differenziano in base al tipo di effetto che provocano.

  • Gli agenti soffocanti, dispersi come gas, infliggono danni principalmente alle vie respiratorie, colpendo naso, gola e polmoni. “Quando inalati, questi agenti fanno sì che gli alveoli, le sacche d'aria nei polmoni, secernono liquido, essenzialmente annegando le persone colpite”, si legge nella descrizione dell'OPCW. Fra essi figurano il Cloro (Cl), la Cloropicrina (PS), il Difosgene (DP) e il Fosgene (CG)
  • Gli agenti blister, considerati le armi chimiche più comuni dall'OPCW, sono sostanze oleose che colpiscono attraverso l'inalazione e il contatto, agendo sia come irritanti che come veleni cellulari. Bruciano la pelle, gli occhi e l'apparato respiratorio. “L'esposizione ad agenti vescicali provoca vesciche cutanee grandi e spesso pericolose per la vita che assomigliano a gravi ustioni e spesso provocano cecità e danni permanenti al sistema respiratorio”, spiega l'OPCW. Tra le sostanze figurano la mostarda di zolfo (H, HD), la mostarda di azoto (HN – azotipirite), la lewisite (L) e il fosgene ossima (CX). Possono essere dispersi come gas, aerosol, polveri e vapori.
  • Gli agenti del sangue alterano la capacità delle cellule di utilizzare e/o trasferire l'ossigeno, determinando il soffocamento e danni agli organi vitali. Fra essi si segnalano l'acido cianidrico (AC), il cloruro di cianogeno (CK) e l'arsina (SA), tutti gas a dispersione.
  • Tra le armi chimiche più letali figurano gli agenti nervini, che agiscono per inalazione e contatto bloccando un enzima (acetilcolinesterasi) del sistema nervoso. Sono altamente tossici e agiscono rapidamente, provocando iperstimolazione di ghiandole, muscoli e nervi portando a convulsioni, paralisi e morte. Si dividono in gruppo G e V, in base alla persistenza nell'ambiente. Fra essi figurano il Tabun (GA), il Sarin (GB), il Soman (GD), la Ciclosarina (GF) e il VX.
  • Curiosamente anche gli agenti antisommossa come lo spray al peperoncino e i gas lacrimogeni sono considerate armi chimiche dall'OPCW, se utilizzati per scopi di guerra (non per “scopi di applicazione delle legge nazionale”). Vengono citate tra le armi chimiche anche tossine naturali come la ricina derivata dai semi della pianta del ricino e la saxitossina ottenuta da cianobatteri. Le armi basate su altre sostanze naturali e batteri, come quelli responsabili dell'antrace / carbonchio, sono invece armi biologiche.
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